Ci sono giornate così così, uggioselle e fetenzuole, di quelle che ti svegli e fai fatica a tirarti su dal letto, di quelle che di notte hai sudacchiato e ora sei tutta appiccicosa, di quelle che il latte trabocca sul fornello e Il Marito di infastidisce e ti strapazza un po'. In queste giornate, per tirarmi su, di solito cerco di fare qualcosa di carino.
E allora. Mi sono inventata la "Giornata delle Consegne del
Giveaway", così scritto in maiuscolo fa impressione e mi dà una cert'aria di importanza. Mi piace molto. Ok, fine della pausa.
La mattina, con i Nani Malefici al seguito (si, non si sono ancora redenti dalla montagna...) sono andata alla Posta per spedire la collana a
Silvia ed ho preso il numeretto dall'apposita macchinetta. ORA. Non so da voi, ma qui ci sono 3 tasti: il tasto per quelli che hanno il conto (sempre con le ragnatele sopra), il tasto per quelli che devono spedire o ritirare lettere e pacchi e il tasto per tuttoilresto. ORA. Si dà il caso che io abbia preso un biglietto numero 2. E si dà il caso che (eccezionalmente) ci sia stata poca fila. ORA. Volete che una povera mamma appesantita da 4 borse della spesa che si sgola per richiamare i 2 figli che cercano di appendersi all'espositore dei giornalini da colorare per celebrare degnamente il primo giorno di vacanza non vada immediatamente alla sportello quando esce il suo (sempre benedetto) numerino? E, sempre per i succitati motivi, volete che la povera donna in questione non chieda timidamente se potesse, per piacere, pagare anche un conto corrente? Siorre e siorri della giuria, Ella ne aveva bisogno!!! Ella sapeva che non si poteva, ma ha DOVUTO farlo, pena il distacco di luceacquagas!!! Ella ha parlato pure a bassa voce!!! MA, nonostante tutte le cautele, Ella è stata udita.
E sono stata immediatamente attorniata da un manipolo di vecchiette che mi hanno cominciato a guardare con aria minacciosa e ad indicare con il bastoncino:"Essì, quando si è giovani non si ha rispetto per le regole..." "Cosa vuole che le dica, Signoramia, c'è GENTE che pensa di avere tutti i diritti" "Si, ha proprio ragione, sa? Per forza che c'è tanta fila, c'è GENTE che è nata ieri, e che pensa che gli anziani ormai non contino nulla" "Si, e queste stesse PERSONE non sanno nemmeno come si educano i figli, vede come penzolano dai tabelloni esplicativi? Ah, ma povere creature, mi fanno una pena..." Memore di altre volte, dove il rispondere ha causato una gragnuola di improperi DIRETTAMENTE (e non solo velatamente) rivolti alla mia persona, mi sono fatta scudo con i mie scimmieschi figli e sono fuggita, vigliacca e colpevole.
Bene, pensavo, mi consolerò pomeriggio. In effetti, per la consegna della vegancollana direttamente a mano, mi ero data appuntamento con
Luisa al
Caffè San Marco, un posto adorabile per un appuntamento molto desiderato. Ed in effetti è andato come speravo, un mare di chiacchiere, una globalissima Cocacola, libri di maglia sfogliati e scambiati... e ho ricevuto anche un regalo!!! Guardate cosa mi è spuntato sul dito!!!
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Tutto bene, quindi.
E invece no.
Quante volte pensate che mi veda con qualche amica da sola in un anno? Diciamo 4? Facciamo 5 per essere di manica larga?
Bene.
In questa ora e mezza, i Nani Malefici hanno avuto una tale nostalgia da dovermi telefonare. E ovviamente la mia MamminaCara alla quale erano stati affidati ha pensato bene di lasciarglielo fare (SI, se qualcuno se lo stesse domandano, SI, è ancora a casa nostra):"Mamminaaaaaaaa ciaosonoio... dove seiiiiiiii??? (lamento)" "Oh, Leo... ciao, sono... al Caffè con un amica, ma non preoccuparti, torno presto" "(lamento) Speriamo, eh... ma fra quanto torni?" "Ma fra poco, dai..." "Siiiiiii... (lamento) perchè io ho fatto un quadro per te... (singhiozzo soffocato)" Senso di colpa devastante "Oh, ma che bravo, che meraviglia, quando torno me lo mostri, ok?" "Siiiiii... ora ti passo mio fratello (notare la psicologia devastante del "mio fratello" e non "tuo figlio")"
"Sciau mama" "Ciao Riki piccolo, come stai?" "Io ho fato anche un cuadro pettè. Io fato due cuardi: uno fato io da solo, uno colLeo. Pecchè mama noccera." Stilettata al cuore, lacrimuccia all'angolo dell'occhio, senso di colpa che sale "Oh, ma che bravo che meraviglia, quando torno me lo mostri e poi lo appendiamo sul frigo" "Si, io fato cuadro co la colla. Poi appiccicato." "RIKI... vuoi dire che l'hai appiccicato sul frigo???" "Si, su frigo, colla colla. Molto bello."
Devo aver avuto un mancamento perchè il ricordo seguente è Luisa che mi sventolava con una copia di
Reversible Knitting.