Ieri pomeriggio pioveva. Che dico "pioveva"? Nevischiava.
E c'era vento. Che dico "vento"? Una Bora scura che ti strappava anche i sentimenti.
Detto per inciso, io questo tempo lo adoro, mi fa sentire viva e frizzantissima, come la Rocchetta rossa.
Con mio grande stupore molte delle partecipanti al nostro Stitch 'nd Spritz mi hanno messaggiato con il dubbio che il nostro incontro si tenesse. Ma certo che si sarebbe tenuto, ero in astinenza di knitting e Martini! Avrei sfidato anche gli orsi polari a colpi di Magico Luppolo per andarci!
E così io e Tzugumi abbiamo sfidato le intemperie e ci siamo recate al nostro solito posto: il nuovo Caffè Eppinger.
Incredibilmente, nonostante si sentissero in lontananza i lupi che ululavano, il nostro secondo Stitch 'nd Spritz è stato popolatissimo!!!Tutte le partecipanti, anche quelle che non avevano portato il lavoro, erano piene di entusiasmo, di voglia di chiacchierare (una persino più di me) e di imparare. Hanno imparato come si fa un avvio "long tail", l'"m1r" e il "k2tog", anche se ignorano ancora il gergo da knittara folle. Provvederemo.
Tzugumi, ad un certo punto del pomeriggio, ci ha deliziate con la lettura di un brano tratto da "Le Amiche del Venerdì Sera"...
... ed io ho insegnato come si fa una sciarpa in 5 minuti... se un giorno riuscirò a capire come si carica un video, magari lo metto anche...
Insomma, non paghe di ciò, ripeteremo nuovamente l'esperienza.
Ed ora le note frivole... cose indossare ad uno Stitch 'nd Spritz quando infuria la tempesta? Un tubino nero con una maglietta crema di seta che scalda senza ingoffare e un gioiello che renda il tutto specialissimo. E guardate cosa mi è arrivato per posta solo sabato?C'era anche un omaggino solo per me!Mi ero letteralmente innamorata di queste collane di Poppy e lei è stata così carina di accogliere la mia richiesta e di farmene due sui toni dorati (aborro l'argento) con le catene davvero lunghissime...Ed ora via, presto!!! E' tardi!!! E' tardi!!!
lunedì 29 novembre 2010
giovedì 25 novembre 2010
SPLASH!!!
Rieccomi a voi con un nuovo post modaiolo. E dopo questo, basta parlare di moda, almeno per un po'. E almeno di quella degli altri. Ma se ho fatto una selezione c'è un perchè e lo capirete... solo leggendo i prossimi. Crogiolatevi nelle anticipazioni, nella curiosità e nell'attesa, ahahahhaha!!! Sono crudele e mi piace moltissimo.
Un colore che quest'anno va come il pane è il blu oltremare, da cui il titolo di questo post ambizioso. E' un colore che fa molto anni '80, all'epoca avevo una gonnellona a pieghe lunga fino ai piedi di questo colore esatto, che nostalgia! Poi avevo anche i capelli arancioni alla punk, i maglioni enormi e degli orecchini che sembravano un posatoio per canarini. Ma di questo non parleremo. Per ora. In ogni caso è un colore che sta bene praticamente a tutte: alle brune perchè contrasta i colori scuri e dona un tocco di eleganza, alle bionde perchè è uno dei pochi colori che non le fa risultare come uscite da un candeggio e alle rosse perchè completa i toni caldi dei capelli e risalta sulle lentiggini. Provare... per credere.
