Ebbene, lo confesso. Ho disertato l'ultimo Stitch'nd Spritz. Ma avevo avvisato tutti, però, eh.
Che motivo potevo mai avere per non partecipare ad un incontro, direi vitale? Presto detto, un week-end intero tra famiglie amiche sul Monte Nanos, in Slovenia, per festeggiare la fine degli incontri dell'associazione FarFamiglia.
Quindi immaginate il povero agriturismo Abram invaso da 9 famiglie con bimbi urlanti al seguito...
Certo, io ho avuto anche la possibilità di sferruzzare sotto i meli... senza Martini, però... e per non essere tacciata di imbrogli, di quella che promette le cose e poi non mantiene, eccomi sfoggiare l'ultimo cardigan, l'Amiga.E così, mentre alcuni si dilettano con una partitella a calcio Italia - Slovenia (a proposito, abbiamo perso 3 a 2)...... altri sono liberi di rilassarsi sulle sdraio o disegnando forsennatamente.Una delle maggiori attrattive era dare da mangiare alle caprette...... un'altra era quella di evitare di essere mangiati dall'orso...... ma in assoluto la preferita era quella di legare i genitori come salami.In ultimo, ecco il consueto defilè dell'ultimo modello del mese, come dicevamo l'Amiga.E' un cardigan molto versatile, comodissimo, devo dire che va un po' su tutto: con i jeans o i bermuda come nella prima foto per un look più sportivo o con i sandali e i leggings più elegantini per un look da indiana metropolitana.Il filato usato è il desideratissimo Summer Tweed della Rowan comprato da Un Filo Di. Brevi commenti sul filato: è un filato estivo ma adatto anche alla mezza stagione, non per nulla la seta tiene pure un po' di caldo... la "mano" è leggermente ruvidina ma abbastanza piacevole, l'aspetto è rustico-chic e assolutamente non lucido. La resa dei gomitoli è altissima! Cosa non mi è piaciuto: la presenza di moltissimi fili di paglia all'interno del filato (di quelli che se non li togli grattano...) che rallentano il lavoro e la presenza di nodi nei gomitoli... detto questo, il cardigan che ho realizzato è bellissimo e lo sto portando molto volentieri. Per quanto riguarda lo shop on-line, nulla da dire... è la tentazione fatta negozio... ogni volta che lo visito riempio il carrello di mille filati e solo so sguardo feroce deL Marito mi fa desistere... in più la spedizione è velocissima!!!Ed ora spazio a qualche nota personale. In queste foto, mi direte, non sono con i tacchi. Perfetto, avete ragione. E vi dirò che l'ho fatto pure apposta, perchè così qualcuna, che sta intasando la rete di modelle ed attrici in Birkestock, possa vedere che si può evitare gli Innominabili ed essere comode (ma stilose) lo stesso!!!
lunedì 27 giugno 2011
giovedì 23 giugno 2011
Questo è un blog Birkenstock - free
L'estate è incominciata e già sono spuntati in giro come funghi. Al primo raggio di sole eccoli apparire sulle strade come se fosse casa loro. Con attaccate dita dei piedi mollicce e polpacci bianchicci e pelosetti. Sto parlando di loro, dei malefici Birkenstock (e imitazioni, ancora più pericolose). E naturalmente attaccati a loro ci sono loro, le birkettare. Ragazze anche molto carine, vestite bene, simpatiche, pure! Ci fai due chiacchiere, due risate, abbassi lo sguardo e... ORRORE! Eccoli che ti guardano sogghignando: i Birkenstock fiorellati lilla e argento.
Ma no, ma no, cerchi di farti forza, distogli lo sguardo, respiri per trenta volta in un sacchetto di carta, sorridi cercando di darti un contegno e... zac, arriva l'amica con i Birkenstock verde foresta con disegnata sopra una povera pecora mozzata a metà. E dicono che sono amanti della natura.
