Sabato 7 marzo sarò a Carate Brianza da "Un Filo Di" con un workshop bellissimo: un maglione primaverile, elegante e raffinato, dalla costruzione particolare e… con un punto pizzo davvero strepitoso! Sarà possibile personalizzarlo, realizzandolo in diverse lunghezze, e sono sicura che vi innamorerete di lui. Ricordo che il capo non sarà disponibile on-line, quindi ragione in più per iscriversi al workshop!
Il nome: Antermoja! Carino, vero?
Per il progetto ho usato un filato che è molto nelle mie "corde", sottile ma con personalità. Molta personalità (NO, non è cashmere)!
Non vedo l'ora di partire e di riabbracciare tutte le mie amiche!
Troverete tutte le informazioni per iscriversi a questo appuntamento QUA.
venerdì 27 febbraio 2015
giovedì 26 febbraio 2015
BY KNITTERS FOR KNITTERS
Sono molto emozionata di annunciare che venerdì 27 e sabato 28 marzo sarò a Lucca con due eventi dedicati alla maglia assolutamente da non perdere: BY KNITTERS FOR KNITTERS! La location sarà particolare, il caffè letterario "Luccalibri", in viale Regina Margherita 113.
Venerdì sarò presente dalle 17 alle 18 insieme a Donna Lynne Galletta per una assoluta novità in Italia: uno yarn tasting! Ovvero un "assaggio" di filati molto particolari abbinati a diversi vini. WOW, non vedo l'ora!
Sabato invece, dalle 10 alle 16, avrà luogo il TB6Cafè con uno dei miei progetti più amati: il maglione top - down Nero Di Seppia: impareremo le basi della tecnica costruttiva top - down, i suoi (molti) vantaggi ed anche i suoi (pochi) svantaggi. E parleremo anche di ferri accorciati!
Domenica, anche se non sarò presente, dalle 10 alle 14.30, ci sarà un altro evento davvero interessante: la presentazione del nuovo pattern del boss dei Magliuomini Paolo Dalle Piane: "Birdland Isle", uno scialle stupendo!
Durante tutto il week end, inoltre, ci saranno diversi mini-workshop: sull'"Armenian Knitting", sul "Mosaic Knitting" e sul "Finger Knitting". E perfino una dimostrazione di filatura con Le Lanivendole!
Insomma, una "tre giorni" davvero unica!
Per maggiori informazioni potete rivolgervi direttamente a donnalgalletta@gmail.com, oppure inviandole un messaggio privato su Facebook.
Vi aspetto per divertirmi insieme a voi!
Venerdì sarò presente dalle 17 alle 18 insieme a Donna Lynne Galletta per una assoluta novità in Italia: uno yarn tasting! Ovvero un "assaggio" di filati molto particolari abbinati a diversi vini. WOW, non vedo l'ora!
Sabato invece, dalle 10 alle 16, avrà luogo il TB6Cafè con uno dei miei progetti più amati: il maglione top - down Nero Di Seppia: impareremo le basi della tecnica costruttiva top - down, i suoi (molti) vantaggi ed anche i suoi (pochi) svantaggi. E parleremo anche di ferri accorciati!
Domenica, anche se non sarò presente, dalle 10 alle 14.30, ci sarà un altro evento davvero interessante: la presentazione del nuovo pattern del boss dei Magliuomini Paolo Dalle Piane: "Birdland Isle", uno scialle stupendo!
Durante tutto il week end, inoltre, ci saranno diversi mini-workshop: sull'"Armenian Knitting", sul "Mosaic Knitting" e sul "Finger Knitting". E perfino una dimostrazione di filatura con Le Lanivendole!
Insomma, una "tre giorni" davvero unica!
Per maggiori informazioni potete rivolgervi direttamente a donnalgalletta@gmail.com, oppure inviandole un messaggio privato su Facebook.
Vi aspetto per divertirmi insieme a voi!
mercoledì 25 febbraio 2015
Genzianella
A Bologna abbiamo lavorato al mio nuovo pattern Genzianella.
Anche “Genzianella” fa parte della collezione ispirata ai "Monti Pallidi", la catena montuosa delle Dolomiti italiane ed è un piccolo poncho lavorato dall’alto verso il basso.
Ha un collo alto ed è decorato da due motivi in pizzo che ricordano la pianta a cui si ispira.
E' un progetto che amo molto!
Un grazie alle mie tester Fautea ed Elena.
E naturalmente a Donna, la mia super - traduttrice!
Etichette:
Bologna,
I Monti Pallidi,
lanecardate handknitting,
pattern
martedì 24 febbraio 2015
Una galleria di Vinella
Il nuovo pattern Vinella è stato uno di quelli che mi ha dato più soddisfazione!
E vedere tante realizzazioni così diverse mi rende immensamente felice: vorrei mostrarvele così che possiate rendervi conto anche voi di quanto è bello e versatile questo schema.
Anna ha scelto un abbinamento a due colori.
Annamaria ha deciso di realizzare una versione con le maniche corte.Claudia ha scelto la forma a X che dona molto alle più forosette.
L'abbinamento di colori di Daniela è davvero stupendo!
E che dire delle tinte vivaci scelte da Dhebora?
Gianna con queste sfumature scure lo ha reso molto raffinato.