Calvin Klein lo propone minimal-chic. Come al suo solito. Bello, bellissimo, facilmente indossabile, ma non si può uscire con solo un tubino e un paio di scarpe nere in mezzo ai ghiacci, cosa credi, Calvin??? E poi uno sforzetto in più me lo aspetto, da te, sai? Per gli accessori, dico... chenneso... una collanina, un paio di orecchini... non ci vuole mica tanto... voto: 8, potrebbe fare molto di più. Per questo abito Donna Karan ha scatenato la sua fantasia, abbinando due colori contrastanti. Bello questo abbinamento, non con un banale nero, ma con uno splendido grigio fumo di Londra, altro colore-tormentone della stagione. Sembra un po' che abbia preso due strofinacci, ci abbia fatto un nodone e abbia drappeggiato il tutto su una modella che peserà si e no come una mia gamba però... fantasia ne hai da vendere, ma dubito della portabilità, anche perchè è tutto un jersey che filma ogni minimo rotolino da panettone (io ho già iniziato, e voi? Con il panettone, dico). Voto: 7. Dries Van Noten ha deciso di fare le cose a modo suo e fa indossare un tubino realizzato con una stoffa spettacolare, un rasone strutturato che pare dipinto a mano (e forse lo è, non ero vicina alla passerella durante la sfilata...), sopra una maglietta color verdone residuato del marito di quando faceva il militare e pesava 15 chili di meno. Toppato, Dries, era un 9, ti becchi un 7+.E cosa possiamo dire di Etro? Il modello è splendido, ovvio sta bene a chi ha lo stesso peso dello zampone che si mangia durante le feste (Natale è nell'aria e voglio condividere con voi questa scoperta), però non si può dire che non abbia una bella linea e una lunghezza giusta. E voi lo sapete, quanto io ci tenga alla lunghezza. Anche l'abbinamento con calza di pizzo coprente e scarpa nera di camoscio è da lode, ma, a questo punto, cosa fa? Deve aver pensato:"No, non è abbastanza moderno, poi gli altri stilisti mi prendono in giro, soprattutto Kenzo che mi fa sempre le pernacchie a lezione... ci metto un bel collare di spille di sicurezza giganti, che fa subito moda!" Male, Etro, molto male, anche perchè hai copiato l'idea di Yves di un po' di stagioni fa, quindi ti metto un bel 7/8 e non se ne parli più. Per Vera Wang, invece, il blu oltremare è un ritorno al romanticismo... e devo dire che mi convince parecchio, anche la tonalità un po' meno "fredda" di altre dona molto alla modella. Il dettaglio frou-frou delle manichette mi garba assai, ma mi chiedo come ci si possa indossare sopra un maglioncino... mi sa che non si può vero? E anche la lunghezza... cortino... si applica, ma deve essere più costante: 8+.E l'ultimo, di YSL, come sempre la classe non è acqua, vero? Un tubino classicissimo, la scollatura a barchetta, decisamente da sera, visto il tessuto, un raso semilucido e molto pesante, gli accessori giusti: guanti lunghi e neri, calze effetto nudo (trés chic) e scarpe scollate... voto: 9. Ma... cosa vedo che svolazza dietro? Una stoletta? Un nastro che pende dimenticato?? Forse il bordo del collo davanti che si prolunga all'infinito??? E perdipiù orlato da piume???? Avrai mica spennato la gallina di casa? Ah, com'è vero che non ci sono più gli stilisti di una volta...
Un colore che quest'anno va come il pane è il blu oltremare, da cui il titolo di questo post ambizioso. E' un colore che fa molto anni '80, all'epoca avevo una gonnellona a pieghe lunga fino ai piedi di questo colore esatto, che nostalgia! Poi avevo anche i capelli arancioni alla punk, i maglioni enormi e degli orecchini che sembravano un posatoio per canarini. Ma di questo non parleremo. Per ora. In ogni caso è un colore che sta bene praticamente a tutte: alle brune perchè contrasta i colori scuri e dona un tocco di eleganza, alle bionde perchè è uno dei pochi colori che non le fa risultare come uscite da un candeggio e alle rosse perchè completa i toni caldi dei capelli e risalta sulle lentiggini. Provare... per credere.
Calvin Klein lo propone minimal-chic. Come al suo solito. Bello, bellissimo, facilmente indossabile, ma non si può uscire con solo un tubino e un paio di scarpe nere in mezzo ai ghiacci, cosa credi, Calvin??? E poi uno sforzetto in più me lo aspetto, da te, sai? Per gli accessori, dico... chenneso... una collanina, un paio di orecchini... non ci vuole mica tanto... voto: 8, potrebbe fare molto di più. Per questo abito Donna Karan ha scatenato la sua fantasia, abbinando due colori contrastanti. Bello questo abbinamento, non con un banale nero, ma con uno splendido grigio fumo di Londra, altro colore-tormentone della stagione. Sembra un po' che abbia preso due strofinacci, ci abbia fatto un nodone e abbia drappeggiato il tutto su una modella che peserà si e no come una mia gamba però... fantasia ne hai da vendere, ma dubito della portabilità, anche perchè è tutto un jersey che filma ogni minimo rotolino da panettone (io ho già iniziato, e voi? Con il panettone, dico). Voto: 7. Dries Van Noten ha deciso di fare le cose a modo suo e fa indossare un tubino realizzato con una stoffa spettacolare, un rasone