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lunedì 28 settembre 2015

A te

A te, che che a tutti dici che hai 21 anni e che guidi la moto rossa del papà.
A te, che hai le idee più chiare che più chiare non si può.
A te, che è quasi impossibile convincere di fare una cosa se non l'hai decisa tu.
A te, che il coro tutto sommato si perché hai scoperto che sei terza voce e allora va bene, mica prima come era mio fratello che ha la voce troppo acuta per un uomo.
A te, che hai cominciato a programmare la tua festa in LUGLIO ed ora che è arrivata sono regali e festeggiamenti ogni giorno come per Francesco Giuseppe.
A te, che per festeggiare hai voluto il pigiama party con tutto maschi che hanno demolito la casa e me stessa e stavolta anche Il Marito.
A te, che adori le vacanze, a patto che ci sia almeno un negozio Lego nel percorso.
A te, che hai la macchinetta per i denti! Blu. E sei bravissimo e non la togli mai. "Mai visto" dice la dentista, e invece io ti conosco e so che quando sei deciso, sei deciso.
A te, che "dov'è Leo?" ancora per un po' (e meno male).
A te, che "sono emozionantissimo, mamma!" perché il nascondere le emozioni non sai proprio cosa sia.
A te, che riesci a piangere a comando quando solo qualcosa di infinitesimale non ti va.
A te, che hai già deciso la scuola media e superiore. E in giornate buone anche l'università e la moglie.
A te, che stai crescendo, porca miseria! E oggi, quando ti ho srotolato il risvolto delle maniche della giacca, mi hai guardato e:"sono cresciuto, mamma" con occhi grandi e liquidi. E non ho potuto fare a meno di abbracciarti anche se sei grande e non vuoi.

A te, per i tuoi 10 anni: doppia cifra, questa volta, festeggiamenti grandi e indietro non si torna.
Tanti auguri.

martedì 21 luglio 2015

Grado? Anche quest'anno c'è.

Se mai a qualcuno fosse venuto in mente che i figli crescono e le mamme imbiancano e noi a Grado non è il caso che ci si vada più, ebbene: sbagliava.
Perché Grado è come il Natale, la Pasqua, gli gnocchi ad agosto,: un appuntamento irrinunciabile.
E, a volte, diciamolo, altrettanto pesante.
Soprattutto quest'anno, che avrei millemila cose da fare e tanto dovrei rimanere a Trieste; ma NO, a Grado si va.
E quindi eccoci ad organizzare vacanze perfette, almeno per i pargoli che, ritrovati amici di anni scorsi (si, il piccolo è sociale e trascina anche il grande), spariscono tra le onde a nuotare per ore.
Con pallone, senza pallone.
Con amici, senza amici.
Con costume, senza costume.
Con merenda (no, con la merenda no! Si, mamma, così prendo tempo!), senza merenda.
C'è di buono che sono pulitissimi, abbronzatissimi, senza un brufolo.
E lavo pochissima roba: vivono in costume!
Ed io ho il tempo di sferruzzare in santa pace sotto l'ombrellone a progetti futuri.
Al contrario degli altri anni, che eravamo superstanziali, stavolta siamo girovaghi: e vai a portare il Figlio Grande all'aeroporto che quest'anno va in Scozia ad imparare un po' meglio l'inglese e a mangiare l'haggis, e vai a prendere l'amico del Figlio Piccolo che viene a soggiornare con noi un paio di giorni, e torna a Trieste che c'è l'apparecchio da mettere… tutto un viavai.
DIO, che stanchezza!
L'unico miraggio è il TB6Cafè a Carate del 25: non vedo l'ora!
Con tanto da fare, anche le incombenze tipo MettiLaCremaTogliLaCrema e MerendaCremaSolareBraccioliSalvagentePalettaSecchielloEMettiAPostoCheLaGenteInciampa non sono che soavi sussurri che mi cullano nei momenti di pace e solitudine.
E le voci che si esprimono in ItalianoPolaccoTedescoIngleseQualsiasiAltraLinguaSlavaConosciuta sono paragonabili a canti armoniosi di Odisseiche sirene.
Arriva poi il giorno dell'Anniversario e Il Marito ti coglie impreparata con un regalo da molto tempo desiderato.
Beh, insomma, quest'anno tanto da fare e poca pace… cosa volete, mi consolo come posso!