Mariella è splendida in color prugna!
Mirna ha deciso di optare per due tinte a contrasto… adatto anche ad un uomo, oserei dire!
La variante della lavorazione dei bordi di Orsetta mi piace tantissimo!
Paola è stata una delle prime ad aver finito...
Rossella ha scelto delle tinte scure, coordinabili con tutto!
Silvia ha deciso per una linea ad A.
Sabrina ha decorato anche i bordi riprendendo solo una parte del disegno.
Donatella ha scelto colori caldi e posa assieme ad altre due Vinelle, meritando così il nome di "Trio Lescano".
Ed ecco quello di Gabriella. La foto è di suo marito Roberto Crepaldi, un ottimo fotografo! Bellissimi i richiami su maniche e fondo!
Infine, giusto giusto in tempo… quello di Monica, coloratissimo e delizioso!E… visto che sono sempre la solita pasticciona… fuori tempo limite, ecco anche quello di Maria, che mi ero dimenticata di inserire! Spero mi perdonerà!
Insomma, uno più bello dell'altro, non vi pare?
lunedì 23 febbraio 2015
Vinella
Ecco a voi, finalmente, il mio nuovo pattern, VINELLA, scaricabile direttamente da Ravelry QUI.
“Vinella” fa parte della collezione ispirata ai "Monti Pallidi", la catena montuosa delle Dolomiti italiane.
Vinella era una giovane contadina che aveva il bel viso rovinato dal vaiolo, una terribile malattia. Nonostante il suo volto deturpato, un giovane si era innamorato di lei, che però lo respingeva perchè si vergognava. Vinella era figlia di una strega e quando fu cresciuta le compagne streghe della mamma la chiamarono a partecipare ad un Sabba infernale. Vinella, curiosa, andò per partecipare, non accorgendosi che il suo innamorato la seguiva. Purtroppo, però, se ne accorsero le altre streghe e, dopo averlo tormentato con scherzi di ogni tipo, gli misero in mano una corona di fiori, invitandolo a metterla in testa della più bella. Il giovane scelse Vinella e le streghe, invidiose, li cacciarono via, dopo aver cancellato loro la memoria. Quando tornarono a casa, con meraviglia si accorsero che la corona di fiori si era trasformata in oro e che il volto di Vinella non era più rovinato dalle cicatrici del vaiolo. Finalmente felici, si sposarono e vissero a lungo insieme.
Lo schema “Vinella” è un romantico maglioncino lavorato top down e in tondo.
Lo sprone è senza cuciture ed è decorato con un semplice motivo che ricorda la corona di fiori che portava sul capo Vinella.
Lo scollo è rotondo ed è finito con un bordo a coste, così come il bordo del fondo e delle maniche.
Il corpo del maglioncino può essere lavorato seguendo tre varianti nella linea: la prima è ad H, la seconda è a X e la terza è ad A.
Le maniche hanno la lunghezza chiamata “bracelet sleeve”, cioè una via di mezzo tra le maniche tre quarti e le maniche lunghe.
Vinella era una giovane contadina che aveva il bel viso rovinato dal vaiolo, una terribile malattia. Nonostante il suo volto deturpato, un giovane si era innamorato di lei, che però lo respingeva perchè si vergognava. Vinella era figlia di una strega e quando fu cresciuta le compagne streghe della mamma la chiamarono a partecipare ad un Sabba infernale. Vinella, curiosa, andò per partecipare, non accorgendosi che il suo innamorato la seguiva. Purtroppo, però, se ne accorsero le altre streghe e, dopo averlo tormentato con scherzi di ogni tipo, gli misero in mano una corona di fiori, invitandolo a metterla in testa della più bella. Il giovane scelse Vinella e le streghe, invidiose, li cacciarono via, dopo aver cancellato loro la memoria. Quando tornarono a casa, con meraviglia si accorsero che la corona di fiori si era trasformata in oro e che il volto di Vinella non era più rovinato dalle cicatrici del vaiolo. Finalmente felici, si sposarono e vissero a lungo insieme.
Lo schema “Vinella” è un romantico maglioncino lavorato top down e in tondo.
Lo sprone è senza cuciture ed è decorato con un semplice motivo che ricorda la corona di fiori che portava sul capo Vinella.
Lo scollo è rotondo ed è finito con un bordo a coste, così come il bordo del fondo e delle maniche.
Il corpo del maglioncino può essere lavorato seguendo tre varianti nella linea: la prima è ad H, la seconda è a X e la terza è ad A.
Le maniche hanno la lunghezza chiamata “bracelet sleeve”, cioè una via di mezzo tra le maniche tre quarti e le maniche lunghe.
Per festeggiare l'uscita di questo nuovo pattern, per un brevissimo periodo di tempo questo sarà disponibile al prezzo speciale di 3.00 Euro, affrettatevi a scaricarlo!
In seguito il pattern sarà acquistabile a prezzo pieno (7.00 Euro).
Happy knitting!
Click HERE for my new pattern VINELLA, available in English and in Italian.
“Vinella” is part of the collection of patterns inspired by the “Monti Pallidi (Pale Mountains)”, a chain of mountains in the Italian Dolomites.
