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sabato 16 gennaio 2016

Punti Alti e Leggeri - omaggio ad Anita Pittoni

A Trieste, presso la prestigiosa sede della Sala Ex AIAT in piazza dell'Unità 4B, nel mese di dicembre 2015, si è tenuta la mostra "Punti Alti e Leggeri - Omaggio ad Anita Pittoni".
La mostra e stata organizzata dall'Associazione Stich'nd Spritz Trieste, con il patrocinio del Comune di Trieste, la supervisione storica di Laura Vasselli e Rossella Cuffaro ed in collaborazione con Jamieson & Smith e Rennie.
Le traduzioni sono state curate da Donna Lynne Galletta.

The exhibition "Punti Alti e Leggeri - Omaggio ad Anita Pittoni" was held during the month of December 2015 in the prestigious Sala Ex AIAT in Piazza dell'Unità 4B.
The exhibition, sponsored by the City of Trieste, was organized by the Association Stitch’nd Spritz Trieste in collaboration with Jamieson & Smith and Rennie under the historical supervision of Laura Vasselli and Rossella Cuffaro.
Donna Lynne Galletta was the translator for the project.
Il percorso artistico mirava a valorizzare le tecniche e le produzioni a maglia e uncinetto dell' eclettica concittadina in un originale intreccio tra espressioni di modernità nel passato e entusiasmo nella riscoperta di questo antico lavoro manuale.

From an artistic perspective, the exhibition aimed to highlight the techniques and knit and crochet production of this eclectic native-daughter in an original interchange between hints of modernity in the past and enthusiasm for the rediscovery of this age old manual work.
Anita Pittoni - Maria Lina (LIL n° 4 [1934])
maglia realizzata da Donatella Boato
Anita Pittoni - Maria Lina (LIL n° 4 [1934])
maglia realizzata da Donatella Boato
La mostra è nata da un gruppo di appassionate dell'Associazione Stitch’nd Spritz e ripercorreva con gusto contemporaneo tecniche, forme e colori della “moda d’eccezione” firmata da Anita Pittoni nei primi anni Trenta.

The idea for the exhibition came from a group of enthusiasts who are members of the Stitch‘nd Spritz Association and retraced – in a modern key – the techniques, forms and colors of the “exceptional fashion” created by Anita Pittoni in the early 1930s.
Anita Pittoni - Casacca per figure formose (LIL n° 5 [1934])
giacca realizzata da Donatella Boato
Anita Pittoni - Casacca per figure formose (LIL n° 5 [1934])
giacca realizzata da Donatella Boato
Il risultato è stato un inedito dialogo tra passato e presente e un modo per riportare l’attenzione sui pregi del tradizionale lavoro a maglia a ferri e all’uncinetto.

The result was an original dialogue between past and present and a way to highlight the values of traditional knit and crochet work.
Anita Pittoni - Meridionale (LIL n° 1 [1933])
maglia realizzata da Sabrina Grassi
Anita Pittoni - Meridionale (LIL n° 1 [1933])
maglia realizzata da Sabrina Grassi
E’ stato possibile ammirare “dal vero” alcune sciarpe, maglie e scialli creati da Anita Pittoni e finora noti solo attraverso le sbiadite fotografie in bianco e nero pubblicate sulla rivista torinese “LiL. Lavori in lana”, dal lei diretta tra il 1933 e il 1934 per lo stabilimento Lane in Borgosesia.

The exhibit offered the unique possibility to admire, in person, several scarves, sweaters and shawls created by Anna Pittoni which, till now, could only be seen in the faded black and white photographs published in “LiL. Lavori in lana”, published in Torino for which Anita Pittoni was editor-in-chief between 1933 and 1934 for the Lane in Borgosesia Company.
Anita Pittoni - I Contadini (LIL n° 1 e 2 [1933])
stola realizzata da Marisa Perdan
Tibisay - Ojella
abito realizzato da Valentina Cosciani
a dx: Anita Pittoni - Semplice (LIL n° 2 e 3 [1933])
stola realizzata da Marisa Perdan
a sn: Hannah Fettig - Surrounding Tank
top realizzato da Tiziana Canderlic
La tenace dedizione delle "Spritzer"(le socie dell'Associazione) ha esaltato le radici del tessuto elasticizzato, tipico del nostro moderno stile di abbigliamento.

