mercoledì 31 dicembre 2014

Una piacevole discussione

Tempo fa (lo so, lo ammetto, guardo troppo poco i commenti) ho trovato questo commento di Sasha a questo post:

"Ciao Valentina! anzitutto devo dirti quanto apprezzo il tuo blog e ammiro i tuoi lavori per poi dirti che in quanto specializzanda in design moda questo post non lo capisco! Le immagini sono per lo più tratte da sfilate di alta moda non di RTW e la alta moda è quel posto che da spazio alla sperimentazione libera. Migliaia di altri designer - magari non dotati né della concettualità, né del coraggio o dell’immaginazione prenderanno circa l’un percento delle idee espresse in queste sfilate e produrranno milioni+ di capi RTW. Penso che non si può usare lo stesso metro di misura per comparare un ritratto di famiglia ottocentesco e un Fontana. E allora quale è il criterio che bisogna applicare se non quello del bello/brutto. Io personalmente preferisco guardarle come opere d’arte ed in quanto tale, espressione dei nostri tempi. Come donna trovo interessante la il concetto di donna che ne emerge. Per esempio (e in modo molto, ma molto semplificato) il femminismo di Betsey Johnson da nascita ad una donna che ama vivere, ama il colore, la sua sessualità e tutto sommato se ne frega dei pregiudizi altrui. Comme des Garcons presenta delle donne fragili nonostante il make-up, delle silhouette spostate in alto come delle enormi corazze morbide con un che di biologico che dovrebbero suppongo ricordare le crisalidi ma non so per che nella mia mente appare humpty dumpty = uovo = incubatrici con belle gambe. Tra i due preferisco Betsey anche se non mi vedrai mai vestita così. In fondo l’arte è soggettiva ;)"

Ho iniziato a scrivere una risposta nei commenti, ma poi ho pensato che questo argomento potrebbe interessare un po' tutte, e quindi le rispondo pubblicamente:

"Sasha, cara! Ma lo sai che non vedevo l'ora che arrivasse una come te? Davvero, non scherzo. Intanto grazie per le cose carine che hai detto e… wow, sono contenta che tu sia in disaccordo. E rispetto la tua opinione, anzi! Per certi versi, se ci mettiamo a fare le persone serie, la condivido al 150%. Perché è vero che a certi livelli la moda non è solo moda, coprirsi, per quanto bene, ma diventa una forma d'arte e provocazione (il tubino nero con gli orsacchiotti di Moschino ha sconvolto gli anni Ottanta), l'uso di certi materiali anti convenzionali negli anni ha aperto porte che altrimenti sarebbero rimaste chiuse (pensiamo alla tunichetta metallica di Paco Rabanne) e trovo che tutto questo sia molto stimolante. Per cui, evviva le provocazioni, gli eccessi, le sperimentazioni. Io mi diverto un sacco a farmi ispirare!
E fin qua tutto bene.
Però, come ho scritto più volte, questo NON è un blog di moda. :) non lo è per diversi motivi, ma il principale è che questo è un blog di maglia. :) Se scrivo qualcosa di diverso è perché mi diverto a spaziare e lo faccio, sempre, per gioco, e con ironia.
Ma sotto sotto, in effetti, c'è di più… la mia è piuttosto una riflessione. Partendo dal presupposto che si, la moda è anche alta moda (anche se, però, queste foto le ho prese dalle collezioni RTW), è anche vero che la moda dovrebbe essere al servizio della donna, ed è mia ferma convinzione che la moda dovrebbe (deve!) essere non solo indossabile, ma deve anche rendere migliore la persona che la indossa! Ossia, la moda deve renderti bella. Ed elegante.
In realtà il concetto di eleganza negli anni è molto cambiato, ma io sono per la riscoperta dello stile: quante volte si sente l'amica dire "oh, non so cosa mettermi?" e magari ha l'armadio pieno? Ecco, a correre troppo dietro la moda del momento, del colore dell'anno, dell'accessorio trendy, si è un po' perso il senso del ben vestire. La mia "missione" (un parolone!) è quella dell'invito a riscoprire qualcosa che ci stia veramente bene, che la moda passa e lo stile vero resta (Coco docet), che non è indispensabile abbigliarsi con capi che non ci donano solo per essere "a la page", a riflettere sui nostri acquisti, pensando magari ai possibili abbinamenti.
E questo, fondamentalmente è il perché ho iniziato a fare i post sulla moda: per cercare di fare riflettere su quello che potrebbe durare nel tempo, essere perfetto anche tra qualche anno e… allo stesso tempo divertirmi.
Credo che gli stilisti mi perdoneranno se li prendo in giro un po', tu che dici?"

martedì 30 dicembre 2014

"Sette e Mezzo" su Ravelry!