Vinella was a young peasant girl whose beautiful face was ruined by small pox, a terrible disease. Despite her disfigured face, a young man had fallen in love with her, but she had rejected him because she was ashamed of her scars. Vinella was the daughter of a witch. When Vinella was no longer a child, the other witches – friends of her mother - invited her to participate in a “Witches’ Sabbath”. Being curious, Vinella went to the ceremony, but did not notice that her beloved had followed her. Unfortunately, the other witched had and after having tormented him with every sort of trick and prank, they placed a crown of flowers in his hand, inviting him to crown the most beautiful of them. The young man chose Vinella, and the other witches in their envy sent them away, after having cancelled their memory. When they returned home, they were surprised to find that the crown of flowers had been transformed into gold and that Vinella’s face was no longer disfigured by the small pox scars. Finally happy, they married and lived a long life together.
“Vinella” is a romantic sweater, worked top-down and in the round.
The yoke is seamless and decorated with a simple pattern reminiscent of the crown of flowers that Vinella wore.
The round neckline is finished with a ribbed border to match the border of the sleeves.
The body of the sweater can be knit in three different versions: H-line, X-line and A-line.
The sweater has a bracelet length sleeve, half way between a 3/4 length and a long sleeve.
To celebrate the publication of this new pattern, it will be available for a short period of time at a special price of € 3.00, hurry and download your copy now!
After this one-time-only promotion, the pattern can be purchased at the full price of € 7.00.
Happy Knitting!
Photo Courtesy: Paolo Bonivento.
Un grazie ENORME alle mie tester Chiara, Dhebora, Anna, Gianna, Agnese, Silvia e Claudia.
E naturalmente a Donna, la mia super - traduttrice!
In seguito il pattern sarà acquistabile a prezzo pieno (7.00 Euro).
Happy knitting!
Click HERE for my new pattern VINELLA, available in English and in Italian.
“Vinella” is part of the collection of patterns inspired by the “Monti Pallidi (Pale Mountains)”, a chain of mountains in the Italian Dolomites.
Vinella was a young peasant girl whose beautiful face was ruined by small pox, a terrible disease. Despite her disfigured face, a young man had fallen in love with her, but she had rejected him because she was ashamed of her scars. Vinella was the daughter of a witch. When Vinella was no longer a child, the other witches – friends of her mother - invited her to participate in a “Witches’ Sabbath”. Being curious, Vinella went to the ceremony, but did not notice that her beloved had followed her. Unfortunately, the other witched had and after having tormented him with every sort of trick and prank, they placed a crown of flowers in his hand, inviting him to crown the most beautiful of them. The young man chose Vinella, and the other witches in their envy sent them away, after having cancelled their memory. When they returned home, they were surprised to find that the crown of flowers had been transformed into gold and that Vinella’s face was no longer disfigured by the small pox scars. Finally happy, they married and lived a long life together.
“Vinella” is a romantic sweater, worked top-down and in the round.
The yoke is seamless and decorated with a simple pattern reminiscent of the crown of flowers that Vinella wore.
The round neckline is finished with a ribbed border to match the border of the sleeves.
The body of the sweater can be knit in three different versions: H-line, X-line and A-line.
The sweater has a bracelet length sleeve, half way between a 3/4 length and a long sleeve.
To celebrate the publication of this new pattern, it will be available for a short period of time at a special price of € 3.00, hurry and download your copy now!
After this one-time-only promotion, the pattern can be purchased at the full price of € 7.00.
Happy Knitting!
Photo Courtesy: Paolo Bonivento.
Un grazie ENORME alle mie tester Chiara, Dhebora, Anna, Gianna, Agnese, Silvia e Claudia.
E naturalmente a Donna, la mia super - traduttrice!
Etichette:
Carate Brianza,
I Monti Pallidi,
pattern,
shetland,
tricot
"I Segreti del Boudoir"… prossimo TB6Cafè da Un Filo Di!!!
Sabato 7 marzo 2015 sarò, con grande gioia, ospite di Luisa da "Un Filo Di" a Carate Brianza: non vedo l'ora!
In questa speciale giornata presenterò un pattern davvero molto interessante, sia per costruzione, sia per i punti adoperati… molto particolari e raffinatissimi. E… no, non sarà top-down!!! Ed è un capo davvero esclusivo, perché il maglioncino sarà disponibile SOLO alle gentili partecipanti del workshop: il che vuol dire che non sarà messo in vendita on-line almeno per un po'.
Altra anticipazione: sarà tutto il contrario dell'ultima volta, tanto per disorientavi ancora un pochino.
Il filato adoperato è uno dei miei preferiti in assoluto ed ultimamente lo sto usando parecchio, ma… non è cashmere!
Basta, basta con tutte queste anticipazioni, ci vediamo al 7!!!
Porterò con me un sacco di amiche, e sono felicissima al pensiero di riabbracciare tutte le altre che mi aspettano alla Knit-House! La primavera è in arrivo ed io sento già l'eccitazione scorrere nelle vene.
Io vi aspetto, non vedo l'ora!
Maggiori informazioni QUA.
In questa speciale giornata presenterò un pattern davvero molto interessante, sia per costruzione, sia per i punti adoperati… molto particolari e raffinatissimi. E… no, non sarà top-down!!! Ed è un capo davvero esclusivo, perché il maglioncino sarà disponibile SOLO alle gentili partecipanti del workshop: il che vuol dire che non sarà messo in vendita on-line almeno per un po'.