The tenacious dedication of the “Spritzers” (members of the Association) spotlighted the origins of elasticized fabric, typical of our modern garments.
Martina Behm - Hitchhiker
scialle realizzato da Valentina Scaglia
Tiziana Canderlic - Emma made in Japan
scialle realizzato da Tiziana Canderlic
La mostra, curata da Valentina Cosciani e Vania Santon, comprendeva delle riproduzioni di capi di abbigliamento perduti dell’artista Anita Pittoni e alcuni originali eseguiti a ferri e all’uncinetto dalle socie con tecniche e colori ispirati al lavoro artistico della famosa concittadina.

The exhibition, organized by Valentina Cosciani and Vania Santon, included reproductions of lost garments created by the artist Anna Pittoni as well as several original garments knit and crocheted by the “Spritzers” using the techniques and colors inspired by the artistic work of their famous fellow-citizen.
in alto: Tibisay - Shashlik
scialle realizzato da Valentina Cosciani
in mezzo: Marie Wallin - Pumpkin
canotta realizzata da Tiziana Canderlic
in basso: Anita Pittoni - Fiorentina (LIL n° 2 [1933])
maglia realizzata da Marisa Perdan
a dx: Anita Pittoni - Nebbia (LIL n° 3 [1933])
gilet realizzato da Tiziana Canderlic
a sn: Anita Pittoni - Diagonale (LIL n° 3 e 4 [1933 - 1934])

maglia realizzata da Sara Trampuz
Il percorso storico è stato curato dalle storiche dell’arte Laura Vasselli e Rossella Cuffaro.
Per maggiori informazioni, visitate il sito dedicato all'artista triestina.

Laura Vasselli and Rossella Cuffaro organized the time-line for the exhibit. For more information, visit the site dedicated to Anna Pittoni.
Anita Pittoni - Scialletto per il mare (LIL n° 1 [1933])
scialle realizzato da Tiziana Canderlic
a dx: Emma Fassio - Zucca Shawl
scialle realizzato da Valentina Scaglia
a sn: maylin Tri'Coterie Designs - Wingspan

scialle realizzato da Sara Trampuz
Anita Pittoni - Stilizzazione Floreale (LIL n° 4 [1934])
scialle realizzato da Valentina Scaglia
Alessandro Estrella - Gianduiotto
scialle realizzato da Donatella Boato
Tibisay - Sfogliatine
abito realizzato da Valentina Cosciani
Tibisay - Fettuccine
abito realizzato da Valentina Cosciani
Ed eccole, infine, le socie dello Stitch'nd Spritz!

The members of the Stitch’nd Spritz Association.


La mostra ha riscosso parecchio successo e se ne è parlato sul blog Maglia e Uncinetto in due occasioni e sul blog di Emma Fassio.

The Exhibit was a true success and was covered by the Maglia e Uncinetto on two occasions and by Emma Fassio in her blog.