Sono subdoli, si insinuano nella vostra vita di soppiatto, vi tendono gli agguati dietro agli angoli!!! Anche a me ne hanno fatto uno. Stavo comprando i Birkenstock d'ordinanza per i ragazzi... come dite? Si, ho comprato dei Birkenstock, ma per dei BAMBINI che hanno rispettivamente 5 e 10 anni. Sopra ai 13 anni, sappiatelo, si sta portando una proposta di legge per interdirne l'uso per la strada.
Dicevo, stavano provando i loro diabolici arnesi e la commessa mi fa:"Ma Lei, signora, non vorrebbe per caso provare questo nuovo paio... in edizione limitata e in vero coccodrillo?" Alle parole "edizione limitata" e "vero coccodrillo" non potevo resistere e lei, la Tentatrice, la commessa specializzata in Birkenstock, razza in via di sviluppo che secondo me dovrebbe essere abbattuta a colpi di lupara, mi ha infilato protervamente uno simil-zoccolo luccicante e marrone. Comodo era comodo, ho fatto un paio di passi, mi sono girata verso lo specchio e... ORRORE!!! Quella non potevo certo essere io!!! Una bella donna con delle estremità che anche Paperino andrebbe dal chirurgo plastico!!!
E non mi hanno avuta! Mi sono ribellata e... via, sono fuggita a gambe levate. Se ce l'ho fatta io, ce la potete fare anche voi. Dite NO ai Birkenstock, dite NO al pericolo del calzino-nel-sandalo, dite NO alla follia di chi li cosparge di glitter per renderli affascinanti. Schiacciateli anche voi, come riporta questa testimonianza tratta dalla realtà.Siate anche voi orgogliosamente Birkenstock - free!
Ma no, ma no, cerchi di farti forza, distogli lo sguardo, respiri per trenta volta in un sacchetto di carta, sorridi cercando di darti un contegno e... zac, arriva l'amica con i Birkenstock verde foresta con disegnata sopra una povera pecora mozzata a metà. E dicono che sono amanti della natura.
Sono subdoli, si insinuano nella vostra vita di soppiatto, vi tendono gli agguati dietro agli angoli!!! Anche a me ne hanno fatto uno. Stavo comprando i Birkenstock d'ordinanza per i ragazzi... come dite? Si, ho comprato dei Birkenstock, ma per dei BAMBINI che hanno rispettivamente 5 e 10 anni. Sopra ai 13 anni, sappiatelo, si sta portando una proposta di legge per interdirne l'uso per la strada.
Dicevo, stavano provando i loro diabolici arnesi e la commessa mi fa:"Ma Lei, signora, non vorrebbe per caso provare questo nuovo paio... in edizione limitata e in vero coccodrillo?" Alle parole "edizione limitata" e "vero coccodrillo" non potevo resistere e lei, la Tentatrice, la commessa specializzata in Birkenstock, razza in via di sviluppo che secondo me dovrebbe essere abbattuta a colpi di lupara, mi ha infilato protervamente uno simil-zoccolo luccicante e marrone. Comodo era comodo, ho fatto un paio di passi, mi sono girata verso lo specchio e... ORRORE!!! Quella non potevo certo essere io!!! Una bella donna con delle estremità che anche Paperino andrebbe dal chirurgo plastico!!!
E non mi hanno avuta! Mi sono ribellata e... via, sono fuggita a gambe levate. Se ce l'ho fatta io, ce la potete fare anche voi. Dite NO ai Birkenstock, dite NO al pericolo del calzino-nel-sandalo, dite NO alla follia di chi li cosparge di glitter per renderli affascinanti. Schiacciateli anche voi, come riporta questa testimonianza tratta dalla realtà.Siate anche voi orgogliosamente Birkenstock - free!