strutturato che pare dipinto a mano (e forse lo è, non ero vicina alla passerella durante la sfilata...), sopra una maglietta color verdone residuato del marito di quando faceva il militare e pesava 15 chili di meno. Toppato, Dries, era un 9, ti becchi un 7+.E cosa possiamo dire di Etro? Il modello è splendido, ovvio sta bene a chi ha lo stesso peso dello zampone che si mangia durante le feste (Natale è nell'aria e voglio condividere con voi questa scoperta), però non si può dire che non abbia una bella linea e una lunghezza giusta. E voi lo sapete, quanto io ci tenga alla lunghezza. Anche l'abbinamento con calza di pizzo coprente e scarpa nera di camoscio è da lode, ma, a questo punto, cosa fa? Deve aver pensato:"No, non è abbastanza moderno, poi gli altri stilisti mi prendono in giro, soprattutto Kenzo che mi fa sempre le pernacchie a lezione... ci metto un bel collare di spille di sicurezza giganti, che fa subito moda!" Male, Etro, molto male, anche perchè hai copiato l'idea di Yves di un po' di stagioni fa, quindi ti metto un bel 7/8 e non se ne parli più. Per Vera Wang, invece, il blu oltremare è un ritorno al romanticismo... e devo dire che mi convince parecchio, anche la tonalità un po' meno "fredda" di altre dona molto alla modella. Il dettaglio frou-frou delle manichette mi garba assai, ma mi chiedo come ci si possa indossare sopra un maglioncino... mi sa che non si può vero? E anche la lunghezza... cortino... si applica, ma deve essere più costante: 8+.E l'ultimo, di YSL, come sempre la classe non è acqua, vero? Un tubino classicissimo, la scollatura a barchetta, decisamente da sera, visto il tessuto, un raso semilucido e molto pesante, gli accessori giusti: guanti lunghi e neri, calze effetto nudo (trés chic) e scarpe scollate... voto: 9. Ma... cosa vedo che svolazza dietro? Una stoletta? Un nastro che pende dimenticato?? Forse il bordo del collo davanti che si prolunga all'infinito??? E perdipiù orlato da piume???? Avrai mica spennato la gallina di casa? Ah, com'è vero che non ci sono più gli stilisti di una volta...
lunedì 22 novembre 2010
Finalmente knitting e S 'nd S.
In questo blog non si parla più di faidate, mi hanno detto, lamentandosi, alcune di voi (non farò nomi, vero...). Solo sfilate, commenti su stoffe e vestitini, cheppalle. Il fatto è che lavoro come una matta ma poi non fotografo. E c'hanno pure ragione, c'hanno. Eggià, sono pigra e, in più, Il Marito brontola e non si presta. Oppure finisco il progetto al 90% e poi resta lì, sulla Sedia dell'Attesa a sedimentare per un paio di settimane, attendendo, appunto, che io prenda ago e filo e mi decida, scrollandomi di dosso le ragnatele, a terminarlo. Tipo una cloche fuxia che sta piangendo lì da una settimana. Ma io, crudele, ancora non cedo.
Ma qualche volta succede che passi di qui MamminaCara e allora, giù di sessioni di foto, tanto per darci un contegno. Ho velocissimamente terminato il Brucone Rosa di Daniela, un pattern realizzato per il progetto Unite Contro il Cancro e per il quale mi sono offerta di fare la tester. Realizzato con una lana dai toni naturali illuminata da un filo di lamè argento, è morbidissimo e tiene caldo come un forno.
E, tanto per divertirmi, ecco "Three Ways to Wear the Brucone Rosa".
Portato come una morbida sciarpa sul cappotto dona un tocco di originalità alla mise più austera.Avvolto attorno al collo incornicia il volto e dona confort e calore.Avvolto una volta attorno al collo e drappeggiato sul capo protegge dai rigori dell'inverno e fa distinguere nella folla per l'estrema eleganza un po' passè.E poi, già che ci troviamo a parlare di knitting, non penserete mica che io e Tzugumi siamo restate con le mani in mano e ci siamo dimenticate del nostro consueto Stitch 'nd Spritz di fine mese?Carino, l'invito, vero? Tutto farina del suo sacco, però la macchinetta era mia, eh...
Dai, su, venite a trovarci al nuovo Caffè Eppinger, ci ubriacheremo e faremo i maglioni storti!!!
Ma qualche volta succede che passi di qui MamminaCara e allora, giù di sessioni di foto, tanto per darci un contegno. Ho velocissimamente terminato il Brucone Rosa di Daniela, un pattern realizzato per il progetto Unite Contro il Cancro e per il quale mi sono offerta di fare la tester. Realizzato con una lana dai toni naturali illuminata da un filo di lamè argento, è morbidissimo e tiene caldo come un forno.
E, tanto per divertirmi, ecco "Three Ways to Wear the Brucone Rosa".
Portato come una morbida sciarpa sul cappotto dona un tocco di originalità alla mise più austera.Avvolto attorno al collo incornicia il volto e dona confort e calore.Avvolto una volta attorno al collo e drappeggiato sul capo protegge dai rigori dell'inverno e fa distinguere nella folla per l'estrema eleganza un po' passè.E poi, già che ci troviamo a parlare di knitting, non penserete mica che io e Tzugumi siamo restate con le mani in mano e ci siamo dimenticate del nostro consueto Stitch 'nd Spritz di fine mese?Carino, l'invito, vero? Tutto farina del suo sacco, però la macchinetta era mia, eh...
