Eccoci qua il giorno dopo il nostro travolgente Stitch 'nd Spritz. Il luogo? Il nostro solito: il Caffè Eppinger. Che dire? Commenti a caldo? Ogni volta meglio, con amiche che ritornano o che fanno la loro prima comparsa...
Alcune di loro sfoggiano addirittura i lavori iniziati l'incontro prima (e questa, per me, è la vittoria più grande)... ed altre indossano dei berretti meravigliosi regalati da chissàchi.Ma, senza perdere altro tempo, mettiamoci immediatamente al lavoro!!! Evvai, abbiamo pure una calzinista (e io che credevo che fossero tipo animali mitologici). Lei è detentrice del segreto di come si tinge la lana con i coloranti alimentari. Devo tenermela buona, farla ubricare e carpirle i suoi misteri... ma quando mai??? A dispetto del nome "Spritz", come sempre le mie noiosissime amiche hanno ordinato TUTTE un the. O un succo di frutta. Restavo solo io a tenere alto l'onore di Trieste con un Martini (bianco ahimè). Eggiàchecisiamo... ma secondo voi è possibile che me lo abbiano servito con la buccia di un INTERO LIMONE dentro? Tzè... incompetenti...
Ed ora la BIG NEWS. Il nostro Stitch 'nd Spritz è diventato internazionale!!! Qui mi vedete (ok, se non volete vedermi non guardatemi) con Linda, la nostra ospite americana che viene nientepopodimenochè dall'Arizona (Linda, I love you)!!! Si, non occorre che me lo diciate, siete gelose marce. Noi ce l'abbiamo e voi no. Questo perchè a Trieste c'è l'International Centre of Theoretical Physics, mica pizza e fichi. E le mogli dei fisici, si sa, sono knitters folli (Linda, I love you again!!!). E qua, nonstante Linda volesse esercitare il suo italiano, io ho (lei malgrado) esercitato il mio orrido inglese (è peggio delle foto, quindi fate vobis). Lei mi sorrideva ma dubito capisse quello che le dicevo. Ha portato con se della lana Noro (coro: Noooooooo-rooooooo... Noooooooo-rooooooo), così ho potuto inchinarmi al suo cospetto, toccarla reverenzialmente e il suo ricordo mi riscalderà nelle lunghe serate invernali. Capitemi, per me era la prima volta...Il lavoro è proseguito più o meno in silenzio e concentrazione... in realtà c'era una musica ossessiva ed assordante che non aiutava molto la comunicazione... però questo non ci ha fermate, anzi!!!Guardate quanto è carina Giusy (quella di sinistra), un'altra blogger caduta nel vortice del knitting.
Il lavoro procedeva talmente bene che Tzugumi ha praticamente fuso un paio di ferri. La prova è visibile nella foto, si muove talmente veloce che le sue mani nemmeno si vedono!!! E a questo proposito... durante la nostra "seduta" abbiamo ricevuto (tramite il telefono di Tzugumi) anche un bellissimo messaggio da parte di Lilly. Non vi dico quello che ci ha scritto, ma è stato molto carino e commovente e volevo ringraziarla pubblicamente per esserci sempre, anche se solo con il cuore. Fine pausa - melassa.
E, visto che ormai siamo delle semiprofessioniste, non ci facciamo mancare niente... eccolo qua, l'angolo delle anarchiche, delle dissidenti! Non solo Lucia si è portata il cucito (medioevale, perdipiù, robadamatti), ma Daniela nemmeno quello!!! Stava solo a guardate!!! La mia autorità è stata messa a dura prova... e quindi le ho minacciate: la prossima volta almeno una presina, altrimenti via.
Lucia, però, non ha creduto nemmeno per un istante alle mie parole... chissà perchè??? E placidamente continuava a cucire...
