lunedì 28 marzo 2011

Stitch 'nd Spritz n° 5 e CORALINE

Dunque. L'ultima domenica del mese è passata e sono sempre sulla cresta dell'onda, come si suol dire. Potevo forse lasciare passare una sola altra giornata senza il consueto resoconto dell'unico, l'originale, Stitch 'nd Spritz? Mi pare proprio di no e quindi, coraggio, eccomi qua. E anche se sono stanca, c'è l'ora legale-solare-quellocheè, vi dirò che c'erano proprio tutte la fedelissime e... novità novità, pure 2 new entry che subito sono state risucchiate nel vortice knittaro. Ma loro erano contente, oh, se lo erano, non vedevano l'ora!!! la CollegaSuoMalgradoMacrobiotica ci ha anche soffiato il link di un negozio on line di filati dove si compra un misto cashmere-seta (ettepareva...) veramente pazzesco. Ve ne parlerò più dettagliatamente in seguito. E qui chi di vedo? Ma la Giusy con un nuovo taglio di capelli!!! E visto che è freddolosa si è portata la copertina da casa. E c'era pure... da-daaaaaaan... rullo di tamburi, souspace... MamminaCara!!!Caduta nel vortice pure lei... tanto che, quando alcune intrepide e fanatiche, prese da sacro furore, sono fuggite per andare a saccheggiare una bancarella di filati prima che chiudesse, lei, silenziosa ed intrepida, le ha seguite ed ha saccheggiato pure lei l'incauto mercante.
C'è stata una sorpresa anche per me... Tzugumi è tornata dalle avite terre per partecipare allo S'ndS!!! Ebbene si, è come una droga, non ne puoi stare lontana... a dire la verità, una bastonatina se la meriterebbe pure perchè mi ha lungamente illuso che non sarebbe riuscita a venire, mandandomi pure tristissimi sms del tipo "oh, mi dispiace tanto, ma stavolta non potrò esserci, divertitevi anche per me... sigh... :(" Capito? pure la faccina triste... dovrebbe essere arrestata per uso improprio di faccine, ma pazienza. Ero troppo felice di vederla. Vicino a lei come sempre, l'inossidabile Linda from Arizona.
Una delle cose che abbiamo trattato come "tema del giorno" (si perchè noi siamo delle vere faighe e c'abbiamo pure il tema del giorno, perchè, voi no?) è stato come tingere la lana. Eva, Giusy ed io ne abbiamo parlato fino allo sfinimento e... beh, ho già fatto diversi tentativi ma nulla di veramente soddisfacente... la conclusione è che devo approfondire assolutamente.
Ed infine... poteva forse mancare il cardigan del mese? Non sia mai! Eccolo qua, il Coraline di Isolda Teague, un cardigan che sicuramente rifarò. Magari con le maniche lunghe, stavolta! La foto me l'ha fatta Tzugumi, come al solito.Come spesso succede, all'interno e senza flash non è che si veda un granchè. Per cui, previdentemente, ho provveduto a schiavizzare il figlio maggiore, come sempre dietro minacce terribilissime, affinchè mi scattasse quelle 300 foto, con la certezza che almeno un paio sarebbero venute... e così e stato, per cui, beccatevi questo esclusivissimo "fescionsciou". Non c'è bisogno che dica che è in cashmere, vero? Siamo ancora in stagione e io lo metterò fino a quando potrò, prima di dovermi convertire, ahimè, a filati più leggeri... sigh...Da parte vostra sarebbe lecito chiedere se i nuvoloni siano passati. Diciamo che il cielo è ancora grigio ma le nuvole si stanno diradando, l'albero potato così radicalmente ha i rami verdi e la promessa di giornate migliori mi rischiara le giornate. Anche grazie a tutte voi. Un bacio.

lunedì 21 marzo 2011

Ancora nuvoloni

Vorrei per una volta (una eh, che poi non vi abituate) spendere un post per esprimere la mia gratitudine a tutte quelle che hanno lasciato un commento di conforto al post precedente: a VerdeSalvia, a Emma, ad Alez, a Valentina, a Giusy, a Lilly ed a Letizia. In effetti vorrei dire che le nuvole nere si sono dissipate, che il mio giardino cresce più bello e rigoglioso che mai, che ormai tutte le seghe mentali sono passate e che definitivamente vedo il panorama verdeggiante da una collinetta amena. Ma non è così, la situazione non è migliorata affatto e sono stata costretta, armata da pesanti cesoie, a farmi carico di una potatura radicale, definitiva e... controvoglia. E sotto la pioggia. E c'era pure un altro giardiniere che era contrario, ma io sapevo che il giardino ne aveva bisogno. E quindi.
Per questo motivo, per non tediarvi ancora, perchè alla lunga le lagne stufano sapete? Mi ritiro in un breve silenzio stampa. Ma tornerò presto, più bella e forte che pria.

martedì 15 marzo 2011

Per cosa vale la pena vivere?