Dai, su, venite a trovarci al nuovo Caffè Eppinger, ci ubriacheremo e faremo i maglioni storti!!!
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mercoledì 17 novembre 2010
LBD forever
Mi ha molto colpito un commento di Val nel post precedente. Lei dice, testuali parole "... mi piacerebbe un sacco mettere un vestitino (e magari starci anche bene, ma questo è un altro discorso), il simbolo della femminilità". Ora. Io credo davvero che mettersi un vestitino sia la soluzione più pratice per una donna che vuole sentirsi a posto dalla mattina alla sera e vuole essere, allo stesso tempo, comoda ed elegante.
Pensateci: che sforzo comporta indossare un vestitino? Nessuno, lo metti ed è fatta, non hai da pensare ai 300 abbinamenti possibili gonna - maglione - camicia. Al limite ti scateni su scarpe ed accessori. E quello lo faremmo comunque, giusto? E poi non stringe in vita, è comodo e confortevole. E puoi mangiare una fetta di torta in più e nessuno se ne accorge. Ecco. Vi ho convinte? Come sta andando la mia crociata pro - vestitino? Non sarò contenta finchè non ne avrò convertita almeno una, vi conviene cedere subito.
E se non ci riesco io, ci penseranno loro, i mitici L(ittle) B(lack) D(resses), un capo che non può mancare davvero nel guardaroba di ogni donna, portabile dalla mattina alla sera. E cominciamo, infatti, da quelli più adatti per il giorno.
Jil Sander propone un capo intramontabile, semplicissimo, un modello base, direi. L'unica concessione un gioco di sovrapposizioni sul davanti che si apre in uno spacco, molto utile per fare su e giù da autobus e metropolitane. E su chi OSA commentare che non ha le maniche, vi dico:"Fatevi un cardigan, uno shrug, un coprispalle, santa paletta!"Problemi di maniche Fendi non se ne fa. Provate a dirmi che questo non ve lo mettereste, sta bene a tutte, anche a chi ha un paio (ahem) di chili in più. Come me (ahem2). Qua di torta ne potete mangiare a chili e nessuno lo scoprirà.Bene, dopo il panegirico di cui sopra, ecco il contrario della comodità. Ma anche l'occhio vuole la sua parte e la collezione di Nina Ricci di quest'anno è un inno alla femminilità e all'eleganza. Ogni tanto ci vuole, no?
Anche Calvin Klein predilige forme essenziali e tessuti confortevoli. Anche la lunghezza è giusta, non stona nemmeno con quell'orrendo paio di scarpe da uomo.E Bottega Veneta che fa? Ad un abito nero spento (tonalità meravigliosa, che dona inidstintamente a bione, brune e rosse) abbina una pochette rosa confetto. Che classe, signore mie!!! E sulla seconda proposta che dire? La pelle è una scelta decisamente audace, ma questo vestito vi durerà anni e lo metterete con gioia, la pelle dopo un po' vi si modella addosso e sarà come avere un abito fatto su misura. (se qualcuno lo compra mi dica poi come si trova eh..)Anche per la sera il nero va alla grandissima. Miu Miu propone un modello che sta bene praticamente a tutte, con questa linea ad A e con una cascate di gemme e paillettes che fa "subito sera". Butta via le scarpe, però, tesoro!Prada riveste i suoi abitini anni '50 di pizzo a volute. L'effetto è elegante e discreto, un tipo di femminilità sussurrata che gradisco molto. Gradisco un po' meno l'acconciature a cupolone e le calza grosse portate con i sandali, ma si sa che sono strana.Questo di Elie Tahari io personalmente lo metterei subito... che ne dite? Ci starei bene? Ora devo solo convincere Il Marito. Lo trovo perfetto: la lunghezza giusta, il drappeggio sul davanti che "mimetizza", il dettaglio della finta collana che sposta l'attenzione sulla parte alta del corpo... bello.Arrivano i pezzi forti: da gran sera un YSL strepitoso. Un vestito che non ha bisogno di commenti, solo di un conto in banca a 6 zeri.E... Nina Ricci again!!! Beh, l'abito è meraviglioso, ma guardate l'abbinamento con le scarpe, lo smalto e il rossetto rossi. Essì, la classe non è acqua. E nemmeno Spritz.