Ora l'ultima domanda è... Michela perchè non lavori???Per finire, vi rendo partecipi della mia ultima fol... ehm, del mio ultimo progetto: 12 Stitch 'nd Spritz - 12 Cardigan. Il Metro è il cardigan di gennaio, me ne mancano 11.Un bacio in bocca a tutti e via, verso nuove avventure!!!
lunedì 31 gennaio 2011
venerdì 28 gennaio 2011
TERRA e cagnolina rompina
Capita che il venerdì mattina sia, da un po' di tempo, il momento dedicato allo sferruzzo compulsivo... un momento nel quale incontrare le amiche più fanatiche del knitting e lavorare forsennatamente, chiacchierando in modo altrettanto convulso e accavallando i discorsi gli uni sugli altri. Si dà il caso che oggi una partecipante era ko... rinunciare? Giammai!!! Mi sono arrampicata fino in casa del diavolo (solo una NON triestina poteva affittare un appartamento in montagna, sprezzando le mie fatiche e le mie scarpe con il tacco) e lì l'ho precettata, nonostante le sue proteste, per farmi fotografare.Visto che luce meravigliosa? Anche la location era d'eccezione: una finestra piena di luce, doveva essere mia.Il modello che ho finito da poco è lo scialle Terra di Jarod Flood e la lana che ho usato (si, è lei!!!) è il risultato delle mie fatiche tintorie.Il risultato è uno scialle immenso, avvolgente, coccoloso... i colori dal salmone al bruciato sono caldi e autunnali, una meraviglia che mette in risalto la spilla antica che ho usato come fermascialle.Certo, se non ci fosse stata Birba che mi stava tra i piedi e che dopo questa foto ha fatto una fine misteriosa...Il cane al forno risulta un po' pesante, devo riprendermi...... e per dessert cosa c'è di meglio di una torta ai datteri con panna acida alla cannella?(P.S.: hai visto, Giovanna, che brava che sono stata, non ti ho nemmeno nominata, sei contenta?)
martedì 25 gennaio 2011
Scrap - Anarco - Bambini
Durante queste vacanze di Natale, visto che siamo restati in città (ma tanto siamo sempre qua eh, dove volete che andiamo...) abbiamo approfittato per fare dei lavoretti con i bambini... un esperimento di scrapbooking casalingo. Oddio, a chiamarlo pomposamente "scrapbooking" mi vergogno un po', però ho pensato che magari qualche mamma è piena di materiali in casa e può usare la mia idea per far passare il tempo ai pargoli in una domenica piovosa. E così eccoci qua. Intanto i titoli: un superego come Riki poteva che intitolare il suo book "RICCARDO CUOR DI LEONE" (avremo problemi durante l'adolescenza, lo so), mentre Leo ha scelto un misogino "FEMMINE BUUU". Ah, durasse ancora 20 anni quest'età...Un cenno sui materiali. Ma che cenno, un'indicazione, un suggerimento... usate di tutto: avanzi di acquerelli, buste, carta spessa, cartoncino, feltro, scampoli fatti a maglia o all'uncinetto, buste del pane, gomma crepla, cartone di scatoloni... e ritagliatelo in forme buffe CIRCA della stessa misura. O anche no, come vedrete.Poi fatevi aiutare dai bambini e "lavorate" queste pagine con timbri, inchiostri, colori... per "sporcarle" e farle diventare, chessò, delle mappe del tesoro, delle tracce da seguire...Alcune pagine, come detto prima, possono essere ritagliate con delle forme buffe, tipo una mano o un piede, magari ricalcando la mano e il piede del bambino, oppure possono essere forate con i punzonatori da scrap... e poi alcune piegatele, così potrete inserire le foto "a sorpresa".Per le didascalie, scrivete assolutamente quello che vogliono i ragazzini. Io l'ho fatto, usando vari alfabeti. Quello che hanno voluto scrivere non ha molto senso ma tant'è. Il book è loro!Per raccogliere insieme tutti questi fogli così diversi, io ho rinforzato alcune "pagine" con gli anellini trasparenti ed ho usato dei grandi anelli in metallo apribili.L'album ora è pronto per accogliere le loro foto "speciali". Lasciate che siano loro a scegliere quali e saranno orgogliosissimi!!!
domenica 23 gennaio 2011
Knitter perversa
Le knitter sono animali strani... non si accontentano di sferruzzare pazzamente in giro per la casa (e per la città), suscitando perlopiù sguardi di compassione.
NO.
Devono anche avere accessori degni di questo nome, loro. Devono avere ferri circolari in osso di bufalo himalayano. Cavetti in liana tropicale. Borse portavavoro realizzate da abilissime monache di clausura. Devono avere segnapunti fatti a mano, loro. Ma non di questo tipo, di quest'altro. No, questi non vanno bene, impicciano sotto la mano. Non questi mi si girano. No, questi mi tirano i fili del lavoro. No, questi sono troppo larghi. ma questi sono troppo stretti!