lunedì 20 giugno 2011
Stitch 'nd Spritz di fine mese
Come sempre eccomi a ricordare che sabato 25 giugno dalle 16 alle 19 al bar - libreria Knulp, in via Madonna del Mare 7/a a Trieste si terrà il consueto Stitch 'nd Spritz. Io personalmente questa volta non credo che ci sarò... ma non sono mica indispensabile, ci saranno tante altre knitter che non vedono l'ora di sferruzzare!
mercoledì 15 giugno 2011
WWKIPD: ed ora tocca a me
Si, ora tocca a me raccontare come è andata la giornata dello sferruzzamento in pubblico vista con i miei occhi medesimi. Un assaggio (e che assaggio!!!) l'avete avuto ieri. Tanto successo non me lo sarei mai aspettato, tanto clamore attorno a questa faccenda del knitting mi stupisce e mi fa allo stesso tempo un grande piacere. Non dirò che dopo l'intervista sono svenuta dall'emozione ma poco ci è mancato. A proposito, la prima che fa una battuta sulla "erre" moscia la fulmino.
Insomma, l'incontro si è svolto pressochè così: prima di tutto sono arrivate le mattiniere, tra cui c'era anche lo zoccolo duro del knitting triestino. Ragazze che, incontrate solo una volta, già ci si è affezionate: sono anime gemelle, affinità elettive, si parla un linguaggio comune che nessun altro umano comprende. E guarda, diciamolo, con sospetto e, qualche volta, invidia. C'era Rossella, una knitter velocissima, sembra abbia turbine al posto delle mani, conosciuta da poco ma che si è guadagnata la riconoscenza di tutte offrendo il "primo giro". C'era Claudia, una delle prima a frequentare gli Stich'nd Spritz e che compra riviste stupende che poi io le rubo.
Le mattiniere erano un nutrito gruppetto, c'è stato anche qualche volto nuovo come Babi, per esempio, che ha confezionato una borsa all'uncinetto in un paio d'ore. Le è andata bene che fossi distratta dal giornalista perchè alla fine gliela avrei anche fregata... c'era pure MamminaCara, contagiata pure lei. ma anche no, visto che alla fine mi ha chiesto se la prossima volta avrebbe potuto portare il lavoro a punto croce. "Certo, se vuoi che ti porto in autostrada e ti abbandono lì" è stato il benevolo commento che si è beccata.Tra le mattiniere c'erano Renata e Rachele, giovani mammine, che si portano dietro la figliolanza nella speranza che il knitting venga appreso per osmosi: non è mai troppo presto per incominciare!!! Poi una delle due bimbe si è svegliata ed il timore è stato quello di dover sospendere lo sferruzzamento perchè la creatura aveva fame... la madre previdente ha placato il suo appetito da tirannosauro con un pezzo di prosciutto grande come un tappeto persiano, chela pargola ha sbranato tra gli "Oooohh! Aaaahhh!" generali. E dirò anche che, durante l'intervista televisiva, una delle partecipanti è stata così carina da distrarre la sua bimba per permettere alla mamma di venire ripresa...Ad una certa ora, non diremo quale, c'è stato il cambio della guardia, alle mattiniere si sono sostituite le ritardatarie e le lavoratrici, scappate dall'ufficio pur di fare un paio di righe in compagnia. Qui una rara foto di ColeiCheNonVuoleEssereNominata, luminoso esempio fashion di abbinamento ombrellonifero (scheeeeeerzooooo verooooooooo).
E per tutto il tempo c'è stato un bel viavai con gente che si fermava, chiedeva informazioni, chiacchierava con noi e prometteva di venirci a trovare durante i nostri incontri mensili. Alla fine è arrivata anche Sara, giovane promessa da circuire immediatamente.