No, non preoccupatevi, non ho intenzione di fare nulla di estremo, non vi libererete tanto presto di me, giammai! Anni e anni ancora sul groppone mi avrete (oddio, ora parlo come Yoda). Ho voluto raccogliere l'invito (alquanto perentorio, anzicheno) della Salvietta Nazionale che ci chiedeva di inserire nel nostro blog una lista di 10 cosa per le quali valesse la pena vivere, sul modello di quella di Roberto Saviano che ha, cito testualmente, "splendidamente lanciato" nella trasmissione "Vieni Via Con Me".
In ogni caso non è che Saviano mi sia perticolarmente simpatico. O antipatico. Insomma, 'na cosa così. Però mi sta simpatica la Verdesalvia.
E di questo giochino ne ho particolarmente bisogno in questo periodo. Ho bisogno di qualcosa che mi distragga, che non mi faccia pensare agli affaracci miei, che qualche volta di complicano e si annodano peggio di una matassa ingarbugliata. Che fanno precipitare il mio consueto buon umore ai minimi storici. Che ti fanno ennesimamente riconsiderare punti di vista e questioni personali. Che ti fanno passare al setaccio comportamenti in cerca di quel bandolo che, già si sa, non si troverà. Che ti fa chiedere "ma davvero davvero tutti i rapporti personali o di parentela o di amicizia valgono la pena di essere salvati?" Non è che, a volte, una sana potatura, come per gli alberi malati, può salvare la sanità mentale mia e della mia famiglia? Quanto si può gettare dietro alle spalle prima di venire sommersi da questa spazzatura che prima o poi ti crollerà in testa? Ahhhh... ho bisogno di un Martini, altrochè. E della mia lista, eccolaqua.

Vale la pena vivere per aspettare Il Marito che torna a casa stanco e trova una bella cenetta a basa di surgelati e ti dice:"Che meraviglia!"
Vale la pena vivere per andare a prendere i bambini a scuola e asilo e vederli, con le loro faccette felici, correrti incontro.
Vale la pena vivere per programmare un viaggio per far vedere ai bambini cosa che non hanno mai visto e che sognano intensamente ogni notte.
Vale la pena vivere per organizzare un incontro con amici che non vedi più da anni e poi vedere le loro facce cambiate ma in fondo sempre le stesse.
Vale la pena vivere per trovare una nuova amicizia con cui condividere una nuova passione.
Vale la pena vivere per una nuova passione.
Vale la pena vivere per vedere che aspetto ha il maglione che stai finendo.
Vale la pena vivere per quel biscotto lì che sono due ore che ti sta chiamando e vuole proprio te.
Vale la pena vivere per vedere i figli dei tuoi figli.
Vale la pena vivere, infine, per sperare che le cose cambino. In fondo non è questa la speranza di tutti?

sabato 12 marzo 2011

Stitch 'nd Spritz di fine mese

Che ve lo dico a fare... domenica 27 marzo dalle 16 alle 19 al bar - libreria Knulp, in via Madonna del Mare 7/a a Trieste si terrà il consueto Stitch 'nd Spritz. E ora che sono stata sul giornale non potete non venire a chiedermi un autografo, vero?
... 'speta che apro le finestre che tutto il mio ego in questa stanza non ci entra...