Dal 20 dicembre è in vendita su Ravelry il fantastico libriccino di Cuore di Maglia "Sette e Mezzo"!!!
Per l'occasione ho partecipato anche io assieme ad altre mie colleghe e devo dire che è venuto una meraviglia!!!
Se cliccate QUI potete acquistarlo (FATELO! E' per una buona causa!!!) e vedere tutti i modelli.
Poi mi direte se vi è piaciuto, ma io non ne dubito!

lunedì 29 dicembre 2014

A Lodi arriva Vajolet


Tempo fa sono stata contattata dalla dinamica Cinzia, che mi ha invitata a tenere un workshop presso la sua attività "Difilato" a Lodi, uno dei nuovi negozi on-line di filati. Ne sono stata molto contenta, anche perché ho avuto la possibilità di lavorare con uno dei miei filati preferiti.
E così sabato 31 gennaio 2015 mi troverete a Lodi!
Insieme sferruzzeremo un capo di abbigliamento che ho creato appositamente per questa occasione speciale… e non è un maglione!!! Ma non voglio dire nulla di più, se non il nome: Vajolet (non è carino?)
Troverete tutte le informazioni per iscriversi a questo appuntamento QUA.
Io vi aspetto cariche di entusiasmo!

sabato 27 dicembre 2014

Due parole su Vinella

Vi siete mai trovate davanti ad un maglioncino che vi piaceva taaaanto ma proprio taaanto, di lavorarlo e di accorgervi poi che la linea del corpo non vi donava poi tanto?
Si, perché magari la vostra forma non corrisponde a quella che la designer ha pensato per quel maglione. E allora giù a fare calcoli e a diventare matte per personalizzare la maglia, in modo che vi stia bene… certo, è divertente anche questo, fa parte del "gioco della maglia", ma qualche volta… che scocciatura! E magari non abbiamo tempo o voglia per farlo… e magari non sempre le competenze, perché preferiamo seguire un modello scritto!

Ed allora ho pensato: noi donne siamo tutte diverse e tutte belle.
Perché non studiare uno stratagemma che permetta a tutte, ma proprio tutte, di lavorare la linea che sta meglio in un maglione?
Ed ecco che così nasce la mia idea di personalizzazione: dopo lo sprone uguale per tutte, il maglione "Vinella" ha la possibilità di differenziare la forma del busto.
Per la parte del corpo, seguirete la linea che vi piace (o vi dona) di più!
E come fare per sceglierla?
Ricordiamo brevemente alcuni piccoli trucchi per scegliere la forma che vi sta meglio!

Le donne che hanno un seno e dei fianchi formosi staranno molto bene con la forma a X, così come le signore che hanno un “posteriore” prosperoso e poca pancia. Per essere perfette con la forma a X il punto vita deve essere marcato! Anche se non particolarmente sottile. Seguendo questa linea avrete un maglione piuttosto aderente, che mette in risalto la vostra figura.

Le fanciulle che hanno un punto vita non marcato, invece, staranno molto bene con una semplice forma ad H, anche se hanno un po’ di pancetta. L’importante è che non abbiano troppa imbottitura sul posteriore e sui fianchi. Seguendo questa linea otterrete un maglione dalla vestibilità che possiamo definire “normale” e che non segna troppo le forme.

Le signore che hanno invece sia pancia che fianchi importanti si sentiranno a loro agio con la forma ad A. Seguendo questa linea avrete un maglione leggermente scampanato che accarezza gentilmente le vostre rotondità.

Che roba, eh?

martedì 23 dicembre 2014

Un affettuoso augurio!