mercoledì 15 luglio 2015

A te

A te, con le ossa dell'infanzia e lo spirito dell'adolescenza.
A te, che vorresti avere 14 anni per fargliela vedere.
A te, che sei ambizioso e tutto proteso in avanti.
A te, che sei chiaro come l'acqua.
A te, che hai mille amici e pensieri.
A te, che organizzi le vacanze tue, della famiglia e degli amici.
A te, che sei l'argento vivo e la logorrea.
A te, che hai mille e un interessi.
A te, che ADORI fotografare e tutti gli aggeggi elettronici.
A te, che sei "un hacker del computer, mamma".
A te, che sei retto e preciso e puntuale.
A te, che fai sempre tutto da solo perché sei capace.
A te, che hai già pianificato la tua vita fino ai 30 anni e che sai già tutto.
A te, che non si riesce a farti cambiare idea.
A te, che sei testardo come un mulo.
A te, che però ami le coccole, anche se di nascosto.
A te, che sei ovunque e contemporaneamente.
A te, che mi fai ridere di gusto.
A te, che tremo quando crescerai, ma non è ancora il momento.
Per fortuna.

lunedì 3 febbraio 2014

Ultimi ma non ultimi...

… ecco i presenti che ho realizzato per i Figli, i Terribili Due.
Pochi chiacchiere, si commentano da soli.
 Il primo regalo è un berretto spiritoso e desideratissimo: il Piece Out di Stephen West.
In una versione praticamente identica all'originale!
Nota di Me: per quanto ultimamente sia diventato famosissimo, continuo a preferire lo Stephen prima versione, che creava capi spiritosi e giovani, unisex e indossabili… oggi come oggi le sue creazioni sono davvero un po' troppo stravaganti!
Ma è il mio gusto personale, eh.
Il secondo (come il primo del resto) deriva da una specifica richiesta:"Mamma, voglio un Minion. ma non un Minion qualsiasi, voglio Stuard."
E così, dopo aver giurato che non l'avrei più fatto, dopo "Sventura a Te, Perry l'Ornitorinco!", ecco che nasce il Minion Stuard. Questa volta tutto ai ferri che l'uncinetto non è nelle mie corde.
Pattern non ce n'è, e nemmeno lo scriverò, sappiatelo. Io ho sofferto e se lo volete fare dovete soffrire anche voi.

martedì 24 settembre 2013

A te

A te, che per cena vuoi pasta bianca e salsicce e uovo sodo. E verdure? Mai.
A te, che ogni volta che ti fotografo hai la faccia diversa e buffissima.
A te, che quando c'è da studiare una poesia ti interrogo una volta e già la sai perchè hai una memoria di ferro.
A te, che hai cominciato a programmare la tua festa in LUGLIO.
A te, che per festeggiare vuoi il pigiama party con tutto maschi che mi demoliranno la casa.
A te, che la mattina ti ci vogliono ancora e sempre le cannonate per svegliarti, a meno che non sia domenica perchè allora ci si sveglia alle 7.
A te, che sai un sacco di parole complicate da grandi ma non hai la R. E meno male che hai preso anche qualcosa da me!
A te, che "dov'è Leo?" perchè senza proprio non si può vivere.
A te, che quando c'è la cuginetta mi dici "che stress" ma poi ci giochi per ore con pazienza infinita.
A te, che leggi libri come un topo di biblioteca e non ne hai mai abbastanza.
A te, che quando ti sgrido mi dici che sono cattivissima e dopo mi abbracci e piangi con lacrimoni grandi come limoni.
A te, che sei l'allegria della casa e che ora che stai crescendo mi sento come un groppo qui.
E so anche che non ti posso fermare, ma questo non mi impedisce di pensarci.