martedì 8 marzo 2011

Magliume vario

Se qualcuno un po' di tempo fa mi avesse detto che avrei indossato delle sciarpette strambe e dei maglioncini assurdi e mi sarei fatta fotografare allegramente nei bar, avrei riso di gusto, additandolo come mitomane.
E avrei sbagliato, oh, e di tanto, anche!
Ora mi diverto a mettermi in ghingheri e a farmi fotografare dalla complice, mettendomi in posa e facendo la diva. La gente mormora ma va bene così, è solo invidia. La sciarpina che si intravede nelle foto, tra succhi di pomodoro, patatine e gomitoli è una versione più corta della mia Sunset with Lilly, con l'aggiunta di un bottone che aiuta a tenerla ferma.Infatti, mentre mi sbafo le patatine e tracanno il succo di pomodoro (si non è Martini, ma erano le 11 di mattina, troppo presto anche per me), il bottone è utile per non perdere la dignità. E per trattenere la sciarpina dallo scivolare nel succo.E così si può portare in due modi, o come una cravatta a coprire lo scollo del cappotto, o gettata su una spalla con nonchalance... se non è classe questa...E adesso, avanti un altro. A Vienna avevo cominciato a lavorare su questo, con un filato regalato da Tzugumi. Poi è arrivato il progetto Unite Contro il Cancro ed ho deciso di donarlo a loro. Cioè noi, perchè questo impegno riguarda tutte noi, vero?
La cosa che non avrei dovuto fare, è incaricare Ciami di fare le foto allo scialletto mio: se ne è appropriata e non lo molla. Ma gentilmente, come si fa con i sequestrati, mi ha mandato le foto segnaletiche. Ci manca il giornale con la data e siamo a posto.
Una cosa positiva è stata che finalmente anche sul mio blog si vedono foto decenti. ma non temete, non per molto.
Infatti, ecco l'ultima fatica, un regalino per una piccola amica. Il pattern è ancora lui; l'aggiunta del megapompom e l'uso del viola e del fuxia lo rendono adatto ad una bimba di solo 2 anni e mezzo, la mia amica Ambra che mi tiene compagnia mentre aspetto 1 ora e mezza che Leonardo finisca di gorgheggiare.Ecco, lo so che manca la modella... a dirla tutta... non sono riuscita a coercizzare Riki... appena gli ho proposto di posare con la nuova creazione mi ha guardato e mi ha detto:"Ma mamma, è da femmina!!!" e non ha ceduto nemmeno con la promessa di un Gran Soleil al cioccolato. Tzè... uomini...

domenica 6 marzo 2011

We are famous!!!

Da "Il Piccolo" di sabato 5 marzo 2011
COSTUME >> RINASCE LA PASSIONE PER LA MAGLIA
"Stitch 'nd Spritz", il tricottage rivisto in chiave triestina
Lo sferruzzare in compagnia è ormai una moda internazionale con tanto di siti. Appuntamento l'ultima domenica del mese al Knulp di via Madonna del Mare.


Un hobby da nonnette sulla sedia a dondolo che passano le giornate a confezionare sciarpe per i nipotini? Ma neanche per idea! Da quando anche le star di Hollywood, come Julia Roberts, Urna Thurman, e persino il machissimo gladiatore Russel Crowe, sono state paparazzate sul set con i ferri da maglia in mano, sferruzzare non è mai stato cosi trendy.
Una passione per il fai da te che sta vivendo una seconda giovinezza, sostenuta dalla globalizzazione e dalla tecnologia: le fan del tricottage, infatti, non lavorano a diritto e rovescio stando chiuse in casa, ma s'incontrano nei knitcafè, nelle community virtuali, e circumnavigano gagliarde l'immenso mare dei siti dedicati al gomitolo.
E soprattutto, spopola anche in Italia lo "Stitch 'n Bitch", che sarebbe come dire "sferruzza e chiacchiera" dove bitch non ha nulla a che vedere con i facili costumi ossia l'appuntamento al caffè tra knitter (dall'inglese to knit, fare a maglia) per lavorare in compagnia, scambiarsi opinioni e tecniche, ma anche fare quattro chiacchiere tra donne.
Dallo scorso ottobre anche Trieste ha il suo appuntamento fisso con ferri e matasse: l'ultima domenica del mese, all'incirca una quindicina di appassionate - ma le new entry sono accolte a braccia aperte - si danno appuntamento il pomeriggio al Knulp in via Madonna del Mare, armate di ferri, lane e uncinetti. E poiché la tradizione cittadina si prestava al gioco di parole, l'incontro è stato ribattezzato "Stich 'n Spritz".
«Va da sé che fare a maglia in compagnia è sicuramente più divertente, oltre ad offrire, peraltro, la possibilità di confrontare il proprio lavoro con le altre, e allo stesso tempo socializzare: come da sempre in Inghilterra, che è il paradiso del tricottage, anche se pure a Milano i knitcafé stanno prendendo piede. Purtoppo da noi andrebbe valorizzato, poiché continua ad essere considerato un hobby demodé», spiegano Valentina Cosciani e Giuseppina Flamini, anime dello "Stich 'n Bitch" triestino, le due blogger che dopo essersi conosciute in rete, sono passate dallo sferruzzamento virtuale tra amiche a quello reale.
Dalle 16 alle 19, dunque, tra una tazza di thè, uno stuzzichino o un aperitivo, tirate fuori dalle borse matasse, uncinetti e aghi da lana, si trascorrono alcune ore a disquisire di punti, pattern e filati, lavorando di buonalena.
«Da sfatare invece - aggiungono - il mito che a dedicarsi al lavoro a maglia siano solo le casalinghe con tanto tempo libero». Tra le fila delle signore legate dal fil rouge della lana si contano architetti, bancarie, psicologhe, insegnanti, e madri di famiglia, triestine e non, che grazie a quest'hobby condiviso, hanno trovato peraltro un modo per inserirsi nel tessuto sociale cittadino.
Gli incontrisonoapertia tutti, anche alle signore che hanno perso dimistichezza con l'arte dello sferruzzare.
I riferimenti web di Cosciani e Flamini sono tibisayartherapy.blogspot.com, e knittingcakes. blogspot.com.