Pensateci: che sforzo comporta indossare un vestitino? Nessuno, lo metti ed è fatta, non hai da pensare ai 300 abbinamenti possibili gonna - maglione - camicia. Al limite ti scateni su scarpe ed accessori. E quello lo faremmo comunque, giusto? E poi non stringe in vita, è comodo e confortevole. E puoi mangiare una fetta di torta in più e nessuno se ne accorge. Ecco. Vi ho convinte? Come sta andando la mia crociata pro - vestitino? Non sarò contenta finchè non ne avrò convertita almeno una, vi conviene cedere subito.
E se non ci riesco io, ci penseranno loro, i mitici L(ittle) B(lack) D(resses), un capo che non può mancare davvero nel guardaroba di ogni donna, portabile dalla mattina alla sera. E cominciamo, infatti, da quelli più adatti per il giorno.
Jil Sander propone un capo intramontabile, semplicissimo, un modello base, direi. L'unica concessione un gioco di sovrapposizioni sul davanti che si apre in uno spacco, molto utile per fare su e giù da autobus e metropolitane. E su chi OSA commentare che non ha le maniche, vi dico:"Fatevi un cardigan, uno shrug, un coprispalle, santa paletta!"Problemi di maniche Fendi non se ne fa. Provate a dirmi che questo non ve lo mettereste, sta bene a tutte, anche a chi ha un paio (ahem) di chili in più. Come me (ahem2). Qua di torta ne potete mangiare a chili e nessuno lo scoprirà.Bene, dopo il panegirico di cui sopra, ecco il contrario della comodità. Ma anche l'occhio vuole la sua parte e la collezione di Nina Ricci di quest'anno è un inno alla femminilità e all'eleganza. Ogni tanto ci vuole, no?
Anche Calvin Klein predilige forme essenziali e tessuti confortevoli. Anche la lunghezza è giusta, non stona nemmeno con quell'orrendo paio di scarpe da uomo.E Bottega Veneta che fa? Ad un abito nero spento (tonalità meravigliosa, che dona inidstintamente a bione, brune e rosse) abbina una pochette rosa confetto. Che classe, signore mie!!! E sulla seconda proposta che dire? La pelle è una scelta decisamente audace, ma questo vestito vi durerà anni e lo metterete con gioia, la pelle dopo un po' vi si modella addosso e sarà come avere un abito fatto su misura. (se qualcuno lo compra mi dica poi come si trova eh..)Anche per la sera il nero va alla grandissima. Miu Miu propone un modello che sta bene praticamente a tutte, con questa linea ad A e con una cascate di gemme e paillettes che fa "subito sera". Butta via le scarpe, però, tesoro!Prada riveste i suoi abitini anni '50 di pizzo a volute. L'effetto è elegante e discreto, un tipo di femminilità sussurrata che gradisco molto. Gradisco un po' meno l'acconciature a cupolone e le calza grosse portate con i sandali, ma si sa che sono strana.Questo di Elie Tahari io personalmente lo metterei subito... che ne dite? Ci starei bene? Ora devo solo convincere Il Marito. Lo trovo perfetto: la lunghezza giusta, il drappeggio sul davanti che "mimetizza", il dettaglio della finta collana che sposta l'attenzione sulla parte alta del corpo... bello.Arrivano i pezzi forti: da gran sera un YSL strepitoso. Un vestito che non ha bisogno di commenti, solo di un conto in banca a 6 zeri.E... Nina Ricci again!!! Beh, l'abito è meraviglioso, ma guardate l'abbinamento con le scarpe, lo smalto e il rossetto rossi. Essì, la classe non è acqua. E nemmeno Spritz.
martedì 16 novembre 2010
I like colours
Prima che arrivi l'inverno, di quelli freddi freddi e rigidi rigidi, che ci faccia dimenticare la femminilità inglobandoci dentro maglioni supercaldi e trecciosi, eccoci a fare una carrellata sui vestitini da giorno che questa stagione ci propongono i nostri amici stilisti. Oggi mi sento particolarmente clemente, quindi pochi commenti e niente voti, ma una tranquilla chiaccherata tra amiche.
