venerdì 1 maggio 2015

Spritz-intervista n° 2: Luisa De Santi

Ebbene si.
Le Spritz-interviste non sono finite!
Oggi intervisterò LUISA DE SANTI, che ho incontrato sul treno mentre mi dirigevo al Camp di Cuore di Maglia. Erano mesi che le avevo mandato le domande, ma lei è come la Primula Rossa, inafferrabile. Per cui ho approfittato: l'ho legata come un salame, lasciandole solo la bocca aperta per parlare e l'ho bombardata di domande! Se voleva la libertà, avrebbe dovuto parlare, muahahhaha, risata satanica.
Altro che Spritzetti in compagnia, altro che "rapporti cordiali tra presidenti di Associazioni concittadine"… era MIA, e doveva parlare!
Ecco il risultato della nostra "chiacchierata".
Cara Luisa, sappiamo che la tua passione viene da lontano, infatti hai incominciato a giocare con i fili da piccolissima! Ma dicci un po’, confessa… pur amando il tuo lavoro alla follia… c’è qualcosa che proprio non ti piace? E invece qual è la cosa che ti piace di più?
Orpo! La cosa che mi piace di meno? Beh, se devo dirla tutta, detesto saldare i fili, per cui ho imparato un trucchetto: lo faccio man mano che procedo nel lavoro! E consiglio a tutte di farlo, così non ci ritroveremo con tonnellate di fili da fissare, ma solamente gli ultimi.

L'aspetto che mi piace di più, invece, è sperimentare. Si, sperimentare senza finalità particolari, senza la necessità di dover sottostare a regole o richieste, sperimentare a mano e mente libera, provando nuove idee. E poi, incredibile a dirsi, vero? ricamare. Adoro la sensazione dell'ago che entra nel tessuto, quel senso di calma che ti pervade… adoro ricamare!

Sei una delle poche creative che può dire con orgoglio “ho fatto della creatività il mio mestiere”. Ma se per caso questo non fosse accaduto? Cosa avresti fatto? Il pompiere? La cantante d’opera? Il meccanico?
In effetti non ci ho mai pensato seriamente… penso che se non avessi intrapreso la "strada del filo" avrei continuato a lavorare in teatro, e quindi a viaggiare comunque in giro… forse avrei anche aperto una piccola compagnia di teatro di figura. Mi piaceva davvero molto lavorare in teatro, quindi non avrei avuto problemi a proseguire questa professione!

Quanto influisce il tuo modo di vedere etico e non-violento nella tua produzione creativa? E’ anche questo una fonte di ispirazione oppure “solamente” un mezzo per produrre manufatti allegri e interessanti in modo non cruento?
Direi che ci sono due aspetti da considerare.
Il primo è l'aspetto puramente "pratico": la mia è una scelta molto attenta sui materiali. Leggo con grande concentrazione le etichette e la composizione, notando se la fibra che sto per usare è davvero cruenti free ed adatta ai vegani come me. Certamente i materiali acrilici e sintetici sono una garanzia, ma ora come ora si trovano anche delle fibre naturali molto inconsuete e di origine totalmente vegetale.
Il secondo aspetto coinvolge in modo più "ampio" la parte creativa: è davvero uno stimolo cercare materiali alternativi, che ben si sposa con la scelta di colori inconsueti e accesissimi che sono un po' la mia firma. Mi ritengo fortunata, a dover fare questo tipo di scelte: sono una fortissima motivazione di crescita!

Sei molto attiva, e da parecchi anni, ormai! Partecipi ad innumerevoli fiere del settore della creatività: Creattiva, Manualmente… Per Abilmente, poi, puoi essere considerata una vera “veterana”! Pubblichi libri, modelli, insegni… qual è l’aspetto che ti piace di più e che ti da più soddisfazione?
Eh, cosa dirti… la parte che mi piace di più è proprio quello che riesco a fare di meno: la creazione di oggetti, sperimentando "a mente libera". Provo un tale senso di libertà e di benessere… paradossalmente questa è proprio la parte che viene "vista" di meno e anche quella che meno viene "capita" dal pubblico. In ogni caso per me è fondamentale, anche perché da queste creazioni libere traggo una grande ispirazione quando devo elaborare qualcosa (tipo i gioielli) dedicata al grande pubblico.

