Queste settimane sono state piuttosto... come dire... ci vorrebbe un francesismo... beh, diciamo cazzute e non se ne parli più.
Ma come, milady, mi scade nel triviale? Ebbene, sono dell'opinione che "quanno ce vo' ce vo'". Ollà.
Il fatto è che, con l'autunno puntuali come la caduta delle foglie, i professori delle medie si destano dal lungo sonno estivo e decidono di organizzare i colloqui pomeridiani collettivi. "Ma perchè mai ci dovrei andare? Io vado la mattina, tanto meglio, non ci sarà nessuno, mi organizzo, ci parlo meglio ed anche i prof non saranno così stressati". Ah - ha, certo, come no, questa era l'idea. Il problema è che 2 (dico 2!) professori non hanno messo il ricevimento la mattina. E quindi? Morale della favola: il martedì c'era una lista di 26 persone e il mercoledì le persone erano ben 45. Tutte davanti a me, naturale.
Secondo voi, potevo demordere? Potevo gettare la spugna? Potevo forse lasciare il destino del mio tenero pargolo alla mercè di qualche sconosciuto? Mi conoscete, non sono una che si fa intimidire dalle sfide: ho schiavizzato MamminaCara per due pomeriggi e due cene (si, vorrei proprio lo spezzatino con i piselli e magari un dolcetto, grazie), mi sono armata di lavoretto portatile e sono andata all'odiato edificio.
Ho sempre pensato che, quando Dante descriveva i gironi infernali doveva aver mangiato un po' troppo pane senza sale e questo gli doveva aver causato meteorismo, insonnia ed incubi: da questa esperienza notturna la ferale ed apprezzata descrizione. Ebbene, dopo i giorni passati, ora sono convinta che il pane senza sale al bravo Dante ha causato precognizioni e visioni del futuro e queste riguardavano proprio i ricevimenti pomeridiani dei professori. Poi lui non le ha capite e le ha un po' cambiate, ma ora io ho riconosciuto la fonte della sua ispirazione, ora io SO, ho visto la luce.
Intanto c'è da dire che (povere le nostre scuole) non c'era nemmeno una sedia posta all'esterno dell'aula dove un genitore provato dall'esperienza potesse rinfrancare le proprie stanche membra. E due ore in piedi non sono uno scherzo per una signora non più giovane come me, anche se avevo le scarpe basse.
Già sulle scale i genitori ruggivano perchè un malcapitato aveva osato mettere la manina sul LORO passamano, immaginatevi cos'era l'ingresso nelle aule. Se osavi sbirciare dentro per vedere se il povero professore fosse già arrivato, scattava l'artiglio e il monito "guardichec'èlalista, chenumeroèLei?" IlMarito, arrivato in ritardo a colloquio già iniziato, ha dovuto esibire la carta d'identità per entrare, i genitori - gendarmi a guardia dell'ingresso non bastava il giuramento firmato con il sangue che "sono il marito!!!".
La fauna che stazionava fuori dalla suddetta porta era quanto di più variegato; si, come un gelato, ma non altrettanto buono. Papà bassotti ed in carne con camicie bianche aderenti, sciarponi avvolti attorno al collo (deciditi, hai freddo O NO???) e finti Rolex dalle dimensioni di un piattino da caffè; mamme dalle forme abbondanti e procaci strizzate in maglioni due taglie più piccole, leggins e scarpe leopardate tacco 12 che urlavano vendetta al cielo (ed al callista); altri papà e mamme color terracotta con marsupio/borsa a mano/shopper di Vuitton e giacconi/piumini/sciarpe/ombrelli Burberry; ulteriori papà con maglietta aderente sotto un giacchino leggerissimo (copriti che prendi freddo che non hai più l'età!), catenazza al collo, jeans aderenti e texani, ruminanti gomma americana alla banana; ulteriori mamme in jeans attillatissimi, maglietta scopri - pancia (copriti che ti viene la colite che non hai più l'età!) e stivale tacco 14, ruminanti gomma americana alla fragola; ennesimi papà dalla testa calva e lucida, odoranti di fritto/pizza e parlanti serbo - bosniaco; ennesime mamme dall'aria stanca, avvolte in foulard profumati di cardamomo e trascinanti 4 bambini. E tutti in gruppettini omogenei e chiacchieranti, da fotografare per dire "io c'ero".