Per ultima ho lasciato questa foto. Ho tagliato la testa perchè la signora non mi ha dato il permesso di pubblicarla. Però guardate l'eleganza: tailleur fuxia di shantung di seta coordinato con la gonna fuxia a filet fatta da lei. In abbinamento splendido una parure di lapislazzuli e la borsa con i sandali vintage di vernice blu. Cagnolino al seguito. Bene, perchè l'ho fotografata? Intanto perchè è chichissima. Secondo poi perchè ha 96 anni. Dico. 96. Per me riassume tutto quello che si può dire sul filo: eleganza, unicità, svago, piacere, condivisione. Io da grande voglio diventare così.
Insomma, l'incontro si è svolto pressochè così: prima di tutto sono arrivate le mattiniere, tra cui c'era anche lo zoccolo duro del knitting triestino. Ragazze che, incontrate solo una volta, già ci si è affezionate: sono anime gemelle, affinità elettive, si parla un linguaggio comune che nessun altro umano comprende. E guarda, diciamolo, con sospetto e, qualche volta, invidia. C'era Rossella, una knitter velocissima, sembra abbia turbine al posto delle mani, conosciuta da poco ma che si è guadagnata la riconoscenza di tutte offrendo il "primo giro". C'era Claudia, una delle prima a frequentare gli Stich'nd Spritz e che compra riviste stupende che poi io le rubo.
Le mattiniere erano un nutrito gruppetto, c'è stato anche qualche volto nuovo come Babi, per esempio, che ha confezionato una borsa all'uncinetto in un paio d'ore. Le è andata bene che fossi distratta dal giornalista perchè alla fine gliela avrei anche fregata... c'era pure MamminaCara, contagiata pure lei. ma anche no, visto che alla fine mi ha chiesto se la prossima volta avrebbe potuto portare il lavoro a punto croce. "Certo, se vuoi che ti porto in autostrada e ti abbandono lì" è stato il benevolo commento che si è beccata.Tra le mattiniere c'erano Renata e Rachele, giovani mammine, che si portano dietro la figliolanza nella speranza che il knitting venga appreso per osmosi: non è mai troppo presto per incominciare!!! Poi una delle due bimbe si è svegliata ed il timore è stato quello di dover sospendere lo sferruzzamento perchè la creatura aveva fame... la madre previdente ha placato il suo appetito da tirannosauro con un pezzo di prosciutto grande come un tappeto persiano, chela pargola ha sbranato tra gli "Oooohh! Aaaahhh!" generali. E dirò anche che, durante l'intervista televisiva, una delle partecipanti è stata così carina da distrarre la sua bimba per permettere alla mamma di venire ripresa...Ad una certa ora, non diremo quale, c'è stato il cambio della guardia, alle mattiniere si sono sostituite le ritardatarie e le lavoratrici, scappate dall'ufficio pur di fare un paio di righe in compagnia. Qui una rara foto di ColeiCheNonVuoleEssereNominata, luminoso esempio fashion di abbinamento ombrellonifero (scheeeeeerzooooo verooooooooo).
E per tutto il tempo c'è stato un bel viavai con gente che si fermava, chiedeva informazioni, chiacchierava con noi e prometteva di venirci a trovare durante i nostri incontri mensili. Alla fine è arrivata anche Sara, giovane promessa da circuire immediatamente.
Per ultima ho lasciato questa foto. Ho tagliato la testa perchè la signora non mi ha dato il permesso di pubblicarla. Però guardate l'eleganza: tailleur fuxia di shantung di seta coordinato con la gonna fuxia a filet fatta da lei. In abbinamento splendido una parure di lapislazzuli e la borsa con i sandali vintage di vernice blu. Cagnolino al seguito. Bene, perchè l'ho fotografata? Intanto perchè è chichissima. Secondo poi perchè ha 96 anni. Dico. 96. Per me riassume tutto quello che si può dire sul filo: eleganza, unicità, svago, piacere, condivisione. Io da grande voglio diventare così.