Lo so, siamo tutte affannate per queste feste incombenti, ma davvero non potevo esimermi, come ogni anno dal farvi i miei più sinceri auguri di buon Natale e felicissimo anno nuovo!
Per me questo è stato un anno frenetico e molto gratificante.
Il mio grazie va soprattutto alle persone che mi vogliono bene e mi sostengono.
Ma anche alle molte nuove conoscenze che ho fatto durante tutto l'anno e che mi hanno dimostrato un grandissimo affetto.
Grazie per essere con me in questa avventura!
Auguro a tutti di passare feste tranquille, di riposare perché… il prossimo anno si preannuncia carico di novità entusiasmanti!
Ed in fondo un grazie alla mia famiglia, che mi ama e mi sopporta e alle care amiche che mi conoscono bene! I regali che ho ricevuto, infatti, o erano cibo o erano legati alla maglia!
E quindi grazie soprattutto a Valentina, Teresa, Maria e Tiziana.
Vi adoro!

lunedì 22 dicembre 2014

L'ultimo TB6cafè dell'anno (le foto non ufficiali)

Tutte le medaglie hanno un rovescio, anche se non necessariamente questo vuol dire che il rovescio sia brutto!
Semplicemente significa che ogni cosa può essere vista da diverse angolazioni, e questa cosa mi diverte sempre tantissimo.
Dopo aver pubblicato le foto ufficiali, quindi, ho deciso di condividere le foto che abbiamo scattato "dietro le quinte" del workshop sul maglioncino Vinella, e questo anche per farvi un po' partecipi dell'atmosfera goliardica e gioiosa che abbiamo respirato per due giorni interi con le amiche che mi hanno accompagnato da Trieste (Sabrina, Donatella e Tiziana) e da Treviso (Marta).
E con alcune partecipanti al workshop (Angelita e Daniela)!

E quindi andiamo ad incominciare.
Ogni vignetta sarà sottotitolata per illustare meglio i pensieri e/o le parole dette al momento dello scatto.

Valentina:"Scatta veloce, sennò scatta la paresi"
Valentina:"Aspetta aspetta a scattare, che mi sono impicciata con il filoooo!!!"
Marta:"Dopo cinque ore di treno, voilà: fresca come una rosa!"
Tutte:"Cin cin, sorridamo! Sghignazz, rid rid rid, muahahahah!!! Glu glu glu!"
Pensiero del cameriere (fuori campo):"Se continuano a schiamazzare le caccio fuori!"
Valentina:"Siamo arrivate, che bello! Facciamoci una foto che documenti l'evento!"
Pensiero di tutte (tranne Valentina):"Che si spicci a farla, che le lane non aspettano!!!"

Tutte:"Dentro alla birra di stasera ci deve essere stato qualcos'altro…"
 Tutte (tranne Marta):"DECISAMENTE qualcos'altro!!!"

 Tutte:"ASSOLUTAMENTE qualcos'altro!!!
… o magari è l'abuso di lanolina???"
 Tutte (tranne Valentina):"Noooo il campione nooooo!!!"
Valentina:"Al lavoro, altrimenti niente pattern domani!!! Teniamo alto l'onore del nord est!!! Ed ora, dieci flessioni, anzi venti, cosa fai, molli il campione? Prendilo e continua!!!"
Tutte (tranne Valentina):"Prima o poi si addormenterà e allora…"
Valentina:"Non è un sorriso, è una paresi… maledetti tacchi alti!!!"
Tutte:"Snarf! Argh! Muahahha!!!"
 Tiziana:"Quasi quasi… il luccichio mi attrae come un gazza ladra…"
Tutte (tranne Tiziana):"Tiziana! Rinsavisci!!! Allontaniamola velocemente!!!"
Tiziana:"Sempre più indecisa… paillettes oro o rosso? Farò un figurone a Natale!!!"
Tutte (tranne Tiziana):"L'abbiamo persa… allontaniamoci senza dare nell'occhio e rubiamole la macchina..."

domenica 21 dicembre 2014

L'ultimo TB6cafè dell'anno (le foto ufficiali)

