mercoledì 31 luglio 2013

Stitch'nd Spritz di metà mese


Siamo a metà dell’estate e di solito in questo periodo ci concediamo una pausa... invece quest'anno no!
Noi, le Lavoratrici del Ferro, amiamo talmente tanto sferruzzare che non possiamo proprio farne a meno!
E quindi anche durante questo caldo mese di agosto ci ritroveremo il giorno 10, al bar - libreria Knulp in via Madonna del Mare 7/a a Trieste, dalle 16 alle 19.

martedì 30 luglio 2013

lunedì 29 luglio 2013

Portare il Cuore in spiaggia

Il progetto ideale da portare il spiaggia mica si può scegliere a caso. Deve necessariamente rispondere a delle caratteristiche importantissime!
Deve essere leggero e magari anche piccolo.
Facile da sferruzzare quasi ad occhi chiusi mentre si controllano i movimenti dei figli.
Deve essere magari qualcosa che attiri l'attenzione delle vicine per poter Spargere il Verbo del Nuovo Sferruzzamento e convertire le malcapitate all'uso del Circolare.
Essendo che si sferruzza in spiaggia magari se è qualcosa di tema marinaro è meglio.
Bene, io avevo dei lavoretti che rispondevano e TUTTI questi requisiti.

Dicevo che rispondevano a tutti i requisiti. Più uno, devo specificare!
Perchè tanti cardiganini?
Perchè le amiche triestine del gruppo Cuore di Maglia hanno lavorato tantissimi Minitwist e cappellini... ma mancavano dei cardiganini carini da abbinarci! E così ecco che presto, prestissimo saranno pronti altri completini per la TIN del Burlo!

sabato 27 luglio 2013

La lavorazione Continentale alla tedesca - diritto

Quando ho iniziato questa piccola serie di video sulle tecniche non volevo fare un doppione dei video di Emma Fassio che tutti conosciamo.
Infatti che bisogno c'è di ripetere quello che lei mostra così bene in questa meravigliosa serie? Tutto è già stato detto in modo molto chiaro e semplice e non credo ci sia bisogno di ripeterlo!
Per cui mi sono ripromessa di mostrare, invece, delle speciali tecniche che uso per la realizzazione dei miei pattern: prima o poi se volete realizzare un mio modello queste tecniche vi saranno utili!
Ma oggi e il prossimo sabato devo per forza fare un'eccezione... infatti quando ho fatto vedere i primi video ad alcuni di voi che mi fanno da "revisori", questi mi hanno scritto, chiedendomi delucidazioni riguardo al mio modo di lavorare... infatti io uso il metodo "alla tedesca".
L'ho imparato da piccola, tutte le donne della mia famiglia, sia mia mamma che mia nonna, hanno sempre lavorato così! A Trieste molte donne hanno da sempre usato questo particolare metodo Continentale, essendo di famiglia austriaca come la mia.
Ed anche per me questo è stato il modo naturale di imparare... quando non avevo ancora scoperto i ferri circolari, non vi dico che fatica per manovrare gli "stecchi", come li chiama la mia amica Alice!
Ora, secondo me, questo è il modo migliore per lavorare alla Continentale, ma è chiaro che sono di parte: il modo di tenere il dito indice discosto dal lavoro dà maggiore manovrabilità ai ferri e dona la possibilità di regolare meglio la tensione.
In ogni caso, se desiderate cimentarvi anche voi, ecco a voi come il primo video sulla maglia diritta "alla tedesca": buona visione!

giovedì 25 luglio 2013

Anche quest'anno Grado c'era

Ciao ciao Grado, è ora di partire, ci vediamo il prossimo anno!
Ci saranno altre feste patronali con i vicoli imbandierati per celebrare...
 ... altri scorci fioriti da fotografare...




 ... altri angolini silenziosi e freschi...
 ... altre ore passate in merceria a saccheggiare seta vintage...

 ... altre passeggiate in cerca di angoletti caratteristici...
... altre gite in laguna da fare...

... e visto che di sicuro ci saranno altre pizze farcite... questa me la mangio io!

martedì 23 luglio 2013

Anche quest'anno Grado c'è.