lunedì 13 giugno 2011
WWKIPD a Trieste - La Rassegna Stampa
Da "Il Piccolo" di lunedì 13 giugno 2011
PRIMO WORLD WIDE KNIT
Tutte a sferruzzare all’aperto oggi in piazza Goldoni
Un punto dritto e uno rovescio. E poi gomitoli, matasse, ferri a una punta, a due punte o circolari. Lo “sferruzzamento”, il fare a maglia – in inglese “knitting” – stamattina esce dalle mura domestiche, dai salotti, dai circoli, dalle cucine o dai circoli che gli dedicano frequentati appuntamenti. Oggi scende in piazza, tra la gente, tra i curiosi proprio per rendere pubblica una passione che sta entusiasmando sempre più triestine. Dalle 10 alle 14 tra i tavoli di Casa Masè di piazza Goldoni si terrà il primo World Wide Knit in Public Day, l’iniziativa promossa a livello mondiale che ha l’obiettivo di attirare l’attenzione di quelle persone che hanno sempre desiderato imparare a fare a maglia ma non sanno a chi rivolgersi.
“Io – racconta Valentina Cosciani, l’organizzatrice dell’appuntamento triestino – o coltivato fin da adolescente questa passione ma senza conoscere dei punti di riferimento dove imparare, condividere ed affinare la tecnica dello “sferruzzamento”. Quest’anno l’iniziativa in piazza Goldoni è stata organizzata all’ultimo momento, un po’ in velocità e senza troppa pubblicità – spiega – ma dal prossimo anno lo faremo diventare una vera e propria “performance”, un appuntamento più importante.”
Negli Stati Uniti questa passione non riguarda solo le nonne o il mondo femminile comune, ma è diventata anche una tendenza tra le star: Uma Thurman, Julianne Moore e Sarah Jessica Parker non ne possono più fare a meno. Nella terra della statua della libertà i Knitting Group sono una tendenza ormai radicata: si lavora ai ferri nei negozi di maglia, nei bar e perfino nelle gallerie d’arte. E spopolano anche le community su Internet di chi è unito dalla stessa passione, lo knitting. A New York migliaia di persone si incontrano più volte al mese in luoghi diversi per condividere l’arte del ricamare e creare opere di prezioso filato, imparando le une dalle altre i segreti dell’abilità manuale. Dallo scorso ottobre anche Trieste ha il suo appuntamento fisso con ferri e matasse: l’ultima domenica del mese una quindicina di appassionate – ma le “novelle” knitters sono accolte a braccia aperte – si danno appuntamento il pomeriggio nel locale Knulp in via Madonna del Mare, armate di ferri, lane ed uncinetti.
E se non si sa neppure tenere in mano i ferri? “Niente paura, dice la Cosciani – qualcuno te lo insegnerà. L’importante è incontrarsi nei locali stabiliti magari accompagnando quattro chiacchiere ad un bicchiere di vino, una fetta di prosciutto e tanta voglia di stare in compagnia divertendosi.” Una passione per il fai da te che sta vivendo dunque una seconda giovinezza, sostenuta anche dalla globalizzazione e dalla tecnologia:”Io ho riscoperto il fare a maglia proprio grazie a Internet – riferisce Valentina – è per questo che curo con dedizione il mio blog (tibisay-artherapy. blogspot.com): un modo per avvicinare nuove fan, per scambiarsi opinioni e dettagli sulle nuove tecniche o per soccorrere con qualche consiglio “sferruzzatrici” in difficoltà.
Laura Tonero
mercoledì 8 giugno 2011
Era ora!!!
Eggià, era proprio ora che vi facessi vedere un po' di progetti nuovi. Qua non si parla altro che di moda, di incontri, di Martini Rosè e robaccia frivola. E invece oggi è ora di andare al sodo con un post bello corposo e succulento... ahem... si vede che non ho ancora pranzato?