A te, per i tuoi 8 anni. E per fortuna che è ancora una cifra sola.
Tanti auguri.

giovedì 31 gennaio 2013

MARTINI & CHOCOLATE

Capita, a volte, molto rare a dire la verità, che un bambino si innamori di un regalo destinato ad un altra persona...
... e decida di espropriarlo.
Oh, che madre sarei se non glielo lasciassi fare?
Come non intenerirsi davanti a una scena simile?
Bleah! Dico io. Un fucile non è il modo migliore per fare breccia nel cuore femminile!
Riki, posa il maltolto, non è per te.
Mamma promette che il prossimo però si...

lunedì 7 maggio 2012

GREEN OWL

"Uffa mamma io le foto non le voglio pLopLio fare"
"Dai tesorodellamamma che dopo ti do un bel premio... dai fallo per la mamma tua che ti vuole tanto ma tanto bene e che ti ha fatto il maglioncino bello."
"ALLoLa dopo mi compLi i LEGO, veLo? Sennò io oLa vado via"
"La mamma i LEGO non te li compra perchè hai già tanti ma tanti giochi. Tu dovresti essere contento di fare le foto per fare contenta la mamma, non ti pare? Io sono contenta di fare delle cose che piacciono a te perchè ti vedo contento ed allora anche io sono felice, non vuoi che la mamma sia felice?"
"Si io sono contento se tu sei contenta ma sono contento anche quando mi compLi dei LEGO nuovi. Non vuoi compLaLmi dei LEGO nuovi così poi io sono PIU' contento?"
"Si, tesoro mio del mio cuore anima mia mia vita mia croce mio logorroico. Ma io i LEGO non te li compro comunque, dai fammi un sorrisino, ecco, così, che sei tanto carino!"
"Io scommetto che quel bambino che passa lì fuoLi dalla finestLa ce li ha, i LEGO nuovi, quelli di StaLuoLs, quelli con Ioda. Bello, Ioda, veLo mamma? Ti piace Ioda? A me si che piace, piace pLopLio tanto. Ioda."
"Non so se il bambino che cammina là fuori ha i nuovi LEGO di Star Wars con Ioda, lo ignoro e non me ne interesso minimamente. Ma tanto per la cronaca a me pare che sia più un tipo da pallone da calcio. Ora guardi un po' verso di me, per favore?"
"... eh, si, Ioda è pLopLio meLaviglioso, lui è foLtissimo, sai... ma peLchè non me lo compLi? FoLse peLchè non hai più soldini peLchè hai compeLato tLoppe lane? Ti ho visto, sai mamma che hai l'aLmadio pieno... e io ho così pochi LEGO, poveLo me..."
"Sei un mostro, cos'è 'sto ricatto??? Fai leva sui miei sensi di colpa? Ci manca solo che ti metti a cantare "mamma tu compri soltanto la ITO per teeeeeeeeee..." No, non piangere amore mio, va bene, però solo una scatolina. PICCOLA."
"Tiè mamma, ti ho fLegato...
"... oLa peLò andiamo, sennò il negozio chiude..."
Special thanks a Riki che indossa il nuovo Owlet di Kate Davies. Che fa parte del KAL "I Magnifici 12", una follia che mi vede sull'orlo della disperazione.
Detto per inciso... il modello mi ha fatto impazzire, ho disfato due volte le maniche per farle della lunghezza giusta perchè non avevo abbastanza lana... il risultato mi soddisfa, però che fatica!

lunedì 2 aprile 2012

Arancia e Ferro

Eccole qua, il frutto del KAL triestino sulle Babbucce di Lizzie.
Sono molto soddisfatta, anche se nella lavorazione ero parecchio fuori allenamento: mi dedico più al tricot che al crochet.
Ma questo modello, che trovate nel libro "23 Progetti a Maglia e Uncinetto per la Ricerca contro il Cancro", mi ha colpito fin dall'inizio e non vedevo l'ora di farlo.
Per realizzarlo ho usato un filato davvero inconsueto per me, abituata alle mollezze cashmerose: una lana di nome Ístex Álafoss Lopi, una fibra brutta e cattiva, che punge anche oltre le calze! Ma ha una mano molto intrigante...
Appena Leo ha addocchiato le babbucce ha urlato:"Ma sono proprio come quelle dei cavalieri medioevali!" e me le ha sottratte.
Risultato: devo farne un altro paio anche per Riki...