Giusto per dire, ero tanto intimidita che non sono nemmeno riuscita a tirare fuori il lavoretto a maglia dalla borsa. E non è da me! Mi guardavano tutti, sarà stato per il maglioncino di cashmere e le perle attorno al collo? Avevo paura, mi è sceso pure un brividino giù per la schiena.
E i discorsi! Spaziavano da "Gliel'ho fatta vedere io a quella là, alla prof... le ho detto, ma cosa si aspetta da un ragazzino? No, ma che c'entra se ha 16 anni ed è alto 1 metro e 78, è sempre un ragazzino! Secondo me questa prof ce l'ha con mio figlio." a "... ha sbagliato Lei, le ho detto, non è stata abbastanza chiara, come possono capire queste cose dei ragazzini di 12 anni... e poi, diciamolo, a cosa serve la matematica nella vita, che GLI insegnino un po' di computer che quello si che serve." passando per "No, assolutamente, non sa tenere la disciplina in classe. Dice che è Raian a cominciare per primo ma io non credo sa, Le ho detto. Lui è così educato, glielo diciamo sempre a casa. E' la prof che ci deve pensare, glielo abbiamo detto anche A LUI. In fondo mandiamo i figli a scuola perchè GLI insegnino la disciplina e l'educazione, no?" e per "Troppi compiti, GLIEL'ho detto, a quella là. Ha protestato, ma l'ho messa a posto io, a me nessuno MI rimbecca."
Nulla di strano che verso la fine i poveri professori avessero tutti delle occhiaie che sembravano scolpite e che ad ogni nuovo ingresso sospirassero... veniva voglia di portare loro un Martini che si rinfrancassero un po'... o almeno trovassero il coraggio per tirare il registro sul naso a qualcuno dei suddetti, cari, affettuosi parenti.
Niente di strano che abbia finto di parlare solo tedesco e di essermi appena trasferita da Vienna.
14 commenti:
Cara Vale,
io che sto dall'altra parte della barricata mi sono guduta questo post sorridendo ed annuendo felice. E l'immagine che hai scelto come apertura beh... la stamperò e diffonderò alle colleghe. Per dire, io mi ricordo ancora l'orrore provato sulla via del ritorno a casa da scuola dopo aver preso una nota per non aver studiato (non abbastanza) il condizionale. Era il giorno di San Valentino a occhio e croce del 92, visto che ero in quinta elementare(per dire, non era il 1817...). E non che avessi paua di prenderle o che, ma ero mortfificata per quella nota. Va beh.
Che bella la fauna dei genitori, e tu non sai che altro succede all'interno di quelle aule. Si va dal "sa, mio marito mi ha fatto le corna con la mamma del bambino x, e mia figlia ha visto che si fatto tatuare sul c*lo il nome di quella mi***tta e non vi sto a spiegare come l'ha presa, per questo ha preso 5 in matematica" a "Mio figlio prende sempre la colpa perchè mena questo e quello e chiama tutti i suoi amichetti con nomi affettusi come b*****do o pu****a, ma in realtà sono gli altri che lo provocano, succedeva anche nelle altre cinque scuole precedenti e anche all'asilo, ma lui è un angioletto, sono gli altri!"
Ok, mi sono fatta prendere la mano.
Però, ci tengo a dirlo, e tu ne sei la prova, ci sono anche tante mamme sane, quilibrate ed educate, che hanno messo al mondo bambini sani, equilibrati ed educati. Quindi credo che sia ancora speranza. :)
Grazie per i sorrisi,
Valeria
Niente, ma proprio niente, di più vero e realistico...
Se posso dirti un aneddoto, mio figlio, al primo anno di superiori, riportò a casa un bel 3 e 1/2 al compito di inglese.
Al colloquio, il prof mi disse che da lui non se lo aspettava. La mia affermazione sul fatto che se aveva preso quel voto era sicuramente dovuto al fatto che non avesse studiato come di dovere, lo ha fatto rimanere di sasso!
Mi ha guardato come fossi una mosca bianca, dicendomi che di solito i genitori si scagliavano contro di lui se i figli prendevano un brutto voto...
Come quindi sai, noi genitori in certi casi, siamo la rovina dei nostri figli...
Un abbraccio e scusa la lungaggine!
Confermo..perche' c'ero anch'io.. ... il mondo e' bello perche' e' vario.
Oggi purtroppo un'altro pomeriggio di attesa.