C'è ancora qualcuno sul Globo Terracqueo che non sa che il mese di luglio mi rinchiudo con i 2 figli 2 in quel di Grado, amena località turistica balneare?
Credo di no, visto che anche gli anni scorsi ne ho parlato allo sfinimento.
Bene, anche quest'anno non ci siamo sottratti all'abbinata mare - spiaggia - sole - aperitivi - knitting sulla spiaggia.
Che detto così, ora che andrò a dire tutto il male possibile, uno può anche pensare che io sia un'orrida viziata che MaiSiAccontenta.
E un po' in realtà è così.
Ma bisogna pensare che in effetti qui non c'è granchè da fare... la spiaggia raccoglie quasi solamente famigliole in vacanza. E fin qui... pure noi siamo una famigliola, ma almeno in vacanza vorrei sottrarmi alle incombenze tipo MettiLaCremaTogliLaCrema e sentire meno voci urlanti che chiamano pargoli riottosi per la MerendaCremaSolareBraccioliSalvagentePalettaSecchielloEMettiAPostoCheLaGenteInciampa. E questo in ItalianoPolaccoTedescoIngleseQualsiasiAltraLinguaSlavaConosciuta.
E vorrei anche non dovermi trascinare tonnellate di masserizie che poi hanno inevitabilmente due soli destini: o si rompono appena entrati in spiaggia o vengono dimenticate sotto l'ombrellone perchè il vicino ne ha una (cosa? Non so, una a caso) molto più bella e più nuova.
E poi non vorrei preoccuparmi tanto dei figli che spariscono per ore perchè vanno a nuotare al largo.
E doverli chiamare per ore dalla riva perchè stanno giocando con i GranchiPesciSardineDelfiniMeduseOrche Assassine e proprio non sentono. E poi l'ispezione serale delle branchie con conseguente squamatura della schiena mi riempie il bagno di scaglie e non è bello.
Meno male che, rispetto agli anni scorsi, hanno scoperto anche passatempi terrestri, tipo la fantomatica Pista delle Palline, che a 12 anni di Leo era anche ora.
O come il nuovissimo e ripetutissimo Seppellisci il Fratello.
Che sia un'inspiegabile desiderio di ritrovarsi improvvisamente figlio unico?

E ancora più meno male che almeno il fine settimana Il Marito riesce a venire anche lui, almeno riesco a parlare con qualcuno di adulto per 2 giorni e mezzo.
Come ogni anno, per arginare la noia, faccio sfoggio dello smalto nel colore di stagione Chanel.
Si, quest'anno sono estiva, anche se confesso di essere già passata al nero...
Una delle (poche) cose positive è che, senza la presenza dei figli al largo a nuotare, ci si può dedicare al Knitting senza Confini, dove i confini sono quelli del tempo... eccomi all'opera con un lavoretto molto marinaro per Cuore di Maglia!
Come sempre mi si sono avvicinate vecchine di ogni età, cercando di convincermi a convertirmi ai ferri diritti ed "al tubolare, che è un bordo così meraviglioso, ma come Lei non lo usa, aspetti che glielo insegno".
Pensate che mi abbiano dato retta e non me l'abbiano insegnato lì sedutastante? Sbagliereste se aveste pensato il contrario.
Nonostante tutto, riesco ancora a sorridere, anche se ogni volta che la vecchina passa mi controlla.
E controlla che i bambini non abbiano lasciato buche, che la gente ci può cadere dentro.
E che i bambini non gridino troppo, perchè alle persone può venire un infarto.
E che non giochino a bocce perchè finchè non c'è gente va bene ma ora che lì in fondo si è seduto un signore ("Ma dove?" "Ma lì, proprio lì, tenga il cannocchiale") lo si potrebbe colpire e quindi no, non se ne parla.
E che i bambini stiano belli fermi e zitti e facciano i castelli solo nell'ombra del proprio ombrellone "Ma si sposta" "Allora spostate il castello anche voi cari".
E che naturalmente i ferri non facciano troppo rumore perchè c'è gente che vuole riposare e "Lei cara capisce. Meno male che oggi ha portato questi ferri di legno: sono meno rumorosi di quelli di metallo che aveva ieri, cara."
Certo poi non c'è da meravigliarsi se una debba tirarsi su aperitivando a più non posso, vero?
O frequentando amene Sagre del Calamaro Fritto, vero?
Una disgraziata deve pur sopravvivere!

