La consegna di Cuore di Maglia al Burlo

No, non sono qui per ripetere il racconto di quello che che abbiamo fatto il giorno 21 maggio al Burlo: l'hanno fatto già le mie amiche Laura e Cristiana prima di me.

E anche se ci avessi voluto provare, l'avrebbero fatto, in ogni caso, meglio di me.

Quello che mi preme dire sono quello che mi è rimasto dopo questa esperienza.

Mi è rimasta la gioia di andare alla stazione ad accogliere due persone che non avevo mai visto prima e di scoprire che le conosco meglio di quelle che mi circondano da anni.

Mi è rimasto l'entusiasmo di persone appena conosciute che si sono impegnate tantissimo fin da subito per realizzare cosine "piccoline" così tanto amore e dedizione.

Mi sono rimaste le corse in macchina alla disperata ricerca del parcheggio in una città che davvero non aiuta sotto questo punto di vista.
Mi sono rimasti i brindisi e le risate di una serata passata insieme a fare progetti per il futuro del gruppo e ad ascoltare i suggerimenti preziosi di chi ne sa tanto più di noi.

Mi sono rimaste le parole entusiaste nel descrivere la missione di Cuore di Maglia, di quello che significa, di quello che si dona e di quello che si riceve. E di non vedere l'ora di continuare a farlo.

Mi sono rimasti gli occhi meravigliati e stupiti del personale del Burlo dopo aver aperto la valigia piena di ognibendiDio.

Mi è rimasto far conoscere alle non  triestine (per inciso, sulla destra c'è anche la triestinissima Luisa) il VERO Spritz e non quella volgare imitazione che è lo SpritzAperol.

Mi sono rimasti gli sguardi affettuosi che ci siamo scambiate, e gli auguri, e il tempo è tiranno e passa troppo in fretta, e la speranza di poter presto rivederci.

Embè, si per me Cuore di Maglia è anche questo.