"Io speriamo che me la cavo"
ciao Claudia
Che bello spaccato di vita! Per fortuna io per ora ho solo le udienze dell'asilo come mamma...che non sono poi così male.
Quando ho dovuto tenere udienze come supplente non ci veniva nessuno perchè non lo ritenevano importante. I vantaggi della precarietà...
Non immaginiquanto mi hai fatto ridere, proprio tutto vero sei troppo troppo simpatica.A me tocca martedì e non sai come si comportano le maestre ai colloqui
in terza elementare neanche fossero
degli adulti i nostri bambini che secondo loro dovrebbero restare fermi e zitti possibilmente anche
durante la ricreazione.
Argomento spinoso....Io con un marito prof di liceo e una figlia alle elementari ne sento veramente di tutti i colori, da una parte e dall'altra...però la nuova maestra di scienze e geografia di mia figlia in 4a elementare (altro che maestro unico, lei ne ha cinque che manco nella classe di mio marito sono così tanti) che mette i bambini in castigo con la faccia al muro e sparando 5 a raffica "per farsi rispettare" e poi si mangia la merenda con i piedi sulla scrivania alla faccia loro è stato veramente un po' troppo ;-))) le mamme dell'altra classe, la nostra per fortuna (mia e dei maestri) è composta da persone civili e posate, se la sono mangiata viva!
Sfondi una porta spalancata con me! E non mi parare di colloqui: 3 figli in 3 scuole diverse hammo messo a dura prova la mia pazienza!
Oh santo cielo se mi trovi d'accordo mia cara Tedesca!! Li osservo fuori dalle scuole medie io i ragazzi e i genitori, e spesso e volentieri i secondi sono più maleducati e cafoni dei primi. Menomale che c'è ancora qualcuno che ci tiene all'educazione ed alla disciplina.
Ma morale il tuo colloquio com'è andato ?
Ma benone, of couse ;-) !
Hola querida tres chic!
e°*°
sei troppo forte... mi fai ridere da morire. una scena che capita in tutte le scuole, anche alle elementari!!!!!! baci Valentina
Benvenuta nel club: io ho già dato per...em 13 anni, sempre rigorosamente di pomeriggio passi le elementari, ma alle medie e superiori volendo andare al mattino avrei dovuto prendere una settimana di ferie: non c'era verso di poter parlare con due professori nella stessa mattinata! Quindi 2 volte all'anno per due pomeriggi dalle 16 alle 20 rigorosamente in piedi a fare file interminabili davanti alle aule con gente inferocita che ti teneva d'occhio per paura di essere sorpassata! Ah si le volte che ero miracolosamente prima da um insegannte quando mi toccava l'altro improvvisamente ero 10° 11°......!
E' passato, passa anche troppo in fretta, e confesso che ogni tanto (ma solo ogni tanto) ho nostalgia di quel periodo....
ciao Tiziana
La vignetta è piaciuta molto a mio marito: l'ha spedita a tutti i suoi colleghi...:-)
ciao cara, seguo sempre il tuo blog perchè lo trovo frizzante e simpatico ma questa volta ti sei superata, mi sono ritrovata in tutto quello che hai detto persino nel far finta di essere straniera...., che dirti ... questo è il mio tredicesimo anno di colloqui (senza contare gli anni di asilo) ed oggi mi toccano proprio i colloqui generali della quinta liceo... che dio me la mandi buona...
ciao, ciao, continua così : sei speciale e sono speciali i tuoi lavori
eleonora
@Val: meno male, faccio parte delle equilibrate... fiuuuuu...
@lilla: non scusarti per la lungaggine, mi ha fatto piacere leggere la tua storia!
@Claudia: ciao, compagna di "avventure"...
@Tartamaca: si, gioisci, quindi... ma per poco!!!
@Alma ed Anna: certo, anche dall'altra parte della barricata ci sono dei difetti, siamo sempre umani... ma nel profondo, devo essere onesta, io simpatizzo per i professori!
@Perline: beh, in effetti mi batti...
@Bubi: si, ogni tanto li guardo, anzi, spesso, e mi prende un tristezza... meno male che c'è il knitting!!!
@Elena: mmmm.. si, abbastanza bene, direi, tutto sommato...
@Valentina: grazie! (ma sei la Valentina del nostro S'ndS???)
@Tiziana: beh, diciamo allora che io non vedo l'ora di averla, questa nostalgia!!!
@Eleonora: grazie mille!
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