Altra anticipazione: sarà tutto il contrario dell'ultima volta, tanto per disorientavi ancora un pochino.
Il filato adoperato è uno dei miei preferiti in assoluto ed ultimamente lo sto usando parecchio, ma… non è cashmere!
Basta, basta con tutte queste anticipazioni, ci vediamo al 7!!!
Porterò con me un sacco di amiche, e sono felicissima al pensiero di riabbracciare tutte le altre che mi aspettano alla Knit-House! La primavera è in arrivo ed io sento già l'eccitazione scorrere nelle vene.
Io vi aspetto, non vedo l'ora!
Maggiori informazioni QUA.
domenica 22 febbraio 2015
Sferruzzando ai margini
Questo post nasce da un'esigenza: la mia.
Ovvio, no, qua ci scrivo solo io… è chiaro!
Però sentivo il bisogno di mettere per iscritto dei pensieri che mi frullano per la testa. e non sono né belli né brutti, solo pensieri. E visto che qua ci scrivo solo io, quale posto migliore?
Quindi: sferruzzare ai margini.
Margini di cosa? Di tutto.
Margini nel senso di confini estremi, quasi dimenticati.
Confini d'Italia, confini della Yugoslavia, confini dell'Impero Austriaco.
E vabbè che due non ci sono più, ma nella maggioranza dei triestini sono ben presenti, perché il confine ce l'abbiamo in testa.
Perché quando andiamo a fare la spesa in Slovenia il 90% dice "in Yugo" e quando attraversiamo il confine ancora ci prende una certa apprensione, come quando in passato attraversavamo con un chilo di burro non dichiarato in borsa della nonna. Ma pochi di noi parlano lo sloveno.
Perché quando andiamo in Austria e ci chiedono come mai parliamo così bene il tedesco e da dove veniamo e rispondiamo "da Trieste", ci inorgogliamo quando ci dicono "ah, ma Trieste è ancora un pezzo di Austria". Ma ai nostri figli facciamo studiare solo l'inglese.
Perché solo qui il desiderio di autonomia è talmente forte che ci sono movimenti che vogliono staccarsi dall'Italia… e sottolineo movimentI, plurale. Perché non ci si riesce a mettersi d'accordo nemmeno su quello, tanta è l'indipendenza e il protagonismo dei triestini.
Perché solo qui la parola "bastardo" assume un significato positivo e tutti giù ad enumerare gli avi austriaci, greci, italiani, slavi e così via.
Insomma, un miscuglio di brontolamenti, nostalgia dell'età d'oro, brama di un futuro migliore, afflusso continuo di nuove genti e ritardo cronico nell'arrivo di qualunque novità.
Sferruzzare in un ambiente del genere non sempre è facile.
Di tradizione, per esempio, da queste parti si lavorava "alla tedesca", essendo di tradizione austriaca… ed invece per lungo tempo ero quasi da sola ad usare questo tipo di lavorazione. Da ragazzina leggevo i manuali italiani e pensavo "ma guarda come tiene male il filo, è tutto sbagliato!" (ero una ragazzina petulante ed un po' presuntuosa [perchè adesso no, vero? Vai via, tu!]) e ho dovuto prendere un vecchio manuale francese della mamma con la doppia lavorazione per avere un aiuto nella tenuta del filo. Si, perché la mia mamma lavorava, eccome! Aveva dei ferretti corti comprati in Gran Bretagna con i quali sferruzzava come un razzo. E mia nonna lavorava all'uncinetto con la presa "a coltello", che a moltissimi pareva sbagliata, ma intanto mi ha fatto una tovaglia in pizzo lunga tre metri.
Insomma, una famiglia di donne all'incontrario.
E così, quando ho incominciato a sferruzzare intensamente, è come se mi si fosse aperto un mondo.
ed ho scoperto le maglieriste triestine. Che, oh, sono di moltissime razze!
Ci sono le conservatrici, le amanti della tradizione, che non si schiodano dal ferro diritto nemmeno se glielo nascondi. Che "ho sempre lavorato così" e che "praticano" in segreto del loro salotto trinato senza nessuna voglia di socializzazione.
Ci sono quelle bramose di socializzazione e con cui fai subito amicizia e ti ci trovi meglio che con tua sorella.
Ci sono quelle che socializzano, si, ma solo con chi dicono loro. E che preferibilmente è già loro amico.
Ci sono le avanguardiste, che appena scoprono il magico mondo di internet si mettono ad ordinare tonnellate di accessori e lane da ogni parte del mondo.
Ci sono le viaggiatrici, che ti raccontano che questo ferri li ha presi a Istambul, che la lana viene dal viaggio in Australia, che va a Lubiana per la seta e a Vienna per l'alpaca (e tu rosichi d'invidia).
Ci sono le entusiaste, che ad ogni cosa che racconti loro la devono provare!
Ci sono le diffidenti, che ogni cosa che racconti è difficilissima, loro non ce la faranno mai.
Ci sono quelle brave bravissime che spieghi una volta una cosa e loro la sanno già fare. Con variazioni.
Ci sono quelle che ti guardano male perché fai una cosa meglio di loro e che non hanno capito che non è una gara.