Dunque, oggi mi sono incontrata con Sonia, una knitter triestina esportata all'estero, si proprio così, come il vino e i pomodori. Ma ogni tanto ritorna alle amate sponde: da Trieste non si può stare lontani a lungo... ed io oggi ho approfittato di lei per renderla schiava e farmi pacchi di foto. Si, perchè lo sapete che sono ancora arrabbiata con Il Marito, reo confesso di aver trasgredito uno dei comandamenti delle LqA, quello riguardante le foto... beh, insomma, per farla breve deve ancora ritornare nelle mie grazie. E quindi, assente Tzugumi, devo arrangiarmi come posso.
Ma la foto del primo lavoro l'ho fatta io, eh. Direte:"Si vede" E io vi rispondo:"Chi si contenta gode." Che questa poi io non è che la condivido tanto, a dirla tutta. Insomma, bando alle ciance, è una nuova versione molto invernale e molto chic del mio pattern Sunset With Lilly. Ho realizzato la sciarpina in una lana color naturale venata d'argento, è venuta molto carina davvero.Questo, invece, si chiama Manicotto Bolle ed è un test eseguito per il famoso progetto del libro di Unitecontroilcancro. E' il secondo test che faccio e mi ha molto divertito! Il filato che ho usato è un misto merino, cashmere e nylon lavorato in doppio.Ed ora il pezzo forte, il celeberrimo Featherweight Cardigan di Hanna Fettig che ho realizzato per lo scorso S'nd S'nd S. Le foto erano orride, così mi sono rivestita ALLO STESSO MODO (si, sono malata) e ho obbligato, come dicevo, Sonia a farmi le foto. Beh, sono meglio delle precedenti, ma la mia macchina sfoca parecchio, ultimamente. Chissà perchè. L'ho allungato parecchio rispetto al modello originale; ho allungato anche le maniche ed ho ingrandito lo scollo. Pure. E' davvero bello ed avvolgente, lo ripeterò sicuramente. Ma tutto questo l'ho già detto, e non voglio annoiarvi ulteriormente.Notare, prego, il vestito con la stoffa Cavalli che ho fatto pure io l'anno scorso e le scarpe Vivienne Westwood per Melissa. Beh, se devo fare la figura della "montata", non si dica poi che non lo faccio fino in fondo!!!
Dunque, oggi mi sono incontrata con Sonia, una knitter triestina esportata all'estero, si proprio così, come il vino e i pomodori. Ma ogni tanto ritorna alle amate sponde: da Trieste non si può stare lontani a lungo... ed io oggi ho approfittato di lei per renderla schiava e farmi pacchi di foto. Si, perchè lo sapete che sono ancora arrabbiata con Il Marito, reo confesso di aver trasgredito uno dei comandamenti delle LqA, quello riguardante le foto... beh, insomma, per farla breve deve ancora ritornare nelle mie grazie. E quindi, assente Tzugumi, devo arrangiarmi come posso.
Ma la foto del primo lavoro l'ho fatta io, eh. Direte:"Si vede" E io vi rispondo:"Chi si contenta gode." Che questa poi io non è che la condivido tanto, a dirla tutta. Insomma, bando alle ciance, è una nuova versione molto invernale e molto chic del mio pattern Sunset With Lilly. Ho realizzato la sciarpina in una lana color naturale venata d'argento, è venuta molto carina davvero.Questo, invece, si chiama Manicotto Bolle ed è un test eseguito per il famoso progetto del libro di Unitecontroilcancro. E' il secondo test che faccio e mi ha molto divertito! Il filato che ho usato è un misto merino, cashmere e nylon lavorato in doppio.Ed ora il pezzo forte, il celeberrimo Featherweight Cardigan di Hanna Fettig che ho realizzato per lo scorso S'nd S'nd S. Le foto erano orride, così mi sono rivestita ALLO STESSO MODO (si, sono malata) e ho obbligato, come dicevo, Sonia a farmi le foto. Beh, sono meglio delle precedenti, ma la mia macchina sfoca parecchio, ultimamente. Chissà perchè. L'ho allungato parecchio rispetto al modello originale; ho allungato anche le maniche ed ho ingrandito lo scollo. Pure. E' davvero bello ed avvolgente, lo ripeterò sicuramente. Ma tutto questo l'ho già detto, e non voglio annoiarvi ulteriormente.Notare, prego, il vestito con la stoffa Cavalli che ho fatto pure io l'anno scorso e le scarpe Vivienne Westwood per Melissa. Beh, se devo fare la figura della "montata", non si dica poi che non lo faccio fino in fondo!!!