Come si diceva, ci sono workshop davvero speciali, sia perché si va in un posto belliZZZimo, pieno di lane di colori, sia perché si è accompagnate da carissime amiche.
Questo per me è stato l'ultimo viaggio a Carate Brianza, la Mecca di tutte le sferruzzatrici compulsive italiane!
Inutile che vi descriva il posto: è indescrivibile.
Inutile descrivere l'atmosfera che si respira: bisogna respirarla.
Inutile dirvi quanto sono belli gli workshop che vi si tengono: bisogna partecipare.
Una cosa però si può dire… le persone che troverete sono meravigliose!!! E' solo grazie a loro che questo workshop si possono realizzare.
Luisa è una persona speciale ed ogni volta che vado a Carate mi meraviglio della sua pazienza e della sua dolcezza. Ed è aggiornata su qualunque tipo di filato, una cosa mai vista! Per me che sono una maniaca, parlare con lei è una vera goduria. Inoltre solo grazie a lei posso realizzare i miei sogni più folli sui nuovi modelli che intendo proporre!
E Gisella, Mariella, Lina! Pazienti, attente, disponibilissime.
Una parola a parte merita Daniela, che con il suo sorriso e la sua allegria illumina la stanza. Ogni volta rivederle è un piacere!
Insomma, questo workshop è stato davvero travolgente, almeno visto dalla mia parte! Numerosissimi ed attenti tutti i partecipanti, mi hanno assorbita e ricoperta di attenzioni ed affetto!
Vi lascio qualche foto a dimostrazione.

L'atmosfera della giornata era allegra, ma che dico… allegrissima! Forse anche colpa del nome… alcolico!


E i partecipanti… che grandissima gioia reincontrare gli amici!


O conoscerne nuovi.
Foto ricordo si sono sprecate, a dimostrazione che più che mai le belle sensazioni vanno ricordate.
E ore, ahimè, troppo brevi, si sono spese a CAMPIONARE!!!


E che dire della soddisfazione grande di vedere i capi completati dello scorso workshop??? E' stata enorme!!!
Le bravissime esecutrici hanno ricevuto anche un piccolissimo regalino che suggellasse l'"impresa"!!!



E che soddisfazione vedere iniziati i primi motivi Fair Isle, lavorati con la tecnica che ho spiegato!

Durante la giornata c'è stato il tempo per tutti i chiarimenti necessari, ma il gruppo tutto si manterrà in contatto per la lavorazione del modello, una cosa nuova rispetto al solito, ma molto utile, a mio parere!
Alla fine, stanca ma felicissima, posso dire che questo è stato il workshop che ha coronato degnamente un anno di incontri in giro per l'Italia, un anno che mi ha regalato grandissime soddisfazioni, gioie e nuovi amici.
Un grande grazie a chi ha partecipato!!!

venerdì 19 dicembre 2014

La lavorazione a colori "Fair Isle"

Ecco la mia lavorazione a colori preferita!
Più semplice di quello che sembra, se osserverete le piccole raccomandazioni che vi dò nel video, vedrete che ve ne innamorerete! (Va che ho fatto anche la rima!)

giovedì 18 dicembre 2014

Spritz-intervista n°1: Emma Fassio

Oggi metto un po' di ordine in questo piccolo blog pieno di polvere e ragnatele, e vi annuncio una novità.
Una serie di post – intervista che intendo fare a personaggi interessanti nel mondo della maglia.

Siete contenti?
Fate già la Ola?
No? Male!
Perché, giusto per partire con il botto, intervisterò la mia amica Emma.
Come chi? EMMA FASSIO!
Si, avete capito bene, proprio lei: non ve lo aspettavate, eh? Ed invece, stupore a go – go.

Ovviamente, come è nel mio stile, non potevo fare un'intervista classica, anche perché Emma la conosciamo tutti. E sappiamo anche quanto sia carina e gentile!
Quindi le ho fatto delle domande un po' diverse dal solito e lei, disponibile ed autoironica, è stata al gioco.
Andiamo ad incominciare.
Cara Emma, benvenuta! Accomodati sul divano che ti faccio un paio di domande… si, lì… sposta quel gomitolo di cashmere se ti dà fastidio e dai una pedata a Strudel se ti infastidisce… si, bene, ok.
Dunque. Leggendo le molte interviste che ti hanno fatto, si capisce che hai incominciato a sferruzzare fin da ragazzina. Qual è il tuo ricordo più "antico" legato alla maglia? E… qual è la cosa della maglia che ti piace di più e… quale di meno? (Non vale dire "niente"!!!)
Il ricordo più antico e dolce è l’immagine di mia madre seduta sul divano che lavora a maglia, io seduta accanto a lei (ero cucciola, circa tre – quattro anni), appoggiavo la testa al suo braccio e osservavo il ritmo delle sue mani. Mi sentivo coccolata e amata, come se un caldo e affettuoso abbraccio mi avvolgesse con l’essenza dell’amore puro.