Un abitino che gradisco molto è questo di Ralph Lauren. Mi piace il colore ed il tessuto: ho una passione per il velluto! Fa molto inverno in casa di campagna, con un bel caminetto acceso e una momtagna di caldarroste. Si, ok, dopo aver ingurgitato una montagna di caldarroste e vino bianco dolce il vestitino chi se lo mette più ma anche la gola vuole il suo spazio... no?Miu Miu propone una serie di abitini molto corti e molto colorati: lilla, arancio, anche nero, mi piacciono da matti. Amo quel bordo con il volant rigido, ma è un po' troppo corto e scoperto per i miei gusti. E fa un po' troppo abat-jour...Una delle tendenze della stagione è quello che io chiamo "bon chic bon genre", dalle linee morbide e dai colori polverosi ed anche Marni si adegua: questo abito lo trovo adorabile e deve essere anche molto comodo, l'ideale per una donna che vuole essere stilosa ma che non vuole rinunciare al confort. Lo porterei dalla mattina alla sera. Ecco, magari non proprio con il gambaletto sega-gamba, ma lo porterei...Un'altra tendenza sono gli anni '50. Orbene, io questo periodo non lo amo particolarmente, preferisco di gran lunga i '60, ma come non innamorarsi di questa meraviglia di Louis Vuitton in crema e pizzo chantilly?ADORO questo modello di Jil Sander: semplicissimo ma mosso da una serie di sapienti tagli che ne movimento la linea a tubino (sui fianchi, poi, ho scoperto che i tagli si aprono, ecco, questa cosa non mi piace, ma qui non si vede e quindi faremo finta che non ci siano, ok?).Ancora anni '50 per Dries Van Noten, che usa però un tessuto molto particolare. Mi piace il colore e che sembri dipinto a mano. Originale ma con gusto. Ma com'è che non riesco mai a criticare il caro Dries?Ecco un altro modello "all day long". Ce lo propone BCBG Max Azria. E credo che me lo copierò, prima o poi... i colori sono tra i miei preferiti e realizzato in maglina deve essere comodissimo... ideale per passare un pomeriggio a knittare in compagnia.Beh, questo abito di YSL comodissimo non lo è di certo. Ma basta lui da solo, senza praticamente accessori, il discorso lo tiene in piedi senza problemi. D'altro canto cosa volete accostare ad un abito in pelle ciclamino? Ecco, mi piacciono anche le scarpe, ed io sono difficile sulle scarpe!Ecco un altro esempio di come la semplicità nella linea sia la cosa migliore: Gucci sceglie un forte contrasto tra il rosso sangue ed il bianco candido e li sporca con pennellate nere: geniale!!! Bravo Gucci, basta questo per riscattarti dagli orrori mostrati nelle altre stagioni.Questo modellino di Elie Tahari non è semplicissimo da portare, ma il colore è talmente bello... a dispetto di come ce lo propone lo stilista, io lo vedrei bene anche sotto un golfone crema stretto da una cintura in vita, come vuole la moda di quest'inverno. Basta pesare 40 chili ed è fatta.Chloè ama il beige cammello, colore molto di moda questo inverno, e propone due modelli adorabili, il primo più per il pomeriggio sera ed il secondo da copiare subito per avere un capo passpatout da usare fino a primavera. E da infilare sotto i famosi golfoni di cui sopra.Rileggendo il post mi accorgo che i commenti sono un po' mosci, ne sono perfettamente consapevole, sapete? Ma oggi va così, ollà.
Un abitino che gradisco molto è questo di Ralph Lauren. Mi piace il colore ed il tessuto: ho una passione per il velluto! Fa molto inverno in casa di campagna, con un bel caminetto acceso e una momtagna di caldarroste. Si, ok, dopo aver ingurgitato una montagna di caldarroste e vino bianco dolce il vestitino chi se lo mette più ma anche la gola vuole il suo spazio... no?Miu Miu propone una serie di abitini molto corti e molto colorati: lilla, arancio, anche nero, mi piacciono da matti. Amo quel bordo con il volant rigido, ma è un po' troppo corto e scoperto per i miei gusti. E fa un po' troppo abat-jour...Una delle tendenze della stagione è quello che io chiamo "bon chic bon genre", dalle linee morbide e dai colori polverosi ed anche Marni si adegua: questo abito lo trovo adorabile e deve essere anche molto comodo, l'ideale per una donna che vuole essere stilosa ma che non vuole rinunciare al confort. Lo porterei dalla mattina alla sera. Ecco, magari non proprio con il gambaletto sega-gamba, ma lo porterei...Un'altra tendenza sono gli anni '50. Orbene, io questo periodo non lo amo particolarmente, preferisco di gran lunga i '60, ma come non innamorarsi di questa meraviglia di Louis Vuitton in crema e pizzo chantilly?ADORO questo modello di Jil Sander: semplicissimo ma mosso da una serie di sapienti tagli che ne movimento la linea a tubino (sui fianchi, poi, ho scoperto che i tagli si aprono, ecco, questa cosa non mi piace, ma qui non si vede e quindi faremo finta che non ci siano, ok?).Ancora anni '50 