Ci sono quelle che lavorano solo con quella maestra loro che hanno conosciuto 30 anni fa e non hanno mai abbandonato e se dice "salta", loro saltano senza chiedersi il perché.
Ci sono quelle che tutto quello che viene da fuori Trieste è meglio. Salvo poi ricordarsi che la Pittoni era triestina.
Insomma, maglieriste di tutti i tipi. E tutti questi tipi mi piacciono!
Perché sono parte di me, fanno parte di me, sono me.
Io devo soprattutto ringraziare lo Stitch'nd Spritz per avermi fatto conoscere le amiche che più frequento oggi, persone davvero speciali, che mi seguono (non solo a Trieste) e che io amo moltissimo. E se attraverso questo ritrovo ne sono passate davvero di tutti i tipi, le mie amate "colonne" rimangono sempre quelle.
A Trieste si lavora a maglia in modo forse un po' diverso che da altre parti, ma in fondo in fondo, è il modo giusto per questa città. Una città che ancora stenta ad entrare nel presente, che è veloce sotto alcuni aspetti e lentissima sotto altri, come le sue maglieriste.
Le maglieriste della città della Bora.
PS: rileggendo, mi rendo conto che il post si è sviluppato in un modo che non pensavo… e che avrei voluto dire tante altre cose, ma forse sarebbero state solo più confuse. E quindi così resta.
Ovvio, no, qua ci scrivo solo io… è chiaro!
Però sentivo il bisogno di mettere per iscritto dei pensieri che mi frullano per la testa. e non sono né belli né brutti, solo pensieri. E visto che qua ci scrivo solo io, quale posto migliore?
Quindi: sferruzzare ai margini.
Margini di cosa? Di tutto.
Margini nel senso di confini estremi, quasi dimenticati.
Confini d'Italia, confini della Yugoslavia, confini dell'Impero Austriaco.
E vabbè che due non ci sono più, ma nella maggioranza dei triestini sono ben presenti, perché il confine ce l'abbiamo in testa.
Perché quando andiamo a fare la spesa in Slovenia il 90% dice "in Yugo" e quando attraversiamo il confine ancora ci prende una certa apprensione, come quando in passato attraversavamo con un chilo di burro non dichiarato in borsa della nonna. Ma pochi di noi parlano lo sloveno.
Perché quando andiamo in Austria e ci chiedono come mai parliamo così bene il tedesco e da dove veniamo e rispondiamo "da Trieste", ci inorgogliamo quando ci dicono "ah, ma Trieste è ancora un pezzo di Austria". Ma ai nostri figli facciamo studiare solo l'inglese.
Perché solo qui il desiderio di autonomia è talmente forte che ci sono movimenti che vogliono staccarsi dall'Italia… e sottolineo movimentI, plurale. Perché non ci si riesce a mettersi d'accordo nemmeno su quello, tanta è l'indipendenza e il protagonismo dei triestini.
Perché solo qui la parola "bastardo" assume un significato positivo e tutti giù ad enumerare gli avi austriaci, greci, italiani, slavi e così via.
Insomma, un miscuglio di brontolamenti, nostalgia dell'età d'oro, brama di un futuro migliore, afflusso continuo di nuove genti e ritardo cronico nell'arrivo di qualunque novità.
Sferruzzare in un ambiente del genere non sempre è facile.
Di tradizione, per esempio, da queste parti si lavorava "alla tedesca", essendo di tradizione austriaca… ed invece per lungo tempo ero quasi da sola ad usare questo tipo di lavorazione. Da ragazzina leggevo i manuali italiani e pensavo "ma guarda come tiene male il filo, è tutto sbagliato!" (ero una ragazzina petulante ed un po' presuntuosa [perchè adesso no, vero? Vai via, tu!]) e ho dovuto prendere un vecchio manuale francese della mamma con la doppia lavorazione per avere un aiuto nella tenuta del filo. Si, perché la mia mamma lavorava, eccome! Aveva dei ferretti corti comprati in Gran Bretagna con i quali sferruzzava come un razzo. E mia nonna lavorava all'uncinetto con la presa "a coltello", che a moltissimi pareva sbagliata, ma intanto mi ha fatto una tovaglia in pizzo lunga tre metri.
Insomma, una famiglia di donne all'incontrario.
E così, quando ho incominciato a sferruzzare intensamente, è come se mi si fosse aperto un mondo.
ed ho scoperto le maglieriste triestine. Che, oh, sono di moltissime razze!
Ci sono le conservatrici, le amanti della tradizione, che non si schiodano dal ferro diritto nemmeno se glielo nascondi. Che "ho sempre lavorato così" e che "praticano" in segreto del loro salotto trinato senza nessuna voglia di socializzazione.
Ci sono quelle bramose di socializzazione e con cui fai subito amicizia e ti ci trovi meglio che con tua sorella.
Ci sono quelle che socializzano, si, ma solo con chi dicono loro. E che preferibilmente è già loro amico.
Ci sono le avanguardiste, che appena scoprono il magico mondo di internet si mettono ad ordinare tonnellate di accessori e lane da ogni parte del mondo.
Ci sono le viaggiatrici, che ti raccontano che questo ferri li ha presi a Istambul, che la lana viene dal viaggio in Australia, che va a Lubiana per la seta e a Vienna per l'alpaca (e tu rosichi d'invidia).