La cosa che mi piace di più della maglia è la sensazione di totale rilassamento: quando lavoro a maglia, posso essere ovunque, ma il mondo esterno smette di fare rumore e vedo solo le mie mani che creano punti e penso alle molteplici possibilità creative. L’altra componente della maglia che mi piace tantissimo è la sua capacità di creare nuove e meravigliose amicizie, dei legami profondi che probabilmente non sarebbero nati. Devo anche confessare che, in momenti difficili ma veramente difficili della mia vita, la maglia è stata il mio salvavita.

Confesso che non mi piace cucire e nascondere le codine, per questo adoro il top-down.

Come sei approdata alla maglia come attività principale? Era una tua volontà fin da bambina? Cioè: quando eri piccola pensavi "da grande farò la designer di capi in maglia" oppure questo è stato un frutto di scelte fatte in un momento successivo? E… se non lavorassi a maglia… che mestiere avresti scelto? (Io avrei fatto la cantante pop come Madonna, tanto per la cronaca) 
Wow, la cantante pop, grande… non avrei potuto, sono stonatissima, da sola non canto neanche "Tanti Auguri a te"… potrebbero rompersi i vetri di tutta la casa in un nano secondo…

Circa dieci anni fa, prima che iniziassi a scrivere modelli per la maglia fatta a mano, avevo creato un mio marchio di abbigliamento Emma Rêve (Il sogno di Emma…sono una sognatrice, lo confesso), con una filosofia particolare: un vestito rappresenta la nostra personalità, deve rispecchiare il nostro io interiore e comunicare chi siamo. Una linea principalmente di maglieria, ma anche di gonne e pantaloni, particolari, in serie limitata con delle personalizzazioni che li rendevano unici. Un design e una produzione tutta italiana con abiti distribuiti in negozi e boutique che sposavano questa filosofia. Nel 2009, quando ho iniziato a scrivere sul mio blog e a trasferire le mie idee di stile in istruzioni che potevano essere realizzate da tutti grazie a dei ferri e un gomitolo, non pensavo che tutto ciò potesse trasformare la mia vita lavorativa in un nuovo mondo meraviglioso di soli ferri e gomitoli, le mie due passioni da quando sono piccolissima. E ora è diventato il lavoro che amo con tutta me stessa, a cui dedico tutto il mio tempo.

Se non lavorassi a maglia…l’attrice di teatro…solo in ruoli dove non bisogna cantare…

Quanto ha influito la tue educazione multiculturale sul tuo modo di vedere la maglia? Mi spiego meglio… il fatto di essere un po' svedese, un po' italiana, un po' americana, come influisce sulle tue scelte in fatto di design della maglia? Cioè, c'è qualcosa alla quale ti ispiri maggiormente? Oppure ti vengono le idee così, senza che tu ci pensi troppo sopra? (Io ogni tanto certi maglioni me li sogno, sarò normale, dottoressa?)
Devo confessare di essere un’istintiva e impulsiva-compulsiva-creativa. Le idee mi nascono così, a volte le sogno, altre volte mentre lavoro a qualcosa mi viene in mente un’altra idea. Non sono una creativa razionale, anche per la scelta dei colori e degli abbinamenti non riesco a pensare alla teoria dei colori, o mi piace o non mi piace. A pelle, a sensazione.
Credo che l’essere un po’ multiculturale abbia influito sulla mia natura, ma prima di tutto come persona. Sei un po’ tutto ma sei anche nessuno delle tre. E’ una buffa sensazione, mai poi scopri che sei e stai bene dove il tuo cuore sta bene.

La tua attività si basa sul disegnare modelli a maglia, insegnare e scrivere libri. Quest'ultima è una novità per il panorama italiano. Come ti è venuta l'idea? Qual è il messaggio che desideri comunicare con le tue pubblicazioni? Puoi anticipare qualcosina dei tuoi progetti futuri? (Guarda, se lo fai ti do questa caramella senza glutine che avrai la gola secca…)
La caramella senza glutine la prendo molto volentieri, grazie. Nulla di tutta questa meravigliosa avventura è stata pianificata, se penso a qualche anno fa posso dire con certezza che era esattamente ciò che avrei voluto fare perché mi rende immensamente felice. Ma le cose sono successe man mano, a volte sembra siano successe per magia. E ringrazio felicemente tutti i giorni di poter fare ciò che amo con tutta me stessa.