Quanto conta per te l’aspetto “social” della maglia? Hai dei progetti presenti o futuri che implichino la presenza di più mani?
Certamente! E' il progetto che porto avanti assieme all'Associazione Picknitartcafé, di cui sono anche presidente. E' la realizzazione certificata dai Guinness World Records di una coperta interamente lavorata all'uncinetto e sta coinvolgendo persone da tutto il mondo!
La nostra bella Piazza Unità a Trieste è molto conosciuta e apprezzata per una ragione particolare: è tra le piazze più grandi d'Europa ad affacciarsi direttamente sul mare. Un giorno mi capitò per caso di vederla dall'alto, affacciandomi ad una finestra di uno dei palazzi che circondano la piazza. Vederla da questa prospettiva mi fece pensare a quanto bella sarebbe stata con un impiantito tutto colorato!
Dopo un po' di tempo, a seguito dell'esperienza degli incontri di knit cafè en plain air in un meraviglioso parco della vicina Gorizia ed alla nascita di un bel gruppo di lavoro, abbiamo costituito l'Associazione Picknitartcafé e la mia idea folle di coprire Piazza Unità con un mega tappetone è piaciuta a tutte! Così ci siamo attivate tutte insieme per realizzare il progetto, allargando il nostro "giro". Grazie all'appoggio di Abilmente dove abbiamo lanciato il progetto nella scorsa edizione di autunno, del portale Misshobby che è partner nell'iniziativa, Coats Cucirini e il Biolife Superbiomercato di Trieste che ci sta fornendo supporto logistico, grazie a tutte le persone meravigliose, singole, ma anche associazioni, clubs, negozi, case di riposo, knitcafè della nostra zona, ma anche di tutta Italia (ed anche estero!) grazie a tutte queste aziende e persone... stiamo lavorando al progetto che presto si concluderà! La condivisione in questo caso si sta rivelando fondamentale!
Un grazie particolare per l'appoggio e l'aiuto anche al Sindaco di Trieste e tutta l'amministrazione cittadina che ha condiviso l'entusiasmo per un progetto così inconsueto.
Il record attuale è di 1020 metri quadrati ed è stato conquistato recentemente dal Sudafrica. Rispetto al record precedente del Giappone che contava poco meno di 500 metri quadrati è sicuramente una bella metratura, quindi si può ben immaginare quanto ci stiamo dando da fare!

Domanda molto interessata: come riesci a fare tutto? Ti imponi ritmi serrati oppure lavori seguendo l’onda e l’umore oppure prendi dei psicofarmaci? (Prendo appunti, perché a me manca sempre il tempo!)
Con una buona dieta: da molti anni seguo una dieta vegetariana integrale molto rigorosa, cioè sono vegana. E non faccio nessuno "strappo" alla regola. Oltre a questo… bevo tanto caffè!!!
A parte l'alimentazione, mi creo una tabella di marcia molto serrata e dettagliatissima, quasi come per una campagna napoleonica! Mi ispiro al regime militare, è fondamentale per me rispettare gli orari e le consegne. E se capita un'ispirazione momentanea… purtroppo a volte sono costretta ad accantonarla fino a che non potrò dedicarmi a lei… un peccato perché sarebbe sempre meglio lavorare sull'onda dell'ispirazione del momento, ma non posso assolutamente farmi distrarre!
La verità è che lavoro davvero tanto, anche 12 ore al giorno, e sfrutto gli eventuali tempi morti per lavorare.
In ultimo, 50 minuti attività fisica al giorno mi mantengono attiva!

E, alla fine… quali progetti hai in serbo per il prossimo futuro? C’è qualcosa che ci puoi anticipare?
Progetti futuri: coperta. E dopo vado in ferie!
Pe ora l'unico mio pensiero e progetto futuro è l'installazione della coperta in Piazza Unità a Trieste! E' prevista per sabato 20 giugno 2015 dalle 6 di mattina fino a mezzanotte: sarà una giornata campale!
C'è ancora tempo per unirsi a noi in questa sfida. Se qualcuno volesse contribuire con un modulo di cm 50 x 50 e/o cm 25 x 150 sarà il più che benvenuto.
Basterà inviare una mail a info@picknitartcafe.com con "iscrizione GWR" e nella mail di risposta saranno fornite tutte le informazioni necessarie, indirizzo a cui inviare e piccole specifiche tecniche: per concorrere al Guinness dobbiamo infatti rispettare alcune regole, la coperta dovrà essere interamente eseguita all'uncinetto e non possono per esmpio essere presenti parti in tessuto o realizzate con altra tecnica.
In seguito (in autunno, per la precisione) alcune pezze ricavate dalla coperta saranno vendute ed il ricavato verrà devoluto all'AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) sezione provinciale di Trieste per diversi motivi: è una malattia che colpisce di più le donne ed ultimamente sempre più in giovane età e l'idea di poter sostenere direttamente attività a favore dei pazienti ci è sembrata proprio una bella opportunità.
Dopo questo progettone… sparirò ed andrò in ferie per un po'!!!
Grazie Luisa per questa interessante intervista e… alla prossima!!!

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