venerdì 17 settembre 2010

Cartoline da Vienna

Prima che i ricordi si facciano confusi, prima che le nebbie dell'autunno facciano sparire gli ultimi rotolini dovuti ai Wienerschnitzel sotto strati di cashmere, prima che le cioccolate calde cancellino le birre fresche, lasciate che mi abbandoni ad una salutare nostalgia: Vienna, quest'anno, la voglio ricordare così.
Vienna è un alberghetto dotato di saltarello dove i pargoli rischiano di fratturarsi ossa importanti...... mentre la madre lavora imperterrita al suo nuovo Wasabi senza preoccuparsi. Miracoli del knitting!!!Vienna è una sagra che non ti aspetti, anche se sei in periferia. Ma una sagra come quelle di una volta, con i polli arrostiti per strada, la giostra con le tazze, il tiro a segno con i barattoli e vino generoso che non attende altro che essere bevuto in un Heuriger aperto per l'occasione.Vienna è anche scovare in Braeunerstrasse (maledetta tastiera senza Scharfes Es e Umlaut!!!) lo stilosissimo negozio da uomo Knize (leggi KNISCE) e comprare un souvenir decisamente non convenzionale.Vienna è visitare il Tecknisches Museum e scoprire che esiste una cabina dove puoi ululare quanto ti pare e una ruota tipo quella dei criceti dove i figli possono sfogare l'iperattività.Vienna è anche l'inceneritore creato dall'artista Hundertwasser, che non è sicuramente un architetto minimalista.Vienna è perdersi dentro il Museumquartier, e scoprire che nel Quartier 21 sono decisamente spiritosi...... e scoprire il designer inglese Aaron Francis Walker, che è un fan del crochet e del riciclo.Vienna è una mostra monografica di Egon Schiele...... ed una mostra monografica dell'Arkitekt Joseph Olbrich, creatore di oggetti di uso comune...... ma anche di monumenti come la Sezession (in collaborazione con otto Wagner)...... e di mille altre cose, tra cui gioielli, vasellame e disegni per stoffe.Vienna è un museo dove in un piano trovi Shiele, Klimt, Kokoschka e Moser...... in un altro trovi Pollock, Mirò, Delaunay e Dorazio...... nel terzo trovi la mostra "Now I See" di Brigitte Kowanz...... e nel seminterrato del sopraddetto palazzo, trovi una factory di Mladen Miljanovic che contiene i suoi lavori più importati: "Sound of Utopia" e "Our Thing (Cosa Nostra)"Vienna è anche relax all'aperto.ma Vienna è soprattutto reincontrare amici che non si vedevano da tempo e, in particolare, A., che ho ritrovato con 1,50 m in altezza in più di quanto mi ricordavo.Vienna è un buon pranzo e quattro chiacchiere, come se il tempo non fosse mai passato.Ed ora una nota personale: liebe Freunde, es war so schoen, Euch wiederzusehen... hoffentlich koennen wir bald wiedertreffen. Ich liebe Euch und unsere Reise nach Wien ist fuer uns eine wunderschoene Erinnerung.

martedì 22 giugno 2010

Filo Rosso

Sono assente ingiustificata.
E da parecchio, pure.
E non ho nemmeno una scusa.
Anche.
Ma, penserete voi, questa qua ci prende in giro? Cosa ci vorra far credere? Cosa mai la potrà tenere lontana da questo meraviglioso mondo virtuale?
Tutto e nulla, rispondo io. E' che ogni tanto ho bisogno di staccare. Da cosa non si sa, ma staccare. E, come scusa pronta pronta e giusta giusta, si sta avvicinando l'estate, anche se non sembra. Ma io i suoi effetti negativi li sento tutti.
E infatti non combino un tubo. O meglio, mi agito senza alcun costrutto.
Del tipo, faccio litigate tremende con qualche parente, come avrete già presagito qui. ed io, anche se non si direbbe, odio fare baruffa. Soprattutto quando non c'è l'evidenza che vinco io.
E poi comincio 2 lavori ai ferri molto impegnativi. Contemporaneamente. Ed entrambi in cashmere, ovvio, così tra poco, se non voglio farmi ridere dietro da qualcunadovrò pensare di mollare tutto o di sciogliermi come un ghiacciolo sotto una lavoro morbidissimo e pesantissimo mentre lei crochetterà leggermente e amenamente minuscoli fiorellini di cotone. E mi prenderà in giro, anche.
In aggiunta Leonardo è sparito da casa una settimana per partecipare ad un camp di basket ed io ho nutrito i restanti due membri maschili della famiglia con surgelati e scatolette perchè sono entrata in depressione. E la voglia di cucinare non mi è tornata nemmeno dopo che Leonardo è tornato dal camp. Solo ieri, dopo molte insistenze, ho fatto un piatto a base di melanzane e zucchine che aveva la densità nucleare dell'uranio. E sento ancora adesso che non ne vuole sapere di essere digerito.
E per finire il cucito mi si rivolta contro. Avevo cominciato un bellissimo vestito con una seta dipinta da me. Ero piena di voglia e ci ho lavorato abbastanza. Insomma, all'ultima prova, mi giro di profilo e... scopro che l'arricciatura sotto il seno mi fa sembrare di essere incinta di 9 mesi. E di 3 gemelli. Inutile dire che il vestito è finito nell'Armadio della Vergogna e mai più ne uscirà.
Un'unica nota positiva. Dietro insistenza di una cara amica ho partecipato alla mostra biennale del Filo Rosso, una rassegna del gioiello contemporaneo che ha come prerogativa di trarre ispirazione dal tessuto. Ovviamente non avevo nulla di nuovo, così ho partecipato con un gioiello per la casa, una sorta di collana da parete o da lampadario che avevo in cassetto da parecchio tempo. Il titolo è "Ma non ti sei ancora accorta che piove dentro casa?"Questa la locandina dell'evento.Ed ecco qua il mio gioiello... solo che messo così non si capisce nulla.Un turista fra le bacheche.Bene, per oggi basta così. Faccio un giretto sui vostri blog perchè manco da parecchio.