sabato 20 luglio 2013

La lavorazione a righe

Un paio di settimane fa Milena mi ha scritto, chiedendomi delucidazioni in merito alla lavorazione a righe.
Ed allora, visto che qua a Grado no c'è granchè da fare, mi sono divertita a girare due piccoli video che possa essere d'aiuto con chi ama questo tipo di lavorazione!
Nello specifico, quello che vado a mostrare è un piccolo trucco per evitare di intrecciare i fili provenienti dai gomitoli.
Allo stesso tempo, se seguirete bene la spiegazione, avrete la sorpresa di trovare i fili correttamente intrecciati sul rovescio del lavoro e quindi senza il bisogno di tagliare il filo e fermarlo ogni volta che si cambia colore: provare per credere!
Buona visione a tutti, in particolare a Milena!

Primo video:

Secondo video:

E con questo post inauguro una piccola serie di post del sabato... dedicati alle tecniche!
Spero che vi piacciano e a presto!

venerdì 19 luglio 2013

Stitch'nd Spritz di fine mese

L’estate avanza, la canicola pure, le ferie incombono.
Ma le fanatiche del knitting estremo non demordono ed anche questa volta non deluderanno.
Ci si trova, come al solito, al bar - libreria Knulp in via Madonna del Mare 7/a a Trieste, sabato 27 luglio dalle 16 alle 19.
Orsù, non vorrete mancare di incominciare a sferruzzare i regali di Natale?

mercoledì 17 luglio 2013

A te, Il Marito Perfetto

A te.
A te, che continui a portarmi, senza motivo, una rosa. Ma bianca, stavolta, perchè ti sei informato.
A te, che continui ad avere mal di schiena ma dall'ortopedico mai.
A te, che quando piango guardando un film ridi, ed ora hai convinto anche i ragazzi a ridere con te.
A te, che sei sempre sempre SEMPRE in ritardo e poi gli studenti devo intrattenerli io "che intanto tu arrivi".
A te, che mi prendi di sorpresa quando cucino e mi strizzi forte e non mi molli neanche se grido e poi le uova si bruciano.
A te, che da un po' ti arrabbi meno spesso ed è tanto bello così.
A te, che da un po' sei contento e mi ri - racconti le barzellette che mi raccontavi 20 anni fa e pretendi che rida.
A te, che a tavola continui a rovesciare e spandere sempre qualcosa, e non solo, hai due ragazzi fatti proprio come te che ridono come matti mentre io tiro su l'acqua dicendo parolacce e sgridandovi.
A te, che sai come prendermi.
A te, che dici che non ti ascolto mai ma invece non è vero, sai?
A te, che sei più bello oggi di 20 anni fa. E di sicuro più elegante perchè ti vesto io.
A te, con il quale voglio passare ancora tanti momenti belli.
A te, con il quale spero di passare il meno possibile momenti brutti perchè quelli che abbiamo passato spero siano sufficienti.
A te, che sei la persona più intelligente che conosco.
A te, che hai sempre un nuovo progetto di cui parlarmi.
A te, che ancora oggi mi dici che mi ami.
A te, che sposerei di nuovo anche con 5 minuti di preavviso e senza nessun vestito nuovo da mettermi.
A te.
Tanti auguri per il nostro ventesimo anniversario.


... lo so, lo so.
Sono sdolcinata come la melassa che cola.
Che devo fare, dopo 20 anni assieme ci sono giornate che mi scoprono innamorata e festante.
E poi, quando una riceve non uno, non due, non tre, ma QUATTRO paia di scarpe scelte da me a caso e sull'onda dell'emozione (e senza guardare il prezzo, per una volta!) per festeggiare l'anniversario... beh... se non è la Perfezione Assoluta, aL Marito manca davvero pochissimo per raggiungerla!
Si, beh, un altro paio di scarpe, che credevate?
Nell'ordine: sandali open toe con zeppa intrecciati in pelle turchese, sandali rasoterra in camoscio con dettagli in metallo rosa (peccato che non si noti dalla foto), sempiterne ballerine nere (perchè le precedenti si sono squagliate sui Fori Imperiali) e babbucce da smoking con decoro in lustrini a forma di teschio.
Me felice.

sabato 13 luglio 2013

Disfare o non disfare?