Mai contente, loro, alla fine se li costruiscono da sole, i loro accessori, almeno fin dove è possibile...E... la riconoscete? Si, è lei, la bustina in seta di Daria... più fashion di così...
E lo Scarrafone? Eccolo qua, da un'altra angolazione. Dai che avete capito che cos'è!!!
NO.
Devono anche avere accessori degni di questo nome, loro. Devono avere ferri circolari in osso di bufalo himalayano. Cavetti in liana tropicale. Borse portavavoro realizzate da abilissime monache di clausura. Devono avere segnapunti fatti a mano, loro. Ma non di questo tipo, di quest'altro. No, questi non vanno bene, impicciano sotto la mano. Non questi mi si girano. No, questi mi tirano i fili del lavoro. No, questi sono troppo larghi. ma questi sono troppo stretti!
Mai contente, loro, alla fine se li costruiscono da sole, i loro accessori, almeno fin dove è possibile...E... la riconoscete? Si, è lei, la bustina in seta di Daria... più fashion di così...
E lo Scarrafone? Eccolo qua, da un'altra angolazione. Dai che avete capito che cos'è!!!
giovedì 20 gennaio 2011
A te
A te.
A te, che ogni tanto, senza motivo, mi porti una rosa.
A te, che proprio non puoi mangiare il pollo.
A te, che ogni tanto hai mal di schiena e mi chiedi un massaggio, che dopo aver finito sono io ad averne bisogno.
A te, che quando piango guardando un film ridi, ma la tua spalla c'è sempre.
A te, che sei sempre in ritardo e tu non cambi mai.
A te, che quando sei felice sorridi e mi strizzi tanto forte da farmi gridare. E poi ridi.
A te, che quando sei arrabbiato gli occhi diventanto chiarissimi e fai quasiunpo'paura.
A te, che quando sei contento sei l'uomo più affascinante e bello del mondo.
A te, che a tavola rovesci e spandi sempre qualcosa e poi ridi insieme ai bambini quando mi arrabbio.
A te, che quando ti mi arrabbio ti arrabbi più forte e più a lungo di me. E tenermi testa non è facile.
A te, l'unica persona con la quale voglio arrabbiarmi per il resto della mia vita.
A te, con il quale ho passato tanti momenti belli.
A te, con il quale ho passato tanti momenti brutti. E tu ci sei ancora, quando sarebbe stato tanto più facile arrendersi e andare via.
A te, che non smetti mai di lottare. E su cui si può sempre contare.
A te, che hai una memoria formidabile, e ti ricordi di ogni microscopica cosa che ho detto o fatto in 24 anni che siamo insieme.
A te, che mi dici che mi ami.
A te, che ogni tanto mi dici che in questa casa si mangiano solo surgelati e poi che sono la migliore cuoca del mondo.
A te.
Tanti auguri.
E, per festeggiare, guarda cosa ti ho fatto!!! La Sacher rivisitata all'arancia!!!
A te, che ogni tanto, senza motivo, mi porti una rosa.
A te, che proprio non puoi mangiare il pollo.
A te, che ogni tanto hai mal di schiena e mi chiedi un massaggio, che dopo aver finito sono io ad averne bisogno.
A te, che quando piango guardando un film ridi, ma la tua spalla c'è sempre.
A te, che sei sempre in ritardo e tu non cambi mai.
A te, che quando sei felice sorridi e mi strizzi tanto forte da farmi gridare. E poi ridi.
A te, che quando sei arrabbiato gli occhi diventanto chiarissimi e fai quasiunpo'paura.
A te, che quando sei contento sei l'uomo più affascinante e bello del mondo.
A te, che a tavola rovesci e spandi sempre qualcosa e poi ridi insieme ai bambini quando mi arrabbio.
A te, che quando ti mi arrabbio ti arrabbi più forte e più a lungo di me. E tenermi testa non è facile.
A te, l'unica persona con la quale voglio arrabbiarmi per il resto della mia vita.
A te, con il quale ho passato tanti momenti belli.
A te, con il quale ho passato tanti momenti brutti. E tu ci sei ancora, quando sarebbe stato tanto più facile arrendersi e andare via.