per Dries Van Noten, che usa però un tessuto molto particolare. Mi piace il colore e che sembri dipinto a mano. Originale ma con gusto. Ma com'è che non riesco mai a criticare il caro Dries?Ecco un altro modello "all day long". Ce lo propone BCBG Max Azria. E credo che me lo copierò, prima o poi... i colori sono tra i miei preferiti e realizzato in maglina deve essere comodissimo... ideale per passare un pomeriggio a knittare in compagnia.Beh, questo abito di YSL comodissimo non lo è di certo. Ma basta lui da solo, senza praticamente accessori, il discorso lo tiene in piedi senza problemi. D'altro canto cosa volete accostare ad un abito in pelle ciclamino? Ecco, mi piacciono anche le scarpe, ed io sono difficile sulle scarpe!Ecco un altro esempio di come la semplicità nella linea sia la cosa migliore: Gucci sceglie un forte contrasto tra il rosso sangue ed il bianco candido e li sporca con pennellate nere: geniale!!! Bravo Gucci, basta questo per riscattarti dagli orrori mostrati nelle altre stagioni.Questo modellino di Elie Tahari non è semplicissimo da portare, ma il colore è talmente bello... a dispetto di come ce lo propone lo stilista, io lo vedrei bene anche sotto un golfone crema stretto da una cintura in vita, come vuole la moda di quest'inverno. Basta pesare 40 chili ed è fatta.Chloè ama il beige cammello, colore molto di moda questo inverno, e propone due modelli adorabili, il primo più per il pomeriggio sera ed il secondo da copiare subito per avere un capo passpatout da usare fino a primavera. E da infilare sotto i famosi golfoni di cui sopra.Rileggendo il post mi accorgo che i commenti sono un po' mosci, ne sono perfettamente consapevole, sapete? Ma oggi va così, ollà.
mercoledì 10 novembre 2010
Metti un finocchio a cena
Come dice la mia blogamica Petula:"L'omofobia così come qualunque forma di razzismo è una delle forme di stupidità e ignoranza (voluta) più profonde che conosca."
Generalmente non partecipo a queste cose, ma su questa farò decisamente un'eccezione... perchè mi sono decisa? Per una ragione molto banale, perchè non credo che l'amare una persona dello stesso sesso renda qualcuno peggiore. E nemmeno migliore, se è per questo. Siamo tutti uguali (mammamia che sfilza di banalità, ma è davvero così che la penso), non c'è la minima differenza e mi urta nel profondo che qualcuno lo insinui. E dissento contro chi lo fa, il fantomatico Mr. Berlusconi.
E per dissentire meglio, pobblicherò una ricetta a base finocchio.
Crema di finocchi e trota salmonata:
Fare un trito di cipolle bianche e dorarle in un po' di burro (si, burro, Petula). Quando sono trasparenti unite dei finocchi tagliati sottilissimi con la mandolina e e delle patate a cubetti e fate appassire (i finocchi, le patate devono leggermente dorarsi). A questo punto allungate con acqua o brodo vegetale, a vostro piacere e completate la cottura della minestra. A fine cottura frullate il tutto usando il Minipimer e unendo (volendo) dell'aneto fresco.
Servite nelle ciotole da minestra, decorando con una cucchiaiata di panna acida (si, panna, Petula) e striscioline di trota affumicata.
Bon appétit!!!
Se volete dissentire anche voi, mettete sul vostro blog questo banner, una ricetta con i finocchi e spiegate perché aderite a questa iniziativa.
Generalmente non partecipo a queste cose, ma su questa farò decisamente un'eccezione... perchè mi sono decisa? Per una ragione molto banale, perchè non credo che l'amare una persona dello stesso sesso renda qualcuno peggiore. E nemmeno migliore, se è per questo. Siamo tutti uguali (mammamia che sfilza di banalità, ma è davvero così che la penso), non c'è la minima differenza e mi urta nel profondo che qualcuno lo insinui. E dissento contro chi lo fa, il fantomatico Mr. Berlusconi.
E per dissentire meglio, pobblicherò una ricetta a base finocchio.
Crema di finocchi e trota salmonata:
Fare un trito di cipolle bianche e dorarle in un po' di burro (si, burro, Petula). Quando sono trasparenti unite dei finocchi tagliati sottilissimi con la mandolina e e delle patate a cubetti e fate appassire (i finocchi, le patate devono leggermente dorarsi). A questo punto allungate con acqua o brodo vegetale, a vostro piacere e completate la cottura della minestra. A fine cottura frullate il tutto usando il Minipimer e unendo (volendo) dell'aneto fresco.
Servite nelle ciotole da minestra, decorando con una cucchiaiata di panna acida (si, panna, Petula) e striscioline di trota affumicata.
Bon appétit!!!
Se volete dissentire anche voi, mettete sul vostro blog questo banner, una ricetta con i finocchi e spiegate perché aderite a questa iniziativa.
venerdì 5 novembre 2010
Stitch 'nd Spritz n° 1
Cosa potrei dire del primo Stitch 'nd Bitch a Trieste?
Già la scelta del nome la dice lunga...
