La domenica per me ha sempre avuto un sapore dolce amaro.
Piena di aspettative che prontamente delude e che prontamente disattende.
Ogni volta mi aspetto chissà che e alla sera mi aggredisce una malinconia feroce.
Questo domenica ha un sapore ancora peggiore del solito, vuoi per il periodo, vuoi per le vicende personali e familiari attraverso cui sto (stiamo) passando.
E mi assale questo senso di inquietudine che trovo quasi fuori luogo alla mia età.
Un senso di incompiuto, di gabbia, di aspettativa irraggiungibile, di fastidiosa autocommiserazione.
E allora lo aspetto con ansia, il lunedì mattina, che almeno il tram tram non mi fa pensare troppo.
Che la domenica è come quella stupida ultima manica che non finisce mai.
Maledetta domenica.