lunedì 7 settembre 2009

Reportage di viaggio

Di ritorno dai due giorni intensissimi a Venezia quello che resta è un'emozione unica, un piacere immenso, un desiderio di ritornarci quanto prima. In effetti Venezia, assieme a Vienna, è la mia città del cuore, non mi stanco mai di lei, è come un amante fedele che ti aspetta e che non delude mai le aspettative... già l'inizio è promettente, quando, a bordo del vaporetto, si fa un bellissimo percorso sul Canal Grande, potendo ammirare i magici palazzi che si affacciano su di esso. E' sempre un piccolo miracolo vedere le case che spuntano dall'acqua...Questa volta abbiamo avuto la fortuna di trovare un hotel che forniva un last minute vantaggiosissimo: nientemeno che l'hotel Gabrielli Sandwirth, in Riva degli Schiavoni!Ci siamo precipitati immediatamente a Lido... in fin dei conti eravamo lì per questo, no? Della Mostra del Cinema che dire? Sorprendente... il coktail di benvenuto era delizioso, anche se il barman mi ha sgridato perchè mescolavo il Prosecco con il succo d'arancia... abbiamo conosciuto gli interpreti del film "Dieci Inverni" e... ehm, mi vergogno un po', ma l'interprete russo, Serghei, è stato davvero molto carino con me! Dopo il coktail siamo andati alla proiezione e non ho resistito alla tentazione di farmni fotografare davanti al famosissimo tappeto rosso!Dopo la proiezione io ed Il Marito siamo riusciti a fuggire per la nostra passeggiata romantica a venezia... quindi di nuovo vaporetto (adoro!!!) e poi a piedi... qui ho voluto un ricordo dell'abito che ho cucito io stessa con l'ultima stoffa comprata quest'estate da Giesse Scampoli.E' sempre bello ritrovare angoletti semisconosciuti, come l'ultimo squero per le gondole in funzione...Venezia ti sorprende sempre con il suo miscuglio di bellezza e degrado...... di mille rifacimenti uno sull'altro...... e il mare, sempre presente, che si insinua in ogni anfratto, che riveste di morbido verde i gradini...... e che, basta poco, ti ricorda la sua forza...Alla sera, dopo una buona cenetta, siamo tornati in hotel a cambiarci. Devo dire che per l'abito da sera non ho speso poco, è di Max Mara nuova collezione, ma ne valeva la pena solo per il colore meraviglioso e la cinturetta di gemme abbinata!Sulla festa serale sulla spiaggia soprassiedo... dico solo che eravamo sulla spiaggia a piedi nudi e Il marito, dopo 5 coktail "Dieci Inverni" ha ballato! un evento da ricordare, spensierato euforizzante... l'abbiamo passato con i produttori italiani e russi, persone squisite e simpaticissime!
Il giorno dopo abbiamo fatto la colazione sull'altana dell'albergo, dalla quale godevamo una vista niente male... direttamente su San Marco!La mattina abbiamo proseguito la nostra passeggiata per Venezia, in attesa del pranzo di lavoro a Lido. Sono stata sorpresa dalla forza prorompente del verde che sbuca ovunque...... in contrasto con il lavoro dell'uomo, altrettanto ammirevole.Ho deciso anche la mia nuova residenza per quando avrò 70 anni, sarò ricchissima e mi potrò permettere di ritirami a vita privata...Questo è l'ormeggio del mio futuro motoscafo privato... notare le bitte bianche e azzurre, mooolto anticonvenzionali...Arrivederci a presto, Venezia!