lunedì 26 settembre 2011

A te

A te, che "per cena io voglio solo pasta bianca".
A te, che fai le facce più buffe del mondo.
A te, che "so già scrivere il mio nome e fare i conti, non occorre che vada a scuola".A te, che "sono il festeggiato QUINDI decido io oggi".
A te, che sei il migliore amico dei maschi.
A te, che sei il peggiore nemico di TUTTE le femmine e che mai ammetterai che anche la mamma è una femmina.A te, che guardi "Il Signore Degli Anelli" con una spada in mano contro gli orchetti.
A te, che la mattina ti ci vogliono le cannonate per svegliarti.
A te, che sai già fare i congiuntivi e i condizionali ma non hai ancora la R e la S.A te, che ci vuole la pura corruzione per mandarti a letto la sera.
A te, che "anche io come Leo".
A te, che metti i vestiti usati del fratello e del cugino e dici che sono i più belli del mondo.A te, che giochi a basket ridendo come un matto e dai il cinque alla maestra.
A te, che quando ti sgrido mi dici che sono cattiva e dopo mi abbracci.
A te, che ha già organizzato come vuoi la tua prossima festa di compleanno "con il mago, mamma".A te.
Tanti auguri per i tuoi 6 anni.

Avete visto Riki che indossa l'Aran Gilet, un test eseguito per il progetto del libro di Unitecontroilcancro.

giovedì 28 aprile 2011

A Genova non si knitta

Viaggio a Genova vuol dire fermarsi vicino ad Alessandria in un posticino scoperto 7 anni fa e trovare la cucina pressocchè immutata nel tempo, compreso il Bonet d'ordinanza...Viaggio a Genova vuol dire file in autostrada. Fortuna che esistono i circolari... anche se Il Marito mugugnava:"Avabbè, allora è compulsivo..." Per la cronaca, stavo sferruzzando la Foreign Correspondent's Scarf (mai nome fu più azzeccato al momento) con del cotone tinto da me.Viaggio a Genova vuol dire scoprire l'agriturismo Argentea, un posticino arrampicato sui monti vicino ad Arenzano, immerso nel verde e con addirittura dei fichi d'India!... dove si mangiano prodotti coltivati direttamente in loco e che bisogna per forza testare e controllare prima di darli ai bambini: si sa, le mamme sono molto scrupolose...... e dove si fa la conoscenza di un gatto dispettoso (non per niente battezzato Bin Laden), che ha deciso di adottarci e di perseguitarci per tutta la nostra permanenza, funestando il nostro riposo con miagolii strazianti e scavando forsennatamente nelle nostre valigie, ignorando le nostre minacce e, talvolta, persino i nostri calci.Viaggio a Genova vuol dire prendersi un pomeriggio per far contenti i ragazzi.Viaggio a Genova vuol dire la classica visita all'Aquario, dove si cerca di non far cadere i figli in acqua, di non farli mangiare dai pesci e di interessarli a qualcosa che non siano "gli squali, gli squali!!!". Con scarso successo, peraltro.Viaggio a Genova vuol dire knittare al Mentelocale Cafè sola soletta, sperando in una visitina di qualche LqA ma... niente. E vuol dire anche venire adottata dalle 5 vecchiette del tavolo vicino, che molto gentilmente, quasi fossi una malata di mente, mi hanno spiegato che le maglie costano meno in bottega. E che no, di negozi di lana a Genova non ce ne sono, magari solo uno ma sicuramente oggi è chiuso. Al che, si capisce, ho dovuto consolarmi recandomi al negozio vintage più vicino e comprandomi subito una borsa gialla di Jil Sander ed un vestito blu di Vivienne Westwood.Viaggio a Genova vuol dire mangiare chilometri quadrati di focaccia.Viaggio a Genova vuol dire visitare i Museo del Mare, dove i ragazzi impazziscono per provare tutto quanto... e starci quindi circa 5 ore e saltare pure il pranzo...Viaggio a Genova vuol dire la classica foto ricordo davanti a San Lorenzo... e litigare con un turista dentro la chiesa perchè usava il telefonino.Viaggio a Genova vuol dire pranzare con 2 coppie senza figli con le quali gli argomenti in comune sono pari allo zero assoluto (anche perchè l'argomento principale era se partecipare o meno ad una megariunione yoga in New Mexico il 12/12/2012) e consolarsi guardando il soffitto affrescato meravigliosamente e... ringraziare che i proprietari non lo abbiano fatto restaurare!Viaggio a Genova vuol dire camminare ore ed ore nei vicoli suggestivi e scoprire che a Genova le donne non portano i tacchi. E capire anche il perchè.Viaggio a Genova vuol dire trascinare il figlio recalcitrante e ribelle, meditando crude vendette quando sarà adulto e dovrà accudire la madre inferma.Viaggio a Genova vuol dire scoprire un gelato buonissimo.Viaggio a Genova vuol dire restare delusi dalla casa di Cristoforo Colombo:"Ma come mamma, tutto qui???"Viaggio a Genova vuol dire un giro sul Bigo a vedere la città dall'alto. E stupirsi per quanto è bella!Viaggio a Genova vuol dire un giro sul Galeone dei Pirati e passare tutto il tempo a tirare fuori il figlio piccolo dalle gabbie dove lo rinchiudeva il figlio grande.Viaggio a Genova vuol dire visitare la Città dei Ragazzi e scoprire che, tra tutte le attrazioni, Leonardo vuole fare il ciclista...... mentre l'ambizione di Riki è quella di diventare capocantiere.Perfetto, ha già un mestiere in mano.