Ci sono le entusiaste, che ad ogni cosa che racconti loro la devono provare!
Ci sono le diffidenti, che ogni cosa che racconti è difficilissima, loro non ce la faranno mai.
Ci sono quelle brave bravissime che spieghi una volta una cosa e loro la sanno già fare. Con variazioni.
Ci sono quelle che ti guardano male perché fai una cosa meglio di loro e che non hanno capito che non è una gara.
Ci sono quelle che lavorano solo con quella maestra loro che hanno conosciuto 30 anni fa e non hanno mai abbandonato e se dice "salta", loro saltano senza chiedersi il perché.
Ci sono quelle che tutto quello che viene da fuori Trieste è meglio. Salvo poi ricordarsi che la Pittoni era triestina.
Insomma, maglieriste di tutti i tipi. E tutti questi tipi mi piacciono!
Perché sono parte di me, fanno parte di me, sono me.
Io devo soprattutto ringraziare lo Stitch'nd Spritz per avermi fatto conoscere le amiche che più frequento oggi, persone davvero speciali, che mi seguono (non solo a Trieste) e che io amo moltissimo. E se attraverso questo ritrovo ne sono passate davvero di tutti i tipi, le mie amate "colonne" rimangono sempre quelle.
A Trieste si lavora a maglia in modo forse un po' diverso che da altre parti, ma in fondo in fondo, è il modo giusto per questa città. Una città che ancora stenta ad entrare nel presente, che è veloce sotto alcuni aspetti e lentissima sotto altri, come le sue maglieriste.
Le maglieriste della città della Bora.
PS: rileggendo, mi rendo conto che il post si è sviluppato in un modo che non pensavo… e che avrei voluto dire tante altre cose, ma forse sarebbero state solo più confuse. E quindi così resta.
venerdì 20 febbraio 2015
Il Double Knitting
Da un po' (MEGLIO) di tempo ho riscoperto la lavorazione a colori.
Cioè, non è che prima non sapessi che ci fosse, è che l'avevo un po' trascurata. In realtà diciamo che non mi piaceva proprio,
Perché? Eh, bu. Preferivo il monocolore.
In particolare il nero.
Beninteso, mi piace ancora tantissimo, anzi, ora che ci penso mi serve proprio un maglione nero…
Bon, lasciamo perdere e torniamo a bomba.
Dicevo, i colori.
Ah, i colori! E i tipi di lavorazione! Adoro spaziare, sperimentare!
La mia lavorazione preferita in assoluto è il Fair Isle, a fili passati, sembra difficilissima ma in realtà non lo è. E farò un workshop apposta per spiegarlo!
E poi l'Intarsia, il Mosaic Knitting, l'Armenian Knitting… tutte belle ma… volete mettere con il Double Knitting?
La possibilità di realizzare un tessuto REVERSIBILE (non so se avete capito bene, lo ripeto: REVERSIBILE) in due colori distinti!
Dove la parola chiave è REVERSIBILE.
Beh, tanto lo sapete che sono fanatica della reversibilità, vero?
Non è solo possibile realizzare un tessuto monocolore, ma è possibile anche fare un tessuto a due colori!Naturalmente i colori risulteranno invertiti, ma è davvero elettrizzante!
E REVERSIBILE!
E poi, KA-BOOOM!
Con il Double Knitting portato all'estremo possiamo realizzare perfino un tessuto che abbia un disegno di un tipo da una parte e un disegno di un secondo tipo dall'altra.
Ho già detto forse che anche questo è REVERSIBILE?
Ah, si? Mi pareva di no.
A presto novità su questo schermo.
martedì 17 febbraio 2015
Trucchi e trucchetti
Ci sono semplici trucchetti che possono semplificare di molto la nostra lavorazione, quando realizziamo un capo a maglia e spesso li applichiamo senza rendercene conto, mentre per qualcun altro potrebbe essere una vera scoperta.
Oggi vi parlerò un po' dei miei.
Innanzitutto quando faccio un campione, cerco sempre di annotare su un quadernetto la marca della lana, i ferri usati ed il campione… sia a maglia rasata che in un eventuale punto operato. Mi sarà molto più semplice in seguito recuperare queste informazioni se dovessi decidere di usare di nuovo quel filato!
in alternativa, si possono usare dei cartoncini da attaccare direttamente al campione stesso (questa foto qua sotto è puramente esplicativa, è il mio campione per il TB6Cafè sui ferri accorciati!)
I marcapunti sono utilissimi e molto usati… provate a pensare di usarli per delimitare le varie ripetizioni in un motivo a pizzo… o per individuare dove fare gli aumenti (o le diminuzioni) senza dover contare… andrete in automatico ed il lavoro sarà più veloce!Provate ad usare questo tipo di ferretto per le trecce: è MOLTO più comodo e i punti non cadono MAI!
Un contagiri da pollice può risparmiarvi di usare la carta e la matita… utilissimo! Tiene anche la memoria, per cui, se abbandonate il lavoro, quando lo riaccendete saprete esattamente il punto in cui siete arrivate.
Un lungo filo di scarto annodato a formare tanti cappiolini, vi sarà utilissimo per marcare il numero di ferri quando dovete fare una serie di aumenti (o di diminuzioni) o la distanza tra i vari motivi.