Bene.
Sto lavorando ad un nuovo progetto, una cosa per ottobre.
Si, lo so che sono in anticipo, ma d'altro canto sono una che incomincia a preparare i regali di Natale a gennaio, quindi che pretendete?
Insomma, il discorso è che ho fatto come al solito: uno schizzetto (orrido) di come lo volevo, un paio di conti, la scelta del filato, il campione, matematica per decidere scollo, lunghezza del reglan, lunghezza del corpo e via così.
Quando mi è sembrato di aver scritto tutto, alè, sono partita.
Il filato mi ha tradita, nel senso che era talmente bello ed avevo talmente tanta voglia di finire, che mi sono fidata di quello che avevo scritto e non ho provato fino alla fine... insomma, quando finalmente l'ho fatto...
TRAGEDIA. Irrimediabilmente piccolo.
E a nulla vale che il filato un po' cederà, è proprio piccolo.
Come può essere successo?
Beh, intanto mi sono fidata troppo della mia cosiddetta "esperienza" e non ho controllato bene i calcoli... lì c'era l'errore! Vedi a fidarsi troppo? "Tanto l'ho fatto mille volte" e invece la maglia ti frega.
O meglio, ti freghi tu da sola.
Si, ok, ma ora che fare? Anche se non siete delle fanatiche disegnatrici come me, però di sicuro vi sarete ritrovate almeno una volta in una situazione simile! E quindi?
Beh. Ora la scelta spetta a voi.
Se siete delle tipe rilassate e tranquille, io vi direi "finisci il capo e poi regalalo ad una più magra di te."
Se invece siete delle maniache perfezioniste allora la scelta è "disfare".
E questa è la scelta che faccio io di solito.
Anche perchè non riesco proprio ad indossare qualcosa che ai miei occhi non sia perfetto.
Che poi perfetto non è, ma ai miei occhi si.
Non riesco proprio a trascurare l'aumento saltato, la treccia che gira in un verso piuttosto che nell'altro, il punto pizzo senza un buco, la manica troppo larga, l'orlo troppo corto: l'occhio cade sempre lì! E poi non metto il maglione, che mi è costato tanta fatica e tanto filato.
Si, tanto filato perchè io sono tanta.
Triste, ma è così: invidio tanto chi riesce a trascurare gli errorini e ad indossare il maglione lo stesso: io non ce la faccio proprio!
A volte il lavoro da disfare si limita a un paio di righe; la maggior parte delle volte, per fortuna: ecco che l'esperienza a qualcosa vale!
Ma qualche volta, come ora, si tratta proprio di ricominciare daccapo!
Ed è questo anche il bello della maglia: hai sempre una seconda occasione (fosse così anche nella vita!) ed hai l'opportunità di farti un bel bagno di umiltà: anche le designer sbagliano!

giovedì 11 luglio 2013

The Verde

Per l'ultimo TB6Cafè a Gorizia ho creato il pattern Long Island Iced Tea: uno scialletto asimmetrico, facilissimo, adattabile ad ogni filato e creato apposta per imparare a lavorare alla Continentale.
E' difficile ammetterlo per me, che, come sapete bene, non sono una grande estimatrice degli scialli: me ne sono innamorata e penso che sia l'ideale per scaldare le sere invernali e da portare sotto ad un bel cappotto!
Insomma, per dirla tutta, ho rispolverato 5 meravigliosi gomitoli di cahmere bouclè verde prato della Sesia (colore dell'anno, colore dell'anno!) e ci ho dato dentro di brutto, ed ecco che nasce il The Verde.
Ho apportato alcune modifiche: sapete che mi piacciono i capi reversibili, soprattutto se si tratta di scialli, sciarpe e colli, per cui ho usato la maglia legaccio.
E poi ho fatto un paio di file di buchi in più nella parte finale... è venuto benissimo e mi soddisfa molto!
Insomma, ora mi è venuta voglia di farne altri...

