mercoledì 31 dicembre 2014

Una piacevole discussione

Tempo fa (lo so, lo ammetto, guardo troppo poco i commenti) ho trovato questo commento di Sasha a questo post:

"Ciao Valentina! anzitutto devo dirti quanto apprezzo il tuo blog e ammiro i tuoi lavori per poi dirti che in quanto specializzanda in design moda questo post non lo capisco! Le immagini sono per lo più tratte da sfilate di alta moda non di RTW e la alta moda è quel posto che da spazio alla sperimentazione libera. Migliaia di altri designer - magari non dotati né della concettualità, né del coraggio o dell’immaginazione prenderanno circa l’un percento delle idee espresse in queste sfilate e produrranno milioni+ di capi RTW. Penso che non si può usare lo stesso metro di misura per comparare un ritratto di famiglia ottocentesco e un Fontana. E allora quale è il criterio che bisogna applicare se non quello del bello/brutto. Io personalmente preferisco guardarle come opere d’arte ed in quanto tale, espressione dei nostri tempi. Come donna trovo interessante la il concetto di donna che ne emerge. Per esempio (e in modo molto, ma molto semplificato) il femminismo di Betsey Johnson da nascita ad una donna che ama vivere, ama il colore, la sua sessualità e tutto sommato se ne frega dei pregiudizi altrui. Comme des Garcons presenta delle donne fragili nonostante il make-up, delle silhouette spostate in alto come delle enormi corazze morbide con un che di biologico che dovrebbero suppongo ricordare le crisalidi ma non so per che nella mia mente appare humpty dumpty = uovo = incubatrici con belle gambe. Tra i due preferisco Betsey anche se non mi vedrai mai vestita così. In fondo l’arte è soggettiva ;)"

Ho iniziato a scrivere una risposta nei commenti, ma poi ho pensato che questo argomento potrebbe interessare un po' tutte, e quindi le rispondo pubblicamente:

"Sasha, cara! Ma lo sai che non vedevo l'ora che arrivasse una come te? Davvero, non scherzo. Intanto grazie per le cose carine che hai detto e… wow, sono contenta che tu sia in disaccordo. E rispetto la tua opinione, anzi! Per certi versi, se ci mettiamo a fare le persone serie, la condivido al 150%. Perché è vero che a certi livelli la moda non è solo moda, coprirsi, per quanto bene, ma diventa una forma d'arte e provocazione (il tubino nero con gli orsacchiotti di Moschino ha sconvolto gli anni Ottanta), l'uso di certi materiali anti convenzionali negli anni ha aperto porte che altrimenti sarebbero rimaste chiuse (pensiamo alla tunichetta metallica di Paco Rabanne) e trovo che tutto questo sia molto stimolante. Per cui, evviva le provocazioni, gli eccessi, le sperimentazioni. Io mi diverto un sacco a farmi ispirare!
E fin qua tutto bene.
Però, come ho scritto più volte, questo NON è un blog di moda. :) non lo è per diversi motivi, ma il principale è che questo è un blog di maglia. :) Se scrivo qualcosa di diverso è perché mi diverto a spaziare e lo faccio, sempre, per gioco, e con ironia.
Ma sotto sotto, in effetti, c'è di più… la mia è piuttosto una riflessione. Partendo dal presupposto che si, la moda è anche alta moda (anche se, però, queste foto le ho prese dalle collezioni RTW), è anche vero che la moda dovrebbe essere al servizio della donna, ed è mia ferma convinzione che la moda dovrebbe (deve!) essere non solo indossabile, ma deve anche rendere migliore la persona che la indossa! Ossia, la moda deve renderti bella. Ed elegante.
In realtà il concetto di eleganza negli anni è molto cambiato, ma io sono per la riscoperta dello stile: quante volte si sente l'amica dire "oh, non so cosa mettermi?" e magari ha l'armadio pieno? Ecco, a correre troppo dietro la moda del momento, del colore dell'anno, dell'accessorio trendy, si è un po' perso il senso del ben vestire. La mia "missione" (un parolone!) è quella dell'invito a riscoprire qualcosa che ci stia veramente bene, che la moda passa e lo stile vero resta (Coco docet), che non è indispensabile abbigliarsi con capi che non ci donano solo per essere "a la page", a riflettere sui nostri acquisti, pensando magari ai possibili abbinamenti.
E questo, fondamentalmente è il perché ho iniziato a fare i post sulla moda: per cercare di fare riflettere su quello che potrebbe durare nel tempo, essere perfetto anche tra qualche anno e… allo stesso tempo divertirmi.
Credo che gli stilisti mi perdoneranno se li prendo in giro un po', tu che dici?"