Patrizia Piccione

giovedì 3 marzo 2011

Stitch 'nd Spritz n° 4 e BUNDI

Eccomi qua, dopo essermi ripresa dalle fatiche stitch'ndspritzare. Si, perchè è difficilissimo knittare dopo un Martini bianco. E non per il tasso alcoolico, ma per il trauma di non poter bere un Martini rosè. Ma 'sti baristi non conoscono le semplici regole del marketing? Se vengo io dovete farmi trovare il Martini rosè, perdiana! Torniamo a noi: abbiamo cambiato location, nel caso non ve ne siate accorte. E ne siamo estremamente soddisfatte. A parte che knittare attorniate da libri è una meraviglia, la musica non era assordante e permetteva una conversazione decente. O meglio, avrebbe permesso, ma noi abbiamo riso sguaiatamente per quasi tutto il tempo. E non faceva troppo caldo. E c'era persino lo spazio per muoversi ed alzarsi dalla sedia, miracolo!!! Si è capito che ne siamo entusiaste?
Star indiscussa di questo S'nd S è stata Eva. Magari non scrive tanto sul suo blog ma dal vivo è simpaticissima. Ho carpito da lei alcuni segreti che sperimenterò (non siate troppo curiose... o meglio, siatelo ma non datemi il tormento che faccia presto, ok?) ed è stata un prezioso aiuto con il suo perfetto inglese, per intrattenere Andrea, che ci è venuta a trovare da... San Francisco!!! Si, perchè lo sapete che siamo "internescional", vero???Altra presenza fissa è stata LaCollegaSuoMalgradoMacrobiotica con una splendida collana fatta dall'InvisibileEAnonima (assente giustificata). Ne. Voglio. Una. Assolutamente. E Linda, la nostra ospite da Phoenix, Arizona. E poi c'era, anche se non si vede, Giusypatch, che ha sfoggiato un meraviglioso cardigan (se andate sul blog lo vedete) abbinato ad una gonnellina superchic realizzata da lei medesima la quale. Ma non aveva i tacchi, ahimè. No, cara, non è una scusa che hai il bimbo piccolo, non ti giustifico.
Naturalmente poi c'eravamo noi, dico, io e Tzugumi (l'avreste mai detto che in una città così piccola potessero entrare tante blogger???) a fare gli onori di casa. Come sarebbe a dire "perchè non stai lavorando mentre tutte le altre si?" Beh, eh... uh... diciamo che mi sono dedicata alle pubbliche relazioni, ok? No, beh... sarò onesta... visto che il mio inglese non va molto più in là dal "the book is on the table" non riesco a knittare e a parlare contemporaneamente, ok? Contente? Uffff..Ed ora, ecco l'ultimo cardigan in ordine di tempo, si chiama Bundi (che nome del cavolo...) e, come sempre e noiosamente, lo schema l'ho trovato sul libro Cardigans, di cui avevo parlato qui. Sebbene la costruzione del modello sia decisamente noiosa (2 davanti, un dietro, 2 maniche e cucire) il risultato è molto gradevole e si adatta molto bene alla mia figura. L'ho già detto che è cashmere e che il filato viene dal Nimbus che ho disfato??? Beh, ora l'ho detto.Bello, il ricamo, vero? Bene, godetevelo perchè MAI PIU'. Mai più mi metterò a ricamare su una lana così grossa e con motivi così ambiziosi. E mai più attaccherò perline su ogni minipirulino del bordo, fino a farmi uscire gli occhi dalle orbite. Insomma, mai più. Però ora godetevi questa carrellata e fatemi i complimenti sennò mi offendo.Ed ora vi lascio con il mio nuovo motto: CASHMERE FOR ME AND SPARKLING ACRYLIC FOR THE OTHER.