A te, che non smetti mai di lottare. E su cui si può sempre contare.
A te, che hai una memoria formidabile, e ti ricordi di ogni microscopica cosa che ho detto o fatto in 24 anni che siamo insieme.
A te, che mi dici che mi ami.
A te, che ogni tanto mi dici che in questa casa si mangiano solo surgelati e poi che sono la migliore cuoca del mondo.
A te.
Tanti auguri.
E, per festeggiare, guarda cosa ti ho fatto!!! La Sacher rivisitata all'arancia!!!
martedì 18 gennaio 2011
Stitch 'nd Spritz di fine mese
Si lo so, lo so... due post nello stesso giorno? NON. SI. FA.
Ma questo ve lo dovevo proprio dire...Riapre i battenti il primo, l'unico, l'inimitabile, l'originale S'n S di Trieste.
Quando? Domenica 30 dalle 16 alle 19.
Dove? All'Eppinger Caffé in via Dante Alighieri 2/b.
Chi ci sarà? Io e Tzugumi (che, detto fra noi, ha fatto anche il bel logo dell'appuntamento) di sicuro... e voi?
Ma questo ve lo dovevo proprio dire...Riapre i battenti il primo, l'unico, l'inimitabile, l'originale S'n S di Trieste.
Quando? Domenica 30 dalle 16 alle 19.
Dove? All'Eppinger Caffé in via Dante Alighieri 2/b.
Chi ci sarà? Io e Tzugumi (che, detto fra noi, ha fatto anche il bel logo dell'appuntamento) di sicuro... e voi?
METRO
Finalmente dopo quasi un mese di assenza, Tzugumi è tornata a Trieste: era ora, lazzarona!!! Altro che Puglia, trulli e passeggiate nella natura... cos'avranno mai di tanto interessante? Molto meglio qui, nella nebbia , nell'umido, a prendersi una bella bronchitina di stagione!!! Che non c'è nemmeno la santa Bora a spazzare il cielo e a far venire fuori il sole... insomma, cosa te ne vai in giro? Qua devi restare, sotto le mie grinfie!!! Ahahahhaah (risata satanica)!!!
Comunque, dopo questo preambolo di puro terrore, non crediate che sia rimasta con le mani in mano. NO. Ha dovuto scattarmi una serie di foto di quest'ultimo lavoro. Non aspettavo altro che lei.Il modello è Metro, uno splendido cardigan di Connie Chang Chinchio (vi prego, non chiedetemi di leggerlo perchè mi viene un po' da ridere). Il filato? Cashmere, ma c'è da chiederlo? Cosa vuol dire che il colore vi sembra familiare? Si, ok, confesso: ho disfato il Pike perchè francamente era importabile, troppo voluminoso da infilare sotto qualsiasi cappotto, troppo caldo ma senza maniche... insomma, un disastro.Il dettaglio che mi ha conquistato del Metro sono state queste trecce asimmetriche che passano anche dietro al collo. Il modello è strutturato molto bene, non si spreca nemmeno un metro di filato e lavorandolo si ha modo di tenere sotto controllo la quantità di filato occorrente e così ci si può regolare di conseguenza. Il risultato è un cardigan molto comodo ma estremamente elegante.E,scusate se vi faccio notare i dettagli fashion, eh... notate che è color cammello, un must della stagione. L'ho indossato con dei semplici jeans scuri, con un top in jersey e chiffon di seta, con la solita collana Chanel e con delle scarpe scollatissime rosse con la zeppa che riprendono il rosso dei charms della collana... più fashion di così si muore!Foto courtesy: Tzugumi.