Questi piccoli consigli vi sono stati utili? Ne avete qualcuno da suggerirmi?
lunedì 16 febbraio 2015
"Tree of Forbidden Fruit" alla Fiera di Vicenza "Abilmente"
Quanto, poco tempo fa, sono stata contattata da Corinna Farchi per partecipare all'evento "Tree of Forbidden Fruit" organizzato dall'associazione "Sul Filo dell'Arte", devo dire che sono rimasta un po' perplessa.
Eh, si, questo perché ero distratta e non avevo capito bene di cosa mi stesse parlando.
Lei, molto carina e gentile, ha capito immediatamente di avere a che fare con una con la testa fra le nuvole e, pazientemente, mi ha ricondotto sulla terra, dove mi ha legato ben bene per evitare che me ne andassi veleggiando altrove.
Quando ho capito in cosa consisteva il progetto, da ex artista ne sono rimasta davvero entusiasta!
Dovevo creare "un qualcosa di vegetale" che avesse a che fare con l'OGM… pazzesco, la mia fantasia ha iniziato a galoppare e, nel giro di pochi secondi, ho deciso che dovevo fare una cipolla mutante.
Eh, si. Sono folgorazioni, proprio, quelle che ti dicono che devi sferruzzare una cipolla mutante!
Ed ecco che nasce SQUAREONION, la mia cipolla quadrata.
Per restare in tema, è quadrata, appunto: più aliena non si può.
Sarò assieme a Emma Fassio, Luisa de Santi, Daniela Cerri, Wilma Strabello, Kate Alinari, Nerina Fubelli, Giulia Gerbi, Rita BlùNùr, Ohioja, Elena Farchi e Prudence Maplestone… ma chissà, magari si aggiunge ancora qualcuno…
E se non le taggo, è perché sono pigra, capitemi.
Insomma, anche se non parteciperò ad Abilmente, sarò comunque presente!
Eh, si, questo perché ero distratta e non avevo capito bene di cosa mi stesse parlando.
Lei, molto carina e gentile, ha capito immediatamente di avere a che fare con una con la testa fra le nuvole e, pazientemente, mi ha ricondotto sulla terra, dove mi ha legato ben bene per evitare che me ne andassi veleggiando altrove.
Quando ho capito in cosa consisteva il progetto, da ex artista ne sono rimasta davvero entusiasta!
Dovevo creare "un qualcosa di vegetale" che avesse a che fare con l'OGM… pazzesco, la mia fantasia ha iniziato a galoppare e, nel giro di pochi secondi, ho deciso che dovevo fare una cipolla mutante.
Eh, si. Sono folgorazioni, proprio, quelle che ti dicono che devi sferruzzare una cipolla mutante!
Ed ecco che nasce SQUAREONION, la mia cipolla quadrata.
Per restare in tema, è quadrata, appunto: più aliena non si può.
E, per mettere l'accento ancora di più sul rapporto controverso tra uomo e natura, ho scelto di realizzarla con due filati cruenti: il primo è il possum, filato neozelandese che si ricava dagli animali uccisi (perché sono infestanti, diciamo anche), il secondo è il cashmere. Mi direte che il cashmere non è cruento… invece in un certo senso lo è perché, data la grande richiesta, i greggi sono cresciuti e desertificano l'ambiente in cui vivono (oltre ad essere mal nutriti e compagnia bella).
Insomma, per dire, ci ho studiato.
Naturalmente non sarò sola in questa avventura, ma in ottima compagnia!Sarò assieme a Emma Fassio, Luisa de Santi, Daniela Cerri, Wilma Strabello, Kate Alinari, Nerina Fubelli, Giulia Gerbi, Rita BlùNùr, Ohioja, Elena Farchi e Prudence Maplestone… ma chissà, magari si aggiunge ancora qualcuno…
E se non le taggo, è perché sono pigra, capitemi.
Insomma, anche se non parteciperò ad Abilmente, sarò comunque presente!
Etichette:
Abilmente,
cashmere,
OGM,
possum,
Sul Filo dell'Arte
sabato 14 febbraio 2015
Partenza per… Bologna!
Sono quasi pronta per la partenza per Bologna: sono così emozionata!
Ci vediamo sabato 21 febbraio da "Il Filarino"?
Porterò con me il nuovo progetto "Genzianella" e spero che vi piacerà almeno quanto piace a me! Per la sua creazione mi sono ispirata ai miei adorati Monti Pallidi, ormai la mia minicollezione non è più tanto mini!
Per maggiori informazioni potete rivolgervi direttamente al negozio "Il Filarino", via Murri 88/a a Bologna, oppure sulla sua pagina FB, inviando un messaggio privato o ancora telefonando al numero +39393393110527.
Che bellezza, manca poco!
Ci vediamo sabato 21 febbraio da "Il Filarino"?
Porterò con me il nuovo progetto "Genzianella" e spero che vi piacerà almeno quanto piace a me! Per la sua creazione mi sono ispirata ai miei adorati Monti Pallidi, ormai la mia minicollezione non è più tanto mini!
Per maggiori informazioni potete rivolgervi direttamente al negozio "Il Filarino", via Murri 88/a a Bologna, oppure sulla sua pagina FB, inviando un messaggio privato o ancora telefonando al numero +39393393110527.