Con le mie pubblicazioni, vorrei fornire gli strumenti per comprendere la teoria e i metodi di costruzione dei modelli. Vorrei anche comunicare la passione per un’attività che amo profondamente.

Ed ora la classica domandona: sei moglie e mamma e "attivista della maglia", come riesci a fare tutto? Ti dai degli orari rigidi durante la giornata e non sgarri mai? Ti imponi di lavorare a maglia per 4 ore al giorno nondimenonondipiù? Prendi psicofarmaci per riuscire a dormire solo 2 ore a notte? (Aspetta che prendo appunti)
In effetti, vediamo…il mio sogno era poter fare un lavoro in casa per poter seguire tutto…poi in effetti ti rendi conto che quando le persone in ufficio fanno la pausa caffè tu fai una lavatrice…ma è bellissimo anche questo.
La verità: molto di tutto questo non sarebbe stato possibile se non avessi avuto un compagno, il DM (dolce marito), che mi ha sempre sostenuta e aiutata, ha imparato a stirarsi le camice da solo perché altrimenti non avrebbe avuto di che indossare al mattino perché nel frattempo mi ero distratta inseguendo un’idea creativa ed è più bravo di me in cucina. Lavoro appena posso a maglia, scrivo e mi dedico al mio lavoro la maggior parte del mio tempo, ma le mie principesse sono la cosa più importante della mia vita. Sono anche spunto di molte idee creative. Casa nostra sembra un grande laboratorio creativo, non è la casa in ordine e perfetta, anzi, ma siamo felici e ci aiutiamo molto perché ognuno possa realizzare i propri sogni. Dormo anche poco e dimentico spesso qualche cena sui fornelli e me ne accorgo solo quando sento uno strano odore, questo devo confessarlo.

Siamo arrivate alla fine (Emma pensa "Finalmente! Non mi mollava più!") e quindi ci aspettano i saluti di rito e un Martini Rosè con patatine. Vuoi dire qualcosa a chi ci sta leggendo?
Vediamo...possiamo confessare che siamo al secondo Martini Rosè per festeggiare questa intervista?
Grazie Valentina, di cuore, per questa divertente e spritzante intervista. Come sempre, sei speciale. Per concludere possiamo dire che a breve ci sarà una tua intervista sul mio blog. Quindi a presto, con Valentina protagonista.

Salutiamo Emma e… alla prossima intervista!

mercoledì 17 dicembre 2014

Il Bucatino arriva a Firenze!

In arrivo anche a Firenze uno dei miei progetti più amati: il maglione top - down Bucatino.
Sabato 17 gennaio 2015 presso il negozio “Il Filomatto” a Firenze, dalle 11 di mattina alle 17 del pomeriggio, ci sarà un divertentissimo TB6Cafè dedicato alle appassionate della maglia: impareremo le basi della tecnica costruttiva top - down, i suoi (molti) vantaggi ed anche i suoi (pochi) svantaggi.
Per maggiori informazioni potete rivolgervi direttamente al negozio "Il Filomatto", via Arnolfo 15/r a Firenze, oppure sulla sua pagina FB, inviando un messaggio privato o ancora telefonando al numero 338 796 4043.
Vi aspetto per divertirmi insieme a voi!