Comunque, dopo questo preambolo di puro terrore, non crediate che sia rimasta con le mani in mano. NO. Ha dovuto scattarmi una serie di foto di quest'ultimo lavoro. Non aspettavo altro che lei.Il modello è Metro, uno splendido cardigan di Connie Chang Chinchio (vi prego, non chiedetemi di leggerlo perchè mi viene un po' da ridere). Il filato? Cashmere, ma c'è da chiederlo? Cosa vuol dire che il colore vi sembra familiare? Si, ok, confesso: ho disfato il Pike perchè francamente era importabile, troppo voluminoso da infilare sotto qualsiasi cappotto, troppo caldo ma senza maniche... insomma, un disastro.Il dettaglio che mi ha conquistato del Metro sono state queste trecce asimmetriche che passano anche dietro al collo. Il modello è strutturato molto bene, non si spreca nemmeno un metro di filato e lavorandolo si ha modo di tenere sotto controllo la quantità di filato occorrente e così ci si può regolare di conseguenza. Il risultato è un cardigan molto comodo ma estremamente elegante.E,scusate se vi faccio notare i dettagli fashion, eh... notate che è color cammello, un must della stagione. L'ho indossato con dei semplici jeans scuri, con un top in jersey e chiffon di seta, con la solita collana Chanel e con delle scarpe scollatissime rosse con la zeppa che riprendono il rosso dei charms della collana... più fashion di così si muore!Foto courtesy: Tzugumi.
domenica 16 gennaio 2011
Varie ed eventuali
E' ora di sfatare il mito che in questo blog si parli solo di knitting e di lana, ebbasta!!! E' ora di finirla!!!
Ma diciamo che ultimamente, nonostante i miei sforzi, effettivamente tutti i progetti portano là. MA questo, ripeto, NON è un blog di knitting, come ha ben capito Valentina. Come oramai sarà universalmente noto ai più, io non parlo molto dei blog che visito, qualche volta, però, ci sono delle eccezioni. Una non può chiamarmi Triestina Creativa Fashion e sperare di cavarsela. Dico bene? Insomma, per farla breve, Valentina lei sì che è una vera knitter. Se visiterete il suo blog scoprirete quanto è brava, ha le mani d'oro e knitta ad una velocità pazzesca! Poi ogni tanto ci fa una sfilata e... è pure gnocca! Elegante (Vale non montarti, eh)!! Magra!!! E, non ultimo, molto generosa, ci mette a disposizione gratis un sacco di schemi a amglia realizzati da lei. Quindi, come capirete, quando mi fa un complimento io non posso che ringraziare. E bullarmi anche un poco (un poco???) perchè ADOVO che si parli di me.
Ma tornamo a bomba, come si dice... in questa casa, oltre al knitting, ultimamente ci si dediva al punto croce... buuuuuuuu!!! Baaaaaaaaa!!! Roba da vecchiette!!! E invece vedrete che il prodotto finito sarà fashionissimo e vi farà esclamare "Ne voglio uno anch'io!" Ed io, dietro lautissimo compenso, potrei anche pensare di farvene uno, ma solo a chi mi è particolarmente simpatica...Oltre al punto croce, mi sono dedicata anche al cucito, sfornando ben DUE (dico DUE, ben 10 minuti di lavoro!!!) cuscinetti ripieni di riso e odorosi alla camomilla. Sarò impazzita? No, l'idea me l'ha data Kosenrufumama qui. I miei ragazzi volevano qualcosa che li tenesse caldi di notte e voilà!Ecco realizzati due scaldotti per la notte... volete che non approfitti di una richiesta di Leo che diventa ogni giorno più grande e che ormai si fa baciare solo i giorni dispari? Ogni scusa è buona per coccolarlo!!!E poi, vabbè, devo fare outing... buongiorno a tutti, mi chiamo Tibisay e sono una cashmeromane. La mia dipendenza è così grave che appena sento le parole "cashmere" e "svendita" devo approfittarne. DEVO. Sennò sto male fisicamente. Mano male che ho la mia spacciatrice personale...E in ultimo... non ve l'avevo ancora detto che lo Scarrafone è finito??? Oh, che dimenticanzaaaaaaaaa...
Ma diciamo che ultimamente, nonostante i miei sforzi, effettivamente tutti i progetti portano là. MA questo, ripeto, NON è un blog di knitting, come ha ben capito Valentina. Come oramai sarà universalmente noto ai più, io non parlo molto dei blog che visito, qualche volta, però, ci sono delle eccezioni. Una non può chiamarmi Triestina Creativa Fashion e sperare di cavarsela. Dico bene? Insomma, per farla breve, Valentina lei sì che è una vera knitter. Se visiterete il suo blog scoprirete quanto è brava, ha le mani d'oro e knitta ad una velocità pazzesca! Poi ogni tanto ci fa una sfilata e... è pure gnocca! Elegante (Vale non montarti, eh)!! Magra!!! E, non ultimo, molto generosa, ci mette a disposizione gratis un sacco di schemi a amglia realizzati da lei. Quindi, come capirete, quando mi fa un complimento io non posso che ringraziare. E bullarmi anche un poco (un poco???) perchè ADOVO che si parli di me.