Che bellezza, manca poco!
mercoledì 11 febbraio 2015
Una nuova collaborazione
Solo una piccolissima comunicazione di servizio per dirvi che… da oggi scrivo anche su Maglia-Uncinetto.it!
Sono molto contenta (anzi, addirittura entusiasta, ma devo darmi un contegno) e, se volete leggermi, gustatevi questo primo post, anzi… il primo Strudeldì!!!
Sono molto contenta (anzi, addirittura entusiasta, ma devo darmi un contegno) e, se volete leggermi, gustatevi questo primo post, anzi… il primo Strudeldì!!!
lunedì 9 febbraio 2015
Pelmo ad uso personale
ADORO questo collo Pelmo: di cammello Adriafil (malefici, che non lo fanno più!), un avanzo del vestito Raviolo, quesito gomitoli hanno vagato per casa, preda del gatto Strudel e di figli irrequieti… IlMarito ci aveva messo gli occhi sopra ma… NO! Era mio. Il mio tesssssoro.
Ed ecco il mio Pelmo personale, portato così, con una spilla antica di microperle.
Classico e chic, ecco che un pattern pensato al maschile può essere adatto anche ad una gentile signorina.
Alè!
Etichette:
consigli di stile,
free pattern,
pattern
venerdì 6 febbraio 2015
Un sogno, un desiderio...
Ho un sogno... un weekend sul finire dell'estate… dedicato interamente alla maglia...
Un paio di giorni senza pensieri nei quali dedicarmi no-stop al mio passatempo preferito...
In una location esclusiva e suggestiva...
Un evento nel quale trovare delle sorprese a tema maglia e filati e tante appassionate...
Insomma un "woollness weekend"!
Se avete anche voi il mio stesso sogno… contattate Donna per maggiori informazioni!
Un paio di giorni senza pensieri nei quali dedicarmi no-stop al mio passatempo preferito...
In una location esclusiva e suggestiva...
Un evento nel quale trovare delle sorprese a tema maglia e filati e tante appassionate...
Insomma un "woollness weekend"!
Se avete anche voi il mio stesso sogno… contattate Donna per maggiori informazioni!
giovedì 5 febbraio 2015
Un filato fantastico
Al TB6Cafè di Lodi organizzato dalla fantastica Cinzia Belliero, la proprietaria del negozio on-line Difilato, abbiamo lavorato con il Lamora Lace… come posso descrivere questo fantastico filato?
Io me ne sono innamorata durante la lavorazione dello scialle Vajolet.
Una nuvola di sofficiosità (è gergo tecnico, non potete capire), non troppo pelosa, ma giusto quel che basta per rendere un capo morbido e leggero e godurioso.
Io me ne sono innamorata durante la lavorazione dello scialle Vajolet.
Una nuvola di sofficiosità (è gergo tecnico, non potete capire), non troppo pelosa, ma giusto quel che basta per rendere un capo morbido e leggero e godurioso.
E, per una volta… posso mostrare foto decenti!!!
martedì 3 febbraio 2015
Chiacchierata
Elbert Espeleta (con apparizione di cashmere Cardiff),
Woollisa,
Klimt di Lanecardatehandknitting,
Tetra Cotton di Rowan,
Titicaca della Holst Garn,
Uncommon Threads e NBK (con apparizione di Unfilodi),
Signature Needle Arts,
Bustine portalavoro (con apparizione de Il Filomatto).
lunedì 2 febbraio 2015
Vajolet
Sabato scorso a Lodi da Difilato abbiamo lavorato al mio nuovo pattern, Vajolet.
CLICCA QUI PER ACQUISTARE!
Le “Torri del Vajolet” sono un insieme di guglie montuose dall’aspetto molto aguzzo ed appuntito, il colore delle rocce che le formano è un grigio pallido molto bello e particolare.
“Vajolet” è uno scialle semicircolare ed è lavorato da una punta all’altra.
Le punte dell’alto bordo in pizzo ricordano la forma a zig – zag delle cime del massiccio del Vajolet e i piccoli fiorellini rimandano alla flora locale.
La maglia a legaccio rende lo scialle perfettamente reversibile e il bordo I-cord dona struttura e stabilità al lavoro.
"VAJOLET" is available exclusively as a kit from "Difilato" shop!
Kit includes the pattern and the yarn called for.
CLICK HERE TO BUY!
“Vajolet” is part of the new collection of patterns inspired by the “Monti Pallidi” (Pale Mountains), a chain of mountains in the Italian Dolomites.
The “Torri del Vajolet” are a group of sharp pointed mountainous pinnacles; the rocks that form them are a very beautiful and particular pale grey in color.
“Vajolet” is a semicircular shawl worked from one end to the other.
The points of the high lace border are reminiscent of the zig-zag shape of the tops of the Vajolet massif, while the small flowered pattern brings to mind the local flora.
Since it is worked in garter stitch, the shawl is reversible and the I-cord edging adds structure and stability to the shawl.
Photo Courtesy: Paolo Bonivento.
Un grazie alle mie tester Michela e Gianna.
E naturalmente a Donna, la mia super - traduttrice!
Etichette:
I Monti Pallidi,
lanecardate handknitting,
pattern,
tricot
Iscriviti a:
Post (Atom)