martedì 16 dicembre 2014

Brutto è chi il brutto fa

Come sempre terminiamo la carrellata della moda invernale con i pezzi più terrificanti.
Quelli da non dormirci la notte.
Quelli che se li incontri in un vicolo buio, fuggi urlando.
Insomma, quelli che.
Brutti, sono, ecco.
Alexander McQueen è sempre il primo della lista con le sue scelte da maldipancia.
Dico, già la forma è brutta, occorre anche appiccicarci sopra ciuffi di capelli?
ARGH.
E anche sugli anfibi?
Doppio ARGH.
E continua! Stavolta non con ciuffi di capelli ma non minivolanini.
Secondo me ha saccheggiato uno dei negozi peggio forniti di Trieste e gli ha rubato tutti i gomitoli a volantino, gli ha.
Ah!
Betsey Johnson copia il famoso slogan di Telefunken e si scatena con "effetti speciali e colori ultravivaci".
Peccato che i tempi siano cambiati, cara Betsey!
E nessuno, cara Betsey, vuole apparire come una squillo di alto bordo.
Vero?
VERO???
Burberry Prorsum deve aver convinto la figlioletta di anni 5 a disegnare le stoffe per i vestiti della nuova collezione: tutto lo lascia intendere!
Ah, l'amore materno!
Chalayan disegna questo agile completino per chi ama partecipare alle risse.
Gli strappi proprio sul davanti ci fanno capire che la modella ama il corpo a corpo con le sue colleghe...
Chanel ha capito tutto.
TUTTE NOI desideriamo apparire come la Sposa dell'Omino Michelin!
Ecco qua la mise adatta!
Non potete non comprarla!
E le scarpe! Ah, quanta eleganza!
E insiste!
Ma certo, chi di noi non vorrebbe indossare questo abito, nato dall'inconscio di un Mirò sotto barbiturici?
Per tutti i gironi proprio.
Christian Dior si scatena sulle scarpe.
Davvero, vi sfido a trovarne di altrettanto brutte.
Ma anche dai cinesi eh!
Comme Des Garcon ha fatto incetta di paraspifferi in una svendita di fine stagione dell'anno scorso e li vuole usare.
Tutti insieme.
Si, perché non si butta via niente.
Ma li cuce così, a caso.
"Dove sta meglio questo?"
"Ma si, mettiamolo qua, dai."
"Oh, che originalità maestro!"
"Già che ci siamo, prendiamo anche le tende e cuciamole così.
Facciamo un bel drappeggio."
"Oh, Lei è un genio, maestro! Ma non so se..."
"I cuscini del divano! I cuscini del divano! Portameli SUBITO!
Ho un impulso creativo!"
"Seeee maestro, seeee…"
(suono di sirene in lontananza)
"La carta igienica! La carta igienica! Portamela subit… mmmm..."
"Si si, maestro, si calmi, guardi che bella automobilina bianca… ecco qua una bella camicia bianca anche lei, su infili qui le braccia, coraggio, si si va tutto bene…"
Ueo ueo...
Certo dopo i paraspifferi è difficile concertarsi, ma ci aiuta Dolce & Gabbana, mescolando gli adesivi dei bambini con il pizzo in plastica dei centrini delle torte.
Notevole eh? Dopo un po' lascia perdere i centrini delle torte e si concentra sugli adesivi...
… splatasciandoli ovunque, anche sull'abito da sera, che fa tanto moderno.
Fendi ama il patchwork.
Oh, lo ama TANTO.
Ma non un patchwork qualsiasi, no.
Il patchwork di materassi.
Avete presente i miniboa di struzzo? Quelli che usano i bimbi per Carnevale?
JC De Castelbajac li usa per decorare un vestito che, altrimenti, sarebbe troppo carino da solo… che idea originale!
Just Cavalli ha un impulso creativo e mescola pelle dorata, maxiborchie, frange, zip… di tutto un po'.
E' indeciso, povero caro.
Lanvin ruba la coperta del cavallo della figlia e la usa come "materiale alternativo".
La tagliuzza, la cuce, poi si pente, la scuce, la ricuce, fa una balza creativa… e voilà, ecco pronto un cappottone.
Bene, bravo, guarda che c'è il tuo amico Comme che ti sta aspettando nell'auto bianca...
Marni, Marni… cosa dire davanti ad un giaccone di pelle argento?
Con uno montone che ti è morto proprio sulle spalle?
Con delle scarpe da suora?
Con una pelliccia che non solo è brutta perché la forma è di quelle delle nonne, ma che hai pure tutto sporcato di pastelli colorati?
Che ti ho detto anche di stare attento quando li usi?
Non ho parole, guarda, fila in castigo.
Miu Miu vuole fare concorrenza a Dior e sforna delle scarpe molto ma molto brutte.
Ma brutte proprio!
Moschino (beata ingenuità) si ispira al mondo dei cartoons.
Certo poteva scegliere qualcosa di meglio di una mucca, che il paragone non è propriamente edificante… "Sembri una mucca!" "Grazie caro, ti amo anche io"
Poi, diciamolo, che Sponge Bob lo odiano tutti...
… e il riciclo del cartoccio dei pop corn non ti fa guadagnare dei punti in più, anzi...
Ma terminiamo in bellezza con Yohji Yamamoto, amante del patchwork!
Anche lui!
Quest'anno il patchwork va come il pane!
Ma lui non fa un patchwork normale, no.
Lui usa i piumini.
Vi lascio con quest'ultima foto, davvero incommentabile.
Voi ci riuscite? Bravi, a me viene solo da piangere!