Ma tornamo a bomba, come si dice... in questa casa, oltre al knitting, ultimamente ci si dediva al punto croce... buuuuuuuu!!! Baaaaaaaaa!!! Roba da vecchiette!!! E invece vedrete che il prodotto finito sarà fashionissimo e vi farà esclamare "Ne voglio uno anch'io!" Ed io, dietro lautissimo compenso, potrei anche pensare di farvene uno, ma solo a chi mi è particolarmente simpatica...Oltre al punto croce, mi sono dedicata anche al cucito, sfornando ben DUE (dico DUE, ben 10 minuti di lavoro!!!) cuscinetti ripieni di riso e odorosi alla camomilla. Sarò impazzita? No, l'idea me l'ha data Kosenrufumama qui. I miei ragazzi volevano qualcosa che li tenesse caldi di notte e voilà!Ecco realizzati due scaldotti per la notte... volete che non approfitti di una richiesta di Leo che diventa ogni giorno più grande e che ormai si fa baciare solo i giorni dispari? Ogni scusa è buona per coccolarlo!!!E poi, vabbè, devo fare outing... buongiorno a tutti, mi chiamo Tibisay e sono una cashmeromane. La mia dipendenza è così grave che appena sento le parole "cashmere" e "svendita" devo approfittarne. DEVO. Sennò sto male fisicamente. Mano male che ho la mia spacciatrice personale...E in ultimo... non ve l'avevo ancora detto che lo Scarrafone è finito??? Oh, che dimenticanzaaaaaaaaa...
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lunedì 10 gennaio 2011
HERBIVORE, WINDSCHIEF e lana colorata
Questa sarà un mi classico post del rientro. Pieno di foto per aggiornarvi degli ultimi sviluppi in casa Tibisay e di poche parole, per non annoiarvi. Bugia, in realtà queste feste mi hanno fatto molto pensare e fare molti bilanci, in positivo ed in negativo. Come sapete non le amo molto, la presenza a casa dei bambini la adoro ma esco meno spesso, smetto i tacchi, spolvero le babbuccione in pelo di opossum e tutti gli scialletti e le tutone in felpa che ho e mi trasformo nell'antitesi della knitter fescionista che tutti conoscono. E ritornare alla normalità mi pesa molto. In più per fine mese avevo intenzione di fare una giterella a Milano ma purtroppo proprio questo fine settimana ho saputo che non potrò più farla e questo mi addolora moltissimo. Vabbè, soprassediamo e andiamo avanti.
E aggiorniamo i lavori fatti: stavolta tocca i ragazzi, piccoli modelli che crescono.
Ecco Riki con uno scaldacollo a righe realizzato a crochet. Ho improvvisato letteralmente il modello, giusto per far stare buoni i pargoli che frignavano:"Mammaaaaaaa... ma fai COSE (si, perchè io "faccio cose" per i miei figli, o meglio "Faccio le MIE cose") solo per te..." E da brava mamma con i sensi di colpa sempre a mille, eccoti qua il prodotto per il gnaulante figlioletto.E visto che ci siamo, perchè non ammanire come regalo di Natale un bel maglioncino? E anche questo "in crescere" così potrà indossarlo per quei 2 - 3 anni di seguito!!! Notare l'espressione estasiata di fronte a cotanto regalo...I prodotti seguenti li hanno conquistati un po' di più. Per fortuna, stavo perdendo le speranze... sempre prendendo spunto dall'oramai adottato Stephen West, ho realizzato due cappellini che si chiamano Windschief. Con lo stesso modello si può realizzare anche lo scaldacollo abbinato. E qui ecco di nuovo Riki che ci fa una sfilata.Per Reonardo, più trendy e modaiolo (non per niente va dietro alla mamma), ho realizzato una sciarpa che si chiama Herbivore. Non resistevo ad un nome così!!!Certo che, dopo un po' a fare le foto anche un modello professionista si stanca...... anzi, si stufa!!! Si esaspera proprio!!!Ed ora l'aggiornamento shopping: ho comprato qualcosina per sostenere il progetto Unite Contro Il Cancro: un misto cashmere e seta spettacolare ed ho anche trovato il modello giusto per utilizzarlo!Se volete contribuire anche voi, cliccate qui, seguite le istruzioni, scegliete i gomitoli che vi piacciono di più e fare una donazione. Sostanziosa, mi raccomando!