Photo courtesy: Il Figlio Grande... agitatissimo, sono tutte mosse...

domenica 7 luglio 2013

Un Lungo Tramonto

Come preannunciato, durante il viaggio a Roma ho sferruzzato.
No moltissimo, se devo essere sincera, ma quello che basta per realizzare una lunga sciarpa con il mohair di Dragonfly di cui vi avevo già un po' parlato qui.
All'inizio volevo provare uno scialle ma poi... beh, devo essere onesta, io gli scialli non li amo molto, non aiutano per nulla la verticalità, per cui di solito ripiego su sciarpe e sciarpine per coprirmi.
E così la scelta è ricaduta su La Lunga Notte: trovo che questi punti semplici siano la scelta migliore vista la pelosità del filato.
Naturalmente non avevo certo decine di gomitoli, così ho avviato meno punti, 50 per la precisione, ho usato i ferri 4,5 e... vai col tango!
Ho chiamato la sciarpa Un Lungo Tramonto perchè il colore mi ricorda i meravigliosi (sebbene arroventati) tramonti romani!
Ed ora le note sul filato.
Un mohair corposo, piuttosto spesso e quindi di facile lavorazione, nonostante la peluria.
Morbido, consistente, i colori sono brillanti e le sfumature donate dalla tintura artigianale lo rendono molto interessante.
La matassa rende molto, più di quello che uno si immaginerebbe.
Ed ora la nota negativa, anche perchè per ora non esiste il "filato perfetto": essendo un filato tinto artigianalmente, rilascia sulle mani (soprattutto se uno lo lavora con 40 gradi) una leggera coloritura... va via con una lavata di mani, però mi sembrava giusto precisarlo.
E per ora è tutto, gli altri filati di Dragonfly li riprenderò in mano in autunno, per ora fa davvero troppo caldo!

giovedì 4 luglio 2013

Il meglio del meglio del meglio, signore!

Non ci si poteva lasciare con gli abiti più orripilanti della stagione, non è vero? In fin dei conti tutte noi siamo anti del bello, dell'armonia, dei colori, dei dettagli sofisticati e creativi!
E sempre al massimo dobbiamo tendere nella nostra ricerca, non vi pare?
Ed allora eccole qua, le cose più belle, gli outfit più sfiziosi, le creazioni più sofisticate, gli spunti più innovativi... sempre una gioia per gli occhi e fonte di GRANDE ispirazione.

Balmain ed il folle lavoro a macramè tombolo MaInsommaNonImportaCos'èE'Bellissimo.
Dolce e Gabbana, ovvero il Revival della Rafia.
Haider Ackermann: come portare la sottoveste con i pantaloni di pelle ed essere pure eleganti.
Moschino: le fantasie più folli accostate DaDio.
Proenza Schouler e "a me il patchwork di Kaffee Fasset mi fa un baffo".

Chanel e le borchie di perle (So che le avevo già messe, ma mi piacciono un sacco, eh).
Valentino ed il Perfetto Trench di Pelle Rossa (chi non ne vorrebbe uno nell'armadio?)...
... ed il perfetto pandant.
Ed infine Monique Lhuillier con l'Abito dei Sogni più Sfrenati (e anche del fisico per permettersi di indossarlo...)

Alla prossima stagione!

mercoledì 3 luglio 2013

Stitch'nd Spritz di metà mese

Tremate tremate, le stregh... ahem, le knitter son tornate!
Nonostante la canicola, ritorna l'appuntamento più atteso dalle amanti del filo: lavoratrici a maglia e all'uncinetto correte ed unitevi a noi!
Chiacchiereremo, mostreremo i nuovi lavori, ci rilasseremo e berremo litri di guaranà!
Tutto questo sabato 13 luglio dalle 16 alle 19 presso il bar – libreria Knulp in via Madonna del Mare 7/a a Trieste!