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venerdì 3 giugno 2011
Worl Wide Knit In Public Day - Trieste 2011
Dopo lunghe discussioni per la scelta del giorno e del posto, ecco l'annuncio ufficiale nel quale dichiariamo fissato il primo Worl Wide Knit In Public Day a Trieste per l'anno 2011.
Dall'11 al 18 giugno ogni città del mondo fissa un giorno per il "World Wide Knit In Public Day", cioè lo "sferruzzamento in pubblico". Dobbiamo questa iniziativa a Danielle Landes, che nel 2005 lanciò il World Wide Knit in Public Day, dopo aver realizzato che le knit-amiche ci sono più vicine di quanto possiamo immaginare, ma come facciamo a scoprirle se stanno chiuse in casa con i loro ferri da maglia?
Ed ecco che la knitter americana ha istituito un giorno nel quale tutte le knitters del mondo escono allo scoperto e si mettono a sferruzzare in pubblico per fare gruppo e per attirare anche quelle persone che avrebbero sempre voluto imparare ad andare di dritto e di rovescio ma non sapevano a chi rivolgersi!
Anche noi a Trieste vogliamo prendere parte a questa iniziativa!!!
QUANDO? Lunedì 13 giugno 2011.
A CHE ORA? Dalle 10 alle 14. E' stata scelta questa fascia oraria in modo da dare la possibilità a tutte di partecipare, anche chi lavora potrebbe fare una corsa a lavorare una riga durante la pausa pranzo. Io naturalmente sarò presente per tutte le 4 ore, ma chiaramente ognuna può andare e venire a suo piacere.
DOVE? In Piazza Goldoni presso "Casa Masè - El Rodoleto", per un WWKIPD tutto triestino, fra uno "spritz" ed un "rodoleto de coto con el kren".
Mi raccomando, partecipate numerose!!!
Dall'11 al 18 giugno ogni città del mondo fissa un giorno per il "World Wide Knit In Public Day", cioè lo "sferruzzamento in pubblico". Dobbiamo questa iniziativa a Danielle Landes, che nel 2005 lanciò il World Wide Knit in Public Day, dopo aver realizzato che le knit-amiche ci sono più vicine di quanto possiamo immaginare, ma come facciamo a scoprirle se stanno chiuse in casa con i loro ferri da maglia?
Ed ecco che la knitter americana ha istituito un giorno nel quale tutte le knitters del mondo escono allo scoperto e si mettono a sferruzzare in pubblico per fare gruppo e per attirare anche quelle persone che avrebbero sempre voluto imparare ad andare di dritto e di rovescio ma non sapevano a chi rivolgersi!
Anche noi a Trieste vogliamo prendere parte a questa iniziativa!!!
QUANDO? Lunedì 13 giugno 2011.
A CHE ORA? Dalle 10 alle 14. E' stata scelta questa fascia oraria in modo da dare la possibilità a tutte di partecipare, anche chi lavora potrebbe fare una corsa a lavorare una riga durante la pausa pranzo. Io naturalmente sarò presente per tutte le 4 ore, ma chiaramente ognuna può andare e venire a suo piacere.
DOVE? In Piazza Goldoni presso "Casa Masè - El Rodoleto", per un WWKIPD tutto triestino, fra uno "spritz" ed un "rodoleto de coto con el kren".
Mi raccomando, partecipate numerose!!!
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