Potrei descrivere la location, il nuovo Caffè Eppinger, molto glamour ed anche vagamente shabby-chic, ma non lo farò.
Potrei descrivere la mise scelta per l'occasione da tutte le partecipanti, ma non lo farò.
Potrei raccontarvi quello che abbiamo mangiato e bevuto, ma non farò nemmeno questo.
Vi racconterò, invece, che io e Tzugumi avevamo due madrine d'eccezione, per la nostra inaugurazione: Lilly e Ciami, e che è venuta anche FataLu.
Per altri punti di vista consultare qui, e qui.
Già la scelta del nome la dice lunga...
Potrei descrivere la location, il nuovo Caffè Eppinger, molto glamour ed anche vagamente shabby-chic, ma non lo farò.
Potrei descrivere la mise scelta per l'occasione da tutte le partecipanti, ma non lo farò.
Potrei raccontarvi quello che abbiamo mangiato e bevuto, ma non farò nemmeno questo.
Vi racconterò, invece, che io e Tzugumi avevamo due madrine d'eccezione, per la nostra inaugurazione: Lilly e Ciami, e che è venuta anche FataLu.
Vi racconterò che abbiamo sfogliato libri di knitting, che abbiamo traviato un'amica innocente che era venuta solo a curiosare, che abbiamo dato una professionalissima dimostrazione dello split stitch.
Insomma, non paghe di ciò, ripeteremo l'esperienza.Per altri punti di vista consultare qui, e qui.
Di nuovi incontri e di gioia inesprimibile
La vita delle knitter, generalmente, è una vita solitaria... tutte sparse ai quattro venti a a lamentarsi della lontananza... un problema per la comunicazione e difficilmente risolvibile. Tutto il giorno attaccate come ventose agli schermi del computer e agli aghi per fare a maglia... succede che ti senti più in sintonia con una palermitana (a caso, eh...) che con la tua vicina che ti chiede sempre in prestito il caffè e ti chiedi ansiosamente se e quando qualcuno si deciderà ad inventare il teletrasporto. Grazieaddio esistono i treni, gli aerei e la voglia di incontrarsi per approfondire i rapporti d'amicizia iniziati via web.
Le knitter sono anche animali molto strani, affrontano lunghi viaggi per incontrarsi e al momento dell'arrivo cercano di scappare...C'è qualcuno che si prepara all'incontro tanto atteso sfornando cosine graziosissime......e dopo l'incontro di persona c'è qualcuno che non ha più rispetto delle persone più anziane... soprattutto quando non dai loro abbastanza da mangiare...Le knitter sono pure persone spaciali che conoscono i tuoi gusti e ti ricoprono di regali per il compleanno.Insomma, l'avete capito, non era possibile fare un racconto serio e dettagliato dei 3 giorni passati insieme a 3 delle mie knitter preferite: Tzugumi, Ciami e Lilly. L'averle incontrate è stato una gioia inesprimibile, tanto che non ho fatto praticamente foto, tanto ero contenta (e pure un po' ubriaca). Siamo state talmente in sintonia che una finiva le frasi dell'altra (e pure il pasticcio e il Prosecco dell'altra, ma questa è un'altra storia...). Abbiamo tricottato praticamente tutto il tempo, sbagliando di contare i punti e disfacendo il lavoro 300 volte, ridendo come matte e... abbiamo pure inaugurato il nostro primo Stitch 'nd Spritz triestino, ma questo merita un post a parte...
Altri punti di vista qui e qui.
Le knitter sono anche animali molto strani, affrontano lunghi viaggi per incontrarsi e al momento dell'arrivo cercano di scappare...C'è qualcuno che si prepara all'incontro tanto atteso sfornando cosine graziosissime......e dopo l'incontro di persona c'è qualcuno che non ha più rispetto delle persone più anziane... soprattutto quando non dai loro abbastanza da mangiare...Le knitter sono pure persone spaciali che conoscono i tuoi gusti e ti ricoprono di regali per il compleanno.Insomma, l'avete capito, non era possibile fare un racconto serio e dettagliato dei 3 giorni passati insieme a 3 delle mie knitter preferite: Tzugumi, Ciami e Lilly. L'averle incontrate è stato una gioia inesprimibile, tanto che non ho fatto praticamente foto, tanto ero contenta (e pure un po' ubriaca). Siamo state talmente in sintonia che una finiva le frasi dell'altra (e pure il pasticcio e il Prosecco dell'altra, ma questa è un'altra storia...). Abbiamo tricottato praticamente tutto il tempo, sbagliando di contare i punti e disfacendo il lavoro 300 volte, ridendo come matte e... abbiamo pure inaugurato il nostro primo Stitch 'nd Spritz triestino, ma questo merita un post a parte...
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