giovedì 17 febbraio 2011

Fuori onda

Care/i le/i mie/i lettrici/ori, sono spiacente di comunicarvi che sarò assente per un po' di tempo. Non per causa mia, sia chiaro, ma del figlio piccolo, il quale ha pensato bene di sformattarmi tutto il PC. Ora sto lavorando con quello deL Marito, ma, essendo lui a casa qualche giorno per malattia, gliel'ho dovuto praticamente scollare dalle mani, facendo promesse che non intendo assolutamente mantenere. Una di queste è un minestrone con i pezzi grossi e non passato, pensate come sono ridotta. Quindi niente immagini (che del Mac non capisco una cippalippa) niente scherzetti, niente di niente. Sono tristezza, una lacrimuccia e una preghierina per tutti i miei dati dispersi nell'etere. E dire che avrei da farvi vedere due cosine tanto tanto carine e fashion...

martedì 25 gennaio 2011

Scrap - Anarco - Bambini

Durante queste vacanze di Natale, visto che siamo restati in città (ma tanto siamo sempre qua eh, dove volete che andiamo...) abbiamo approfittato per fare dei lavoretti con i bambini... un esperimento di scrapbooking casalingo. Oddio, a chiamarlo pomposamente "scrapbooking" mi vergogno un po', però ho pensato che magari qualche mamma è piena di materiali in casa e può usare la mia idea per far passare il tempo ai pargoli in una domenica piovosa. E così eccoci qua. Intanto i titoli: un superego come Riki poteva che intitolare il suo book "RICCARDO CUOR DI LEONE" (avremo problemi durante l'adolescenza, lo so), mentre Leo ha scelto un misogino "FEMMINE BUUU". Ah, durasse ancora 20 anni quest'età...Un cenno sui materiali. Ma che cenno, un'indicazione, un suggerimento... usate di tutto: avanzi di acquerelli, buste, carta spessa, cartoncino, feltro, scampoli fatti a maglia o all'uncinetto, buste del pane, gomma crepla, cartone di scatoloni... e ritagliatelo in forme buffe CIRCA della stessa misura. O anche no, come vedrete.Poi fatevi aiutare dai bambini e "lavorate" queste pagine con timbri, inchiostri, colori... per "sporcarle" e farle diventare, chessò, delle mappe del tesoro, delle tracce da seguire...Alcune pagine, come detto prima, possono essere ritagliate con delle forme buffe, tipo una mano o un piede, magari ricalcando la mano e il piede del bambino, oppure possono essere forate con i punzonatori da scrap... e poi alcune piegatele, così potrete inserire le foto "a sorpresa".Per le didascalie, scrivete assolutamente quello che vogliono i ragazzini. Io l'ho fatto, usando vari alfabeti. Quello che hanno voluto scrivere non ha molto senso ma tant'è. Il book è loro!Per raccogliere insieme tutti questi fogli così diversi, io ho rinforzato alcune "pagine" con gli anellini trasparenti ed ho usato dei grandi anelli in metallo apribili.L'album ora è pronto per accogliere le loro foto "speciali". Lasciate che siano loro a scegliere quali e saranno orgogliosissimi!!!