Una volta preso l'abbrivio dello shopping, non potevo certo fermarmi... ed ecco cosa ho comprato su Ebay... una rocca del peso di 1 chilo e 100 grammi di splendido cashmere misto seta color azzurro ghiaccio.Ora che vi siete riprese dallo svenimento... vi dico che ho avuto una vera occasione, l'ho pagata pochissimo e... anche se il colore non è il massiomo so già come rimediare...
Si, perchè mi sono data anche alla colorazione della lana... ecco i primi risultati: la lana Merinos colore "ChoppedPetrol"......e quella color "AngrySalmon"Il procedimento che ho usato è veramente semplice, ho usato i colori per seta e magari più in là farò un piccolo tutorial... devo solo testarla per qualche bel progettino!!!
E aggiorniamo i lavori fatti: stavolta tocca i ragazzi, piccoli modelli che crescono.
Ecco Riki con uno scaldacollo a righe realizzato a crochet. Ho improvvisato letteralmente il modello, giusto per far stare buoni i pargoli che frignavano:"Mammaaaaaaa... ma fai COSE (si, perchè io "faccio cose" per i miei figli, o meglio "Faccio le MIE cose") solo per te..." E da brava mamma con i sensi di colpa sempre a mille, eccoti qua il prodotto per il gnaulante figlioletto.E visto che ci siamo, perchè non ammanire come regalo di Natale un bel maglioncino? E anche questo "in crescere" così potrà indossarlo per quei 2 - 3 anni di seguito!!! Notare l'espressione estasiata di fronte a cotanto regalo...I prodotti seguenti li hanno conquistati un po' di più. Per fortuna, stavo perdendo le speranze... sempre prendendo spunto dall'oramai adottato Stephen West, ho realizzato due cappellini che si chiamano Windschief. Con lo stesso modello si può realizzare anche lo scaldacollo abbinato. E qui ecco di nuovo Riki che ci fa una sfilata.Per Reonardo, più trendy e modaiolo (non per niente va dietro alla mamma), ho realizzato una sciarpa che si chiama Herbivore. Non resistevo ad un nome così!!!Certo che, dopo un po' a fare le foto anche un modello professionista si stanca...... anzi, si stufa!!! Si esaspera proprio!!!Ed ora l'aggiornamento shopping: ho comprato qualcosina per sostenere il progetto Unite Contro Il Cancro: un misto cashmere e seta spettacolare ed ho anche trovato il modello giusto per utilizzarlo!Se volete contribuire anche voi, cliccate qui, seguite le istruzioni, scegliete i gomitoli che vi piacciono di più e fare una donazione. Sostanziosa, mi raccomando!
Una volta preso l'abbrivio dello shopping, non potevo certo fermarmi... ed ecco cosa ho comprato su Ebay... una rocca del peso di 1 chilo e 100 grammi di splendido cashmere misto seta color azzurro ghiaccio.Ora che vi siete riprese dallo svenimento... vi dico che ho avuto una vera occasione, l'ho pagata pochissimo e... anche se il colore non è il massiomo so già come rimediare...
Si, perchè mi sono data anche alla colorazione della lana... ecco i primi risultati: la lana Merinos colore "ChoppedPetrol"......e quella color "AngrySalmon"Il procedimento che ho usato è veramente semplice, ho usato i colori per seta e magari più in là farò un piccolo tutorial... devo solo testarla per qualche bel progettino!!!
domenica 2 gennaio 2011
Giveaway "Ogni Scarrafone..."
"Si, vabbè" Penserete voi "Questa qua non ci ha fatto nemmeno gli auguri per l'anno nuovo, nemmeno un brindisino, uno sprizzetto, uno sciampagnino, una fettina di cotechino e pretende di partire in tromba così su due piedi? Ma dacci il tempo di riprendeci, almeno... una dieta disintossicante, un pomeriggio alla spa, insomma..."