4 commenti:

Sasha ha detto...

Cara Valentina, mi avevi avvisata del tuo post attraverso il mio blog e… eccomi qua! Bella la tua risposta e ti ringrazio. Si le immagini sono tratte da collezioni uscite con sigla RTW ma non hanno il DNA del RTW. Non si possono neanche chiamare couture perché il couture segue un set di regole diciamo particolari. Allora cosa sono - potremo chiamarle concept collections o art/avant-garde collections e come sappiamo Rei Kawakubo non è estranea all’arte! Lei, per esempio, chiede al suo “cliente” di “consumare” l’abbigliamento in una maniera diversa, al di fuori della moda! E se non è moda cos’è … stile forse? Dici di essere un’avvocatessa dello stile ma cos’è lo stile? Per me è l’espressione della propria individualità e creatività. Io non spezzo una lancia a favore della moda ma a favore della creatività e dell’espressione personale - in fondo il mio background è in pittura ;) ed il mio non è un blog di moda. Penso che la famosa amica con l’armadio strapieno e niente da mettersi se cominciasse a realizzare i propri vestiti svilupperebbe la sua creatività, imparerebbe a conoscere ed esprimere se stessa e perché no, comincerebbe a risolvere quell’insoddisfazione di fondo che ci spinge a comprare in modo compulsivo….ma questa forse è una conversazione da avere con calma di fronte ad una tazza di tè … chissà magari riesco a liberarmi e ci vediamo il 10 a San Daniele - non ho mai provato il top-down e sono molto curiosa!

Tibisay ha detto...

Wo. Dunque, stile. Lo stile, in effetti, cos'è? Un qualcosa, un "je ne sais quoi", un qualcosa che o si ha o non si ha? Un'allure che ci avvolge come un manto? Io sono dell'opinione che lo stile si possa apprendere, essenzialmente credo che sia la capacità di accostare elementi (anche stridenti, perché no?) senza fare passi falsi. Sono una grande sostenitrice della creatività e della libertà d'espressione (sono un'ex pittrice!!!) ma devo anche dire che TROPPA libertà non va nemmeno bene…. ho visto cose che voi umani… e non sto parlando di sfilate! insomma, davvero bisognerebbe parlare di queste cose di persona! E spero ardentemente di farlo con te a San Daniele, sarei contentissima di conoscerti!

PaolaeMargherita ha detto...

Per quanto valga la mia opinione, non essendo una esperta del settore ma una persona che:
1) ama vestirsi con uno stile personale, che rispecchi la mia personalità;
2) ama il più possibile vestirsi con cose autoprodotte, perchè al cento per cento personali, originali ed uniche
che cos'è lo stile? E' un mix di un "qualchecosa" che si ha, non si sa perchè, buon gusto nell'abbinare modelli e colori, anche in contrasto, ma comunque bene e, da ultimo, capacità di vestirsi mettendo in evidenza i propri punti di forza e cercando di minimizzare i propri punti deboli. Questa moda-arte non mi piace, la trovo brutta, anche perchè soffoca la personalità di chi la indossa, e questa cosa non mi piace.
Se dal vostro incontro-brainstormig emergerà qualcosa di interessante, fatecelo sapere, è un argomento molto interessante!!!
Paola

Tibisay ha detto...

Purtroppo non ci siamo viste… io spero che ci sarà in futuro un'occasione per poterci incontrare, trovo l'argomento molto stimolante!