lunedì 25 maggio 2015

"Punti" di vista - Intervista a Roberto Cosolini




Roberto Cosolini, sindaco di Trieste, inaugura con un simbolico taglio del nastro il primo post-intervista su Artherapy!
Questa serie si chiama "Punti" di vista, un gioco di parole che volevo rimandasse al mondo della maglia ma anche all'apertura a visioni "altre".
Le personalità che andrò ad intervistare a cadenza grosso modo mensile hanno infatti età e svolgono professioni tra le più disparate e, cosa più importante, non provengono direttamente dal mondo dello sferruzzare. Magari nascosto, ma un filo rosso che li lega al mondo della maglia potrebbe esserci e cercheremo di scoprirlo.
Il primo tra tutti ad essersi simpaticamente prestato a rispondere alle mie domande, ora serie ora bislacche, anche in presenza di Valentina è stato il primo cittadino della nostra città, che alla fine ha posato per noi con una creazione Tibisay al collo facendoci davvero un favore perché, come scoprirete, non è per niente una persona freddolosa. Eppure secondo noi questa sciarpa gli dona un che di carisma e sintomatico mistero, e voi che dite?
Buona settimana e alla prossima!

Chiara

P.s. Il post di lunedì 1 giugno sarà spostato a mercoledì 3 giugno per permettervi di godervi i giorni festivi staccandovi anche dal pc!


Chiara Gelmini: Ha qualche ricordo o aneddoto legato alla maglia?

Roberto Cosolini: Non direttamente legati a casa mia, ma ho una zia che ha questa passione, sferruzzava spesso e in più di qualche occasione mi ha fatto un maglione, di quelli pesanti, che essendo io molto caloroso potevo indossare solo quando faceva molto freddo, ad esempio in montagna.


CG: Indossa volentieri capi in maglieria e in che occasioni?

RC: Solitamente per lavoro indosso camicia e giacca, ed è difficile per me indossare il maglione, anche perché soffro molto il caldo. Associo i capi in maglia al fine settimana e al tempo libero (che è poco), dove posso concedermi un abbigliamento comodo.


CG: Cosa cerca in un capo di maglieria?

RC: Associando i capi in maglia all'idea del tempo libero, quello che cerco è soprattutto la confortevolezza.


CG: Ha mai provato a sferruzzare? Proverebbe? E se no, ha un hobby manuale che la rilassa?

RC: (Ride n.d.R.) Non ho mai provato, e credo sia un bene per tutti, dato che devo confessare di non essere portato a svolgere attività manuali. Al massimo, e come hobby, posso includere alcuni lavori domestici che non richiedano particolare destrezza manuale, come ad esempio svuotare la cantina o l'intera libreria per mettere a posto e pulire, operazioni che mi rilassano notevolmente. Ma per fortuna anche queste sono attività che si svolgono una volta all'anno.
Prediligo invece attività solitarie e tranquille come la lettura o ascoltare musica.


CG: Se fosse un capo in maglia, cosa sarebbe?

RC: Sarei probabilmente un maglioncino (e specifica "leggero", n.d.R.) girocollo -che si adatta bene a vari tipi di camicie- di colore azzurro-blu.


CG: Se la sua vita fino ad ora fosse un lavoro a maglia, che materiale avrebbe intrecciato?

RC: Vista la mia passione per il Messico direi un'amaca messicana intrecciata con fili di cotone, oggetti che mi hanno sempre colpito e rimandano a una terra che amo, alla vacanza, al caldo, alle palme...


CG: Che cosa si augura di intrecciare in futuro?

RC: Mi piacerebbe molto intrecciare la città con i progetti di vita dei giovani, è lo sferruzzamento migliore che posso augurarmi.

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