E invece. Ecco la Tibisay in piena. Che poi, diciamolo, per me tutta sta menata del 31 dicembre - 1 gennaio mi ha rotto gli zebedei, mi ha (averceli). Insomma. Ok il vedersi con gli amici, e fa pure tanto piacere, ma lo farei comunque e mi risparmierei le notizie il mattino dopo delle centinaia di feriti per i botti e i bambini in coma etilico. Dico, senza il timore di smentita e con la certezza che per molte di voi sia così, che per me l'anno comincia in settembre. Ecco: l'ho detto.
Ora, bando alle ciance, per movimentare un po' il clima uggioso e dare una mossa pure al fegato che ora ne ha più bisogno che mai per non ridursi ad un foie gras, ecco a voi, siorre e siorrine, il primo Giveaway dell'anno: il Giveaway dello Scarrafone. Il perchè del nome? Presto detto, quando una frequenta per un po' di tempo certe persone, che si inventano Schifieuei e simili, è inevitabile venire contagiati. Epperciò il Giveaway Tibesco ha per la prima volta una madrina (suo malgrado, eh, perchè magari lei non è d'accordo ma chissenefrega, tanto è a Firenze e io a Trieste, che volete che mi faccia???).Modalità (serissime) per partecipare al Giveaway:
1) scrivere un commento a questo post (i doppi commenti non valgono)
2) basta.
Se avete un blog e vi fa piacere, fatemi pubblicità, condividendo l'esuberante bannerino che ho creato con settimane di lavoro; se non avete un blog, scrivete solo il commento; se non volete scrivere nemmeno un commento, mandatemi un sms e lo farò io per voi; se non avete il telefonino, usate il telefono fisso; se non avete nemmeno il fisso, mandatemi un piccione viaggiatore.
Cosa si vince? Lo Scarrafone, no? Come dite? Cos'è? Ah, ok, son dettagli, sapete... ehm... ebbene... dunque... si potrebbe dire... ok. Va bene. La verità? Non ve lo dico. Dirò solo che ci sto lavorando. E che NON è elegante.
Ultima cosa... scadenza: 31 gennaio.
Orsù gente!!! Se mi va vi aggiorno in corso d'opera, sennò no.
E invece. Ecco la Tibisay in piena. Che poi, diciamolo, per me tutta sta menata del 31 dicembre - 1 gennaio mi ha rotto gli zebedei, mi ha (averceli). Insomma. Ok il vedersi con gli amici, e fa pure tanto piacere, ma lo farei comunque e mi risparmierei le notizie il mattino dopo delle centinaia di feriti per i botti e i bambini in coma etilico. Dico, senza il timore di smentita e con la certezza che per molte di voi sia così, che per me l'anno comincia in settembre. Ecco: l'ho detto.
Ora, bando alle ciance, per movimentare un po' il clima uggioso e dare una mossa pure al fegato che ora ne ha più bisogno che mai per non ridursi ad un foie gras, ecco a voi, siorre e siorrine, il primo Giveaway dell'anno: il Giveaway dello Scarrafone. Il perchè del nome? Presto detto, quando una frequenta per un po' di tempo certe persone, che si inventano Schifieuei e simili, è inevitabile venire contagiati. Epperciò il Giveaway Tibesco ha per la prima volta una madrina (suo malgrado, eh, perchè magari lei non è d'accordo ma chissenefrega, tanto è a Firenze e io a Trieste, che volete che mi faccia???).Modalità (serissime) per partecipare al Giveaway:
1) scrivere un commento a questo post (i doppi commenti non valgono)
2) basta.
Se avete un blog e vi fa piacere, fatemi pubblicità, condividendo l'esuberante bannerino che ho creato con settimane di lavoro; se non avete un blog, scrivete solo il commento; se non volete scrivere nemmeno un commento, mandatemi un sms e lo farò io per voi; se non avete il telefonino, usate il telefono fisso; se non avete nemmeno il fisso, mandatemi un piccione viaggiatore.
Cosa si vince? Lo Scarrafone, no? Come dite? Cos'è? Ah, ok, son dettagli, sapete... ehm... ebbene... dunque... si potrebbe dire... ok. Va bene. La verità? Non ve lo dico. Dirò solo che ci sto lavorando. E che NON è elegante.
Ultima cosa... scadenza: 31 gennaio.
Orsù gente!!! Se mi va vi aggiorno in